Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Tino Sehgal
I suoi interventi o “pezzi” creano sempre un momento spiazzante nella normale fruizione del luogo dell’arte da parte dello spettatore portandolo a porre l’attenzione sulla sua modalità di percepire le cose ed i fenomeni più che sugli oggetti in sé
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Inaugurazione: l’opera di Tino Sehgal sarà fruibile a BASE / progetti per l’arte dal giovedì 24 luglio al venerdì 5 settembre dalle ore 18 alle 20 dal mercoledì al venerdì. La mostra sarà chiusa la seconda settimana di agosto.
Talk: venerdi 25 luglio alle ore 21 Tino Sehgal sarà disponibile a Villa Romana (via Senese, n.68) per rispondere a tutte le domande del pubblico. L’incontro sarà introdotto da Lorenzo Bruni. Questo intervento fa parte del progetto di eventi nel giardino di Villa Romana curati da Lorenzo Bruni dal titolo “Noi adesso siamo qua”.
BASE / Progetti per l'arte festeggia il suo decimo anno di attività con un nuovo progetto di Tino Sehgal pensato come omaggio all’attività del collettivo di artisti che hanno sempre invitato altri artisti a realizzare progetti legati alla riflessione sullo spazio o sul linguaggio dell’arte.
Instead of allowing some thing to rise up to your face dancing bruce and dan and other things
Tino Sehgal, (Londra, 1976) vive e lavora a Berlino, è uno dei giovani artisti che si è imposto sulla scena internazionale dell’arte portando una nuova energia nel dibattito su cosa intendiamo per opera e riattivando i codici linguistici delle sperimentazioni artistiche dall’arte concettuale a quella performativa degli anni 60 e 70 in maniera concreta e senza malinconie o spirito di competizione per quello specifico momento storico. I suoi interventi o “pezzi” creano sempre un momento spiazzante nella normale fruizione del luogo dell’arte da parte dello spettatore portandolo a porre l’attenzione sulla sua modalità di percepire le cose ed i fenomeni più che sugli oggetti in sé. Le sue azioni sono realizzate da presenze solitamente innocue come i custodi all’interno delle sale dei musei o da altri spettatori. La frase This is Good, work of Tino Sehgal pronunciata ballando da uno dei custodi nei pressi di un opera di Robert Morris, al Museum Ludwig di Colonia per la collettiva I promise it’s political nel 2002, proiettava i visitatori in una dimensione surreale che li costringeva a chiedersi cosa fosse buono: l’opera di Sehgal, il trovarsi semplicemente all’interno di un’istituzione museale, o l’azione liberatoria del ballo di chi la compiva? Lo scopo dell’arte di Tino Seghal è quello di mettere in evidenza l’istante della fruizione in quel dato momento spazio temporale. Per questo motivo porta alle estreme conseguenze quel processo di smaterializzazione dell’oggetto avvenuto nel corso del novecento andando oltre anche ai risultati delle esperienze anni 70. Infatti, delle sue opere non esiste documentazione fotografica, non esiste un’inaugurazione vera e propria, non esiste una firma che autentifichi l’esistenza dell’opera. Esiste l’esperienza dell’incontro tra il visitatore e quella presenza in quel dato luogo e i racconti che ne scaturiscono. Tra le altre sue numerose partecipazioni ad eventi di livello internazionale ricordiamo quella al padiglione tedesco per la Biennale di Venezia del 2005, quella alla Biennale di Berlino del 2006, e il progetto triennale per l’ICA di Londra iniziato nel 2004. Nel 2007 ha realizzato la personale da Marian Goodman Gallery a New York e al Magazzino di Grenoble oltre alla partecipazione alla Biennale di Lione ed alla mostra World as a Stage alla Tate Modern a Londra.
BASE / Progetti per l'arte è un'idea di artisti per altri artisti. BASE è un luogo unico per la pratica dell'arte in Italia, la cui attività iniziata nel 1998 e proseguita ininterrottamente per oltre dieci anni, viene curata da un collettivo di artisti che vivono e operano in Toscana e che si fanno promotori di dare voce a Firenze gli aspetti più interessanti dell'arte del duemila. BASE è un dialogo sulla contemporaneità aperto ad un confronto internazionale, la cui fama ha superato i confini nazionali. Attualmente fanno parte del collettivo di BASE / Progetti per l'arte: Mario Airò, Marco Bagnoli, Massimo Bartolini, Paolo Masi, Massimo Nannucci, Maurizio Nannucci, Paolo Parisi, Remo Salvadori. Dal 1998 si sono tenute a BASE oltre sessanta mostre di: Sol Lewitt, Marco Bagnoli, Alfredo Pirri, Cesare Pietroiusti, Jan Vercruysse, Niele Toroni, Michael Galasso, Luca Pancrazzi, John Nixon & Marco Fusinato, Heimo Zobernig, Ingo Springenschmid, Paolo Masi & Pier Luigi Tazzi, Antonio Muntadas, Robert Barry, Luca Vitone, Gino De Dominicis, Liliana Moro, Claude Closky, Remo Salvadori, Pietro Sanguineti, Liam Gillick, Massimo Bartolini, Mario Airò, Eva Marisaldi, Rainer Ganahl, François Morellet, Bernhard Rüdiger, Nedko Solakov & Slava Nakovska, Olaf Nicolai, Giuliano Scabia, Kinkaleri, Steve Piccolo & Gak Sato, Rirkrit Tiravanija, Matt Mullican, Michel Verjux, Elisabetta Benassi, Pedro Cabrita Reis, Pietro Riparbelli, Simone Berti, Jeppe Hein, Gerwald Rockenschaub, Jonathan Monk, Peter Koegler, Carsten Nicolai, Surasi Kusolwong, Franz West che hanno sempre presentato progetti inediti pensati per lo spazio di BASE. Prossime mostre: Nico Dockx, Maurizio Mochetti, Grazia Toderi, Armin Linke, Michael Snow, Lawrence Weiner.
L'attività di BASE è promossa e sostenuta dal collettivo di artisti, dall'associazione BASExBASE e dall'Osservatorio per le Arti Contemporanee della CRF. Si ringrazia Angelika Stepken, direttrice di Villa Romana, Firenze.
Talk: venerdi 25 luglio alle ore 21 Tino Sehgal sarà disponibile a Villa Romana (via Senese, n.68) per rispondere a tutte le domande del pubblico. L’incontro sarà introdotto da Lorenzo Bruni. Questo intervento fa parte del progetto di eventi nel giardino di Villa Romana curati da Lorenzo Bruni dal titolo “Noi adesso siamo qua”.
BASE / Progetti per l'arte festeggia il suo decimo anno di attività con un nuovo progetto di Tino Sehgal pensato come omaggio all’attività del collettivo di artisti che hanno sempre invitato altri artisti a realizzare progetti legati alla riflessione sullo spazio o sul linguaggio dell’arte.
Instead of allowing some thing to rise up to your face dancing bruce and dan and other things
Tino Sehgal, (Londra, 1976) vive e lavora a Berlino, è uno dei giovani artisti che si è imposto sulla scena internazionale dell’arte portando una nuova energia nel dibattito su cosa intendiamo per opera e riattivando i codici linguistici delle sperimentazioni artistiche dall’arte concettuale a quella performativa degli anni 60 e 70 in maniera concreta e senza malinconie o spirito di competizione per quello specifico momento storico. I suoi interventi o “pezzi” creano sempre un momento spiazzante nella normale fruizione del luogo dell’arte da parte dello spettatore portandolo a porre l’attenzione sulla sua modalità di percepire le cose ed i fenomeni più che sugli oggetti in sé. Le sue azioni sono realizzate da presenze solitamente innocue come i custodi all’interno delle sale dei musei o da altri spettatori. La frase This is Good, work of Tino Sehgal pronunciata ballando da uno dei custodi nei pressi di un opera di Robert Morris, al Museum Ludwig di Colonia per la collettiva I promise it’s political nel 2002, proiettava i visitatori in una dimensione surreale che li costringeva a chiedersi cosa fosse buono: l’opera di Sehgal, il trovarsi semplicemente all’interno di un’istituzione museale, o l’azione liberatoria del ballo di chi la compiva? Lo scopo dell’arte di Tino Seghal è quello di mettere in evidenza l’istante della fruizione in quel dato momento spazio temporale. Per questo motivo porta alle estreme conseguenze quel processo di smaterializzazione dell’oggetto avvenuto nel corso del novecento andando oltre anche ai risultati delle esperienze anni 70. Infatti, delle sue opere non esiste documentazione fotografica, non esiste un’inaugurazione vera e propria, non esiste una firma che autentifichi l’esistenza dell’opera. Esiste l’esperienza dell’incontro tra il visitatore e quella presenza in quel dato luogo e i racconti che ne scaturiscono. Tra le altre sue numerose partecipazioni ad eventi di livello internazionale ricordiamo quella al padiglione tedesco per la Biennale di Venezia del 2005, quella alla Biennale di Berlino del 2006, e il progetto triennale per l’ICA di Londra iniziato nel 2004. Nel 2007 ha realizzato la personale da Marian Goodman Gallery a New York e al Magazzino di Grenoble oltre alla partecipazione alla Biennale di Lione ed alla mostra World as a Stage alla Tate Modern a Londra.
BASE / Progetti per l'arte è un'idea di artisti per altri artisti. BASE è un luogo unico per la pratica dell'arte in Italia, la cui attività iniziata nel 1998 e proseguita ininterrottamente per oltre dieci anni, viene curata da un collettivo di artisti che vivono e operano in Toscana e che si fanno promotori di dare voce a Firenze gli aspetti più interessanti dell'arte del duemila. BASE è un dialogo sulla contemporaneità aperto ad un confronto internazionale, la cui fama ha superato i confini nazionali. Attualmente fanno parte del collettivo di BASE / Progetti per l'arte: Mario Airò, Marco Bagnoli, Massimo Bartolini, Paolo Masi, Massimo Nannucci, Maurizio Nannucci, Paolo Parisi, Remo Salvadori. Dal 1998 si sono tenute a BASE oltre sessanta mostre di: Sol Lewitt, Marco Bagnoli, Alfredo Pirri, Cesare Pietroiusti, Jan Vercruysse, Niele Toroni, Michael Galasso, Luca Pancrazzi, John Nixon & Marco Fusinato, Heimo Zobernig, Ingo Springenschmid, Paolo Masi & Pier Luigi Tazzi, Antonio Muntadas, Robert Barry, Luca Vitone, Gino De Dominicis, Liliana Moro, Claude Closky, Remo Salvadori, Pietro Sanguineti, Liam Gillick, Massimo Bartolini, Mario Airò, Eva Marisaldi, Rainer Ganahl, François Morellet, Bernhard Rüdiger, Nedko Solakov & Slava Nakovska, Olaf Nicolai, Giuliano Scabia, Kinkaleri, Steve Piccolo & Gak Sato, Rirkrit Tiravanija, Matt Mullican, Michel Verjux, Elisabetta Benassi, Pedro Cabrita Reis, Pietro Riparbelli, Simone Berti, Jeppe Hein, Gerwald Rockenschaub, Jonathan Monk, Peter Koegler, Carsten Nicolai, Surasi Kusolwong, Franz West che hanno sempre presentato progetti inediti pensati per lo spazio di BASE. Prossime mostre: Nico Dockx, Maurizio Mochetti, Grazia Toderi, Armin Linke, Michael Snow, Lawrence Weiner.
L'attività di BASE è promossa e sostenuta dal collettivo di artisti, dall'associazione BASExBASE e dall'Osservatorio per le Arti Contemporanee della CRF. Si ringrazia Angelika Stepken, direttrice di Villa Romana, Firenze.
24
luglio 2008
Tino Sehgal
Dal 24 luglio al 05 settembre 2008
arte contemporanea
Location
BASE / PROGETTI PER L’ARTE
Firenze, Via Di San Niccolò, 18R, (Firenze)
Firenze, Via Di San Niccolò, 18R, (Firenze)
Orario di apertura
mer/ven 18/20. La mostra sarà chiusa la seconda settimana di agosto
Vernissage
24 Luglio 2008, ore 18
Autore