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C.Stem 2008 – Breeding objects
C.STEM 2008 – BREEDING OBJECTS è il primo evento italiano a rilevanza internazionale dedicato alla diffusione culturale dei sistemi elettronici e delle tecniche generative nell’ambito dell’arte, del design e della creatività.
Comunicato stampa
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COMUNICATO STAMPAC.STEM 2008 - BREEDING OBJECTSComputational Design: dal digital fabrication alla personalizzazione di massaDal 20 al 27 settembre 2008Inaugurazione Mostra: 19 settembre 2008Ex-Chiesa Metodista, Via Lagrange 13, TorinoConferenze: 15 e 20 settembre 2008C.STEM 2008 - BREEDING OBJECTS presenta una selezione di innovativi progetti che sfidano i luoghi comuni del design e che ne anticipano i futuri sviluppi tecnologici.L’evento indaga il mondo del design generativo, esplorando la relazione tra design,programmazione, digital fabrication e personalizzazione di massa, celebrando nuove forme, nuove tecnologie e nuovi processi progettuali per offrire un esercizio di immaginazione che possa essere di stimolo al mondo delle imprese e alla design community.C.Stem sviluppa uno scenario in cui le strategie generative e computazionali diventano uno strumento di design fondamentale per mettere in comunicazione il potenziale emergente delle tecnologie di digital fabrication con le esigenze di un mercato sempre più orientato alla produzione di massa personalizzata.C.STEM 2008 - BREEDING OBJECTS è il primo evento italiano a rilevanza internazionale dedicato alla diffusione culturale dei sistemi elettronici e delle tecniche generative nell’ambito dell'arte, del design e della creatività.Un evento articolato in due settimane per scoprire il processo creativo che conduce alla realizzazione del progetto e alle opere in mostra nel suggestivo spazio della Ex-Chiesa Metodista.Un’occasione per approfondire il tema attraverso case studies, conferenze e momenti di incontro con artisti e designer, architetti e ingegneri provenienti da tutto il mondo.Le strategie computazionali applicate al design trasformano gli oggetti statici in processi dinamici,capaci di adattarsi e di evolvere nel tempo.Famiglie di oggetti unici e irripetibili, infinite varianti generate dal software a partire da un progetto/processo aperto, interrogano il ruolo e il pensiero creativo dei designer post-industriali.Attraverso metodologie generative è possibile creare strutture di grande complessità e fascino -definite da algoritmi e procedure software e matematiche - in grado di generare infinite varianti di uno stesso prodotto, automaticamente o integrando il contributo del consumatore finale. Viene cosìmesso in comunicazione il potenziale innovativo del digital fabrication con le esigenze di un design sempre più orientato a una produzione di massa personalizzata.LA MOSTRAAmmar Eloueini (Francia, nata in Libano) presenta le sedie della serie CoReFab#71 prodotte utililzzando tecnologie di stampa 3D e viste recentemente al MOMA di New York in occasione della mostra Design and the Elastic mind.Le sedie sono progettate con la tecnica dell’animazione in stop-motion: come il frame di un filmato,la loro evoluzione può essere fermata in qualunque momento, l’immagine salvata e inviata a una stampante 3D per essere fabbricata. Numerosi modelli in scala riproducono i diversi stadi dell’animazione.
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Ebru Kurbak e Mahir Yavuz (Turchia) in News Knitting uniscono la tecnologia del ricamo computerizzato con flussi di news presi in tempo reale da Internet.NewsKnitter raccoglie le informazioni tramite web, dalle news politiche fino al gossip. Un software analizza i flussi di dati, li filtra e converte in un pattern visuale ricamato in automatico su ogni maglia. Ogni nuova maglia prodotta è quindi diversa dalle precedenti e cattura un frammento del presente.Adrian Bowyer (Inghilterra) The RepRap ProjectLa prima RepRap italiana, costruita dallo studio TODO Design. Si tratta di una macchina in grado di replicare se stessa che produce parti di plastica, ceramica o metallo ed è costituita da parti plastiche in modo da poter fare copie di se stessa. Ispirata all’etica open-source, apre interessanti prospettive e al tempo stesso interroga l’intero sistema della produzione.Nervous System (Jessica Eve Rosenkrantz e Jesse Louis-Rosenberg) (USA),crea gioielleria sperimentale, combinando materiali non tradizionali, come silicone e acciaio inossidabile, con i metodi e le tecniche della prototipazione rapida, ispirandosi alla complessità delle strutture naturali, riprodotte attraverso algoritmi e tecniche generative computazionali.MOS (Michael Meredith) (USA), “IVY è un appendiabito per persone che odiano gli appendiabiti ed è un opera d’arte murale per persone che odiano i cappotti”. È formato da un singolo elemento a forma di Y e 4 diversi tipi di connettori per generare una infinita varietà di pattern organici e configurazioni geometriche che ricordano le strutture di Penrose.Funzionale e decorativo come una pianta, permette di disegnare forme per tutte le esigenze pratiche ed estetiche.Marc Fornes (USA) Architetto e programmatore, fondatore dello studio TheVeryMany, si occupa di ricerca nell’ambito dell’architettura e del product design mediante processi matematici e metodologie generative. È curatore di scriptedbypurpose, mostra collettiva dedicata a opere derivanti da approcci computazionali per la realizzazione di prodotti e strutture innovative.Marc Fornes ha lavorato per Zaha Hadid alla progettazione della più grande cupola geodesica auto-portante in fibra di carbonio del mondo.Cait & C. E. B. Reas (USA) impiegano idee esplorate dall’arte concettuale e minimale, viste attraverso la lente della più recente sofware art. A C.stem 2008 presentano la Tissue collection,una serie limitata di abiti in copia unica e numerata che condividono la matrice comune del software ‘Tissue’ che li ha generati.C. E. B. Reas è stato ricercatore presso il Media Lab del Massachusetts Institute of Technology,ed è l’ideatore insieme a Ben Fry di Processing, ambiente di sviluppo software ampiamente utilizzato da designer e media artist in tutto il mondo.Fluidforms (Hannes Walter, Stephen Williams, David Stelzer, Adi Hofmeister) (Austria).Solitamente è il designer a definire la forma finale di un prodotto. Con il progetto Fluidforms,Hannes Walter e Stephen Williams includono il cliente nel processo creativo, limitandosi a impostare le caratteristiche fondamentali di un oggetto, quali il materiale e un semplice modello base, e rendendo poi disponibile sul proprio sito web una piattaforma software interattiva con la quale l’utente stesso creerà il proprio oggetto personale.Una combinazione di design, tecnologia e marketing che apre scenari interessanti e ancora poco esplorati.Susanne Stauch (Germania)Isopt è una serie di recipienti in porcellana in cui è possibile cucinare direttamente, grazie a un doppio sistema isolante, progettata direttamente dal consumatore finale.Integrando strategie e metodi computazionali, l’utente definisce attraverso una semplice interfaccia la forma finale dell’oggetto, che viene poi prodotto in ceramica direttamente da una stampante 3D.
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Interrogandosi su quali siano le caratteristiche e le forme che effettivamente desidera e cerca nell’oggetto, l’utente stesso viene coinvolto in modo attivo in un processo di creazione partecipata.LE CONFERENZEC.Stem 2008 propone tre incontri aperti al pubblico con l’obiettivo di contribuire alla diffusione nel territorio delle nuove tematiche legate al design computazionale e favorire lo scambio di conoscenze e l’incontro tra imprese, designer, ricercatori e studenti.Le conferenze ospiteranno i contributi e le esperienze di alcune tra le realtà italiane ed internazionali che stanno contribuendo a ridefinire i confini e i processi del design, attraverso l’applicazione di tecniche progettuali generative e computazionali.Un’occasione per approfondire il tema di C.Stem 2008 in due incontri, alla ricerca di una convergenza e di uno scambio interdisciplinare in grado di far crescere e maturare nuove competenze.15 settembre 2008 dalle 17:30 alle 20:30Design Sistemico e strategie computazionaliFabrizio Valpreda, Politecnico di Torino, Andrew Vande Moere, Università di SidneyIl Design Sistemico affronta il progetto da un punto di vista aperto e si pone nelle condizioni di gestire la complessità allo stesso modo con cui la natura si comporta nel suo evolversi e mutare.Affrontare questo compito richiede sofisticati strumenti che le tecnologie digitali della computazionepossono fornire, a livello di analisi, di progetto e di comunicazione.In collaborazione con il Politecnico di Torino e il Corso di Laurea in Design del prodotto Ecocompatibile.RepRap: Self-Replicating Rapid PrototypingAdrian Bowyer, Università di BathRepRap è l’abbreviazione di “Replicating Rapid-prototyper”, una stampante 3D progettata per essere in grado di replicarsi producendo in plastica, ceramica o metallo i suoi stessi componenti.Un progetto ispirato alla condivisione e all’etica open-source che apre interessanti prospettive e al tempo stesso interroga l’intero sistema della produzione.Adrian Bowyer presenterà la prima RepRap italiana, costruita dallo studio Todo Design.20 settembre 2008 dalle 17:30 alle 20:00Post-Industrial Design e Personalizzazione di massa. Presentazione dei progetti in mostra Ammar Eloueini, Ebru Kurbak & Mahir Yavuz, Hannes Walter, Marc Fornes, Susanne StauchC.Stem 2008 è parte del Calendario di Torino 2008 World Design CapitalCon il contributo di:Camera di Commercio Industria e Artigianato di TorinoRegione PiemonteCon il Patrocinio di:Città di TorinoPolitecnico di TorinoOrganizzazione e cura: Associazione culturale e di ricerca NADA
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MostraSede: Ex-Chiesa Metodista, via Lagrange 13, Torino Inaugurazione: 19 settembre 2008 Durata: fino al 27 settembre 2008Orari di apertura:sabato 20 e domenica 21 settembre: dalle 10.30 alle 20.30dal lunedì 22 a martedì 26 settembre: 16 – 20.30sabato 27 settembre: 10.30 – 20.30Exhibition + graphic design: TODO Interaction & Media DesignLa sede: La centrale via Lagrange nasconde un gioiello architettonico poco conosciuto e non visibile dallavia. Si accede da un piccolo cortile e ci si trova di fronte a una splendida chiesa metodista, costruita alla finedell'Ottocento. Il recente restauro dell’architetto Maurizio Zucca l'ha trasformata in spazio per l'arte,scegliendo il colore bianco e il vetro a unire vecchio e nuovo, elementi originari e nuovi interventi.L'interno è un ambiente unico, scandito da quattro colonne, con un lucernario da cui cade la luce naturale.Non un semplice contenitore, ma uno spazio espositivo unico e di grande fascino.
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Ebru Kurbak e Mahir Yavuz (Turchia) in News Knitting uniscono la tecnologia del ricamo computerizzato con flussi di news presi in tempo reale da Internet.NewsKnitter raccoglie le informazioni tramite web, dalle news politiche fino al gossip. Un software analizza i flussi di dati, li filtra e converte in un pattern visuale ricamato in automatico su ogni maglia. Ogni nuova maglia prodotta è quindi diversa dalle precedenti e cattura un frammento del presente.Adrian Bowyer (Inghilterra) The RepRap ProjectLa prima RepRap italiana, costruita dallo studio TODO Design. Si tratta di una macchina in grado di replicare se stessa che produce parti di plastica, ceramica o metallo ed è costituita da parti plastiche in modo da poter fare copie di se stessa. Ispirata all’etica open-source, apre interessanti prospettive e al tempo stesso interroga l’intero sistema della produzione.Nervous System (Jessica Eve Rosenkrantz e Jesse Louis-Rosenberg) (USA),crea gioielleria sperimentale, combinando materiali non tradizionali, come silicone e acciaio inossidabile, con i metodi e le tecniche della prototipazione rapida, ispirandosi alla complessità delle strutture naturali, riprodotte attraverso algoritmi e tecniche generative computazionali.MOS (Michael Meredith) (USA), “IVY è un appendiabito per persone che odiano gli appendiabiti ed è un opera d’arte murale per persone che odiano i cappotti”. È formato da un singolo elemento a forma di Y e 4 diversi tipi di connettori per generare una infinita varietà di pattern organici e configurazioni geometriche che ricordano le strutture di Penrose.Funzionale e decorativo come una pianta, permette di disegnare forme per tutte le esigenze pratiche ed estetiche.Marc Fornes (USA) Architetto e programmatore, fondatore dello studio TheVeryMany, si occupa di ricerca nell’ambito dell’architettura e del product design mediante processi matematici e metodologie generative. È curatore di scriptedbypurpose, mostra collettiva dedicata a opere derivanti da approcci computazionali per la realizzazione di prodotti e strutture innovative.Marc Fornes ha lavorato per Zaha Hadid alla progettazione della più grande cupola geodesica auto-portante in fibra di carbonio del mondo.Cait & C. E. B. Reas (USA) impiegano idee esplorate dall’arte concettuale e minimale, viste attraverso la lente della più recente sofware art. A C.stem 2008 presentano la Tissue collection,una serie limitata di abiti in copia unica e numerata che condividono la matrice comune del software ‘Tissue’ che li ha generati.C. E. B. Reas è stato ricercatore presso il Media Lab del Massachusetts Institute of Technology,ed è l’ideatore insieme a Ben Fry di Processing, ambiente di sviluppo software ampiamente utilizzato da designer e media artist in tutto il mondo.Fluidforms (Hannes Walter, Stephen Williams, David Stelzer, Adi Hofmeister) (Austria).Solitamente è il designer a definire la forma finale di un prodotto. Con il progetto Fluidforms,Hannes Walter e Stephen Williams includono il cliente nel processo creativo, limitandosi a impostare le caratteristiche fondamentali di un oggetto, quali il materiale e un semplice modello base, e rendendo poi disponibile sul proprio sito web una piattaforma software interattiva con la quale l’utente stesso creerà il proprio oggetto personale.Una combinazione di design, tecnologia e marketing che apre scenari interessanti e ancora poco esplorati.Susanne Stauch (Germania)Isopt è una serie di recipienti in porcellana in cui è possibile cucinare direttamente, grazie a un doppio sistema isolante, progettata direttamente dal consumatore finale.Integrando strategie e metodi computazionali, l’utente definisce attraverso una semplice interfaccia la forma finale dell’oggetto, che viene poi prodotto in ceramica direttamente da una stampante 3D.
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MostraSede: Ex-Chiesa Metodista, via Lagrange 13, Torino Inaugurazione: 19 settembre 2008 Durata: fino al 27 settembre 2008Orari di apertura:sabato 20 e domenica 21 settembre: dalle 10.30 alle 20.30dal lunedì 22 a martedì 26 settembre: 16 – 20.30sabato 27 settembre: 10.30 – 20.30Exhibition + graphic design: TODO Interaction & Media DesignLa sede: La centrale via Lagrange nasconde un gioiello architettonico poco conosciuto e non visibile dallavia. Si accede da un piccolo cortile e ci si trova di fronte a una splendida chiesa metodista, costruita alla finedell'Ottocento. Il recente restauro dell’architetto Maurizio Zucca l'ha trasformata in spazio per l'arte,scegliendo il colore bianco e il vetro a unire vecchio e nuovo, elementi originari e nuovi interventi.L'interno è un ambiente unico, scandito da quattro colonne, con un lucernario da cui cade la luce naturale.Non un semplice contenitore, ma uno spazio espositivo unico e di grande fascino.
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settembre 2008
C.Stem 2008 – Breeding objects
Dal 19 al 27 settembre 2008
design
arte contemporanea
incontro - conferenza
arte contemporanea
incontro - conferenza
Location
EX TEMPIO METODISTA
Torino, Via Giuseppe Luigi Lagrange, 13, (Torino)
Torino, Via Giuseppe Luigi Lagrange, 13, (Torino)
Orario di apertura
weekend : dalle 10.30 alle 20.30
lun - ven: 16 – 20.30
Vernissage
19 Settembre 2008, ore 18,30
Sito web
www.cstem.it
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