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Elisa Trifirò – Io sono nelle cose
Sono fotografie a colori, di medio formato, che rappresentano scene molto sobrie. Predisposte meticolosamente, le “nature morte” di Elisa Trifirò sono sapienti orchestrazioni di rapporti formali, in uno spazio dell’immagine che si riempie e si svuota alternativamente a seconda del ritmo delle grafie che le forme degli oggetti disegnano in esso.
Comunicato stampa
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Comunicato Stampa 11-08-2008
“Io sono nelle cose”. Personale di Elisa Trifirò a cura di Davide Scardino e di Salvatore D’Amico. Lido Baiadera, Oliveri (Me), 18-25 agosto 2008
Dopo la mostra dell’anno scorso intitolata “Segni interiori, disegni esteriori”, dedicata alla grafica, il Lido Baiadera di Oliveri (Me) ospita nuovamente un evento di arte contemporanea a cura di Davide Scardino e di Salvatore D’Amico. Dal 18 al 25 agosto saranno esposti trenta scatti fotografici di Elisa Trifirò, presentata per la prima volta al pubblico, con un lavoro che la vede impegnata in un serrato confronto con il genere dello still-life (natura morta).
Nel caso della Trifirò - ventisettenne artista siciliana, nata e residente a Milazzo e laureata all’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria - gli oggetti ritratti sono il punto di partenza per una ricerca alla scoperta della natura dell’immagine. Sono fotografie a colori, di medio formato, che rappresentano scene molto sobrie, con soggetti, per esempio, come una pianta di cactus in un vaso, due fiori dagli esili steli incrociati in un alto vaso trasparente, una scatola di fiammiferi mezzo aperta, un gomitolo di lana con infilate alcune penne, un vassoio di mandarini con peperoncini sparsi su un tavolo grezzo, un flacone di shampoo imperlato da goccioline d’acqua e una spazzola. Predisposte meticolosamente, le “nature morte” di Elisa Trifirò sono sapienti orchestrazioni di rapporti formali, in uno spazio dell’immagine che si riempie e si svuota alternativamente a seconda del ritmo delle grafie che le forme degli oggetti disegnano in esso. Ma questo, come si diceva, è solo il punto di partenza.
La sfida affrontata dall’artista è quella di andare oltre una mera presentazione di oggetti estetizzanti o semplici accessori alla propria, per quanto indiretta, autobiografia. Attraverso il visibile e nel pieno rispetto dell’essenza più profonda di quest’ultimo, gli scatti in mostra sono carichi di contenuti: ad esempio, emanano inconfondibilmente l’odore e il sapore della Sicilia; il peso di un certo tempo; la continuità di un certo spazio; la presenza di un “io” donna. “Nelle belle immagini – spiegano i due curatori - è come se le cose avessero l’anima: come se fossero cose che vivono nell’immagine. E questo fenomeno assume i tratti del perturbante. Nell’apparente semplicità delle sue composizioni, la Trifirò esalta la bellezza fino ai limiti del fashion, e gioca con quest’ultimo non per liberarsene ma per flirtare con il mondo-immagine , quel qualcosa che può, dopo che l’abbiamo caricato con la forza della nostra immaginazione, vivere come realtà separata, e anche senza di noi. Osservando gli scatti in mostra alla fine la domanda è se non sia proprio l’artista a essere entrata nelle immagini, a voler agire nei suoi oggetti, tutt’uno con essi”.
“Io sono nelle cose”. Personale di Elisa Trifirò a cura di Davide Scardino e di Salvatore D’Amico. Lido Baiadera, Oliveri (Me), 18-25 agosto 2008
Dopo la mostra dell’anno scorso intitolata “Segni interiori, disegni esteriori”, dedicata alla grafica, il Lido Baiadera di Oliveri (Me) ospita nuovamente un evento di arte contemporanea a cura di Davide Scardino e di Salvatore D’Amico. Dal 18 al 25 agosto saranno esposti trenta scatti fotografici di Elisa Trifirò, presentata per la prima volta al pubblico, con un lavoro che la vede impegnata in un serrato confronto con il genere dello still-life (natura morta).
Nel caso della Trifirò - ventisettenne artista siciliana, nata e residente a Milazzo e laureata all’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria - gli oggetti ritratti sono il punto di partenza per una ricerca alla scoperta della natura dell’immagine. Sono fotografie a colori, di medio formato, che rappresentano scene molto sobrie, con soggetti, per esempio, come una pianta di cactus in un vaso, due fiori dagli esili steli incrociati in un alto vaso trasparente, una scatola di fiammiferi mezzo aperta, un gomitolo di lana con infilate alcune penne, un vassoio di mandarini con peperoncini sparsi su un tavolo grezzo, un flacone di shampoo imperlato da goccioline d’acqua e una spazzola. Predisposte meticolosamente, le “nature morte” di Elisa Trifirò sono sapienti orchestrazioni di rapporti formali, in uno spazio dell’immagine che si riempie e si svuota alternativamente a seconda del ritmo delle grafie che le forme degli oggetti disegnano in esso. Ma questo, come si diceva, è solo il punto di partenza.
La sfida affrontata dall’artista è quella di andare oltre una mera presentazione di oggetti estetizzanti o semplici accessori alla propria, per quanto indiretta, autobiografia. Attraverso il visibile e nel pieno rispetto dell’essenza più profonda di quest’ultimo, gli scatti in mostra sono carichi di contenuti: ad esempio, emanano inconfondibilmente l’odore e il sapore della Sicilia; il peso di un certo tempo; la continuità di un certo spazio; la presenza di un “io” donna. “Nelle belle immagini – spiegano i due curatori - è come se le cose avessero l’anima: come se fossero cose che vivono nell’immagine. E questo fenomeno assume i tratti del perturbante. Nell’apparente semplicità delle sue composizioni, la Trifirò esalta la bellezza fino ai limiti del fashion, e gioca con quest’ultimo non per liberarsene ma per flirtare con il mondo-immagine , quel qualcosa che può, dopo che l’abbiamo caricato con la forza della nostra immaginazione, vivere come realtà separata, e anche senza di noi. Osservando gli scatti in mostra alla fine la domanda è se non sia proprio l’artista a essere entrata nelle immagini, a voler agire nei suoi oggetti, tutt’uno con essi”.
18
agosto 2008
Elisa Trifirò – Io sono nelle cose
Dal 18 al 25 agosto 2008
fotografia
Location
LIDO BAIADERA
Oliveri, centro storico, (Messina)
Oliveri, centro storico, (Messina)
Orario di apertura
dalle ore 19 alle 24
Vernissage
18 Agosto 2008, ore 21
Autore
Curatore