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I Gonzaga delle nebbie. Storia di una dinastia cadetta nelle terre tra Oglio e Po
la mostra racconterà protagonisti e vicende della dinastia cadetta dei Gonzaga che dominò le terre tra i due fiumi a partire dal 1474, anno della morte di Ludovico II e della divisione del Marchesato mantovano
Comunicato stampa
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Sono ricordati come “I Gonzaga delle nebbie” e saranno protagonisti di una grande mostra che aprirà i battenti il 13 settembre nei saloni del Piano Nobile del quattrocentesco Palazzo Pubblico di Rivarolo Mantovano, nel cuore dei loro antichi domini, tra Oglio e Po.
Racconterà protagonisti e vicende della dinastia cadetta dei Gonzaga che dominò le terre tra i due fiumi a partire dal 1474, anno della morte di Ludovico II e della divisione del Marchesato mantovano.
Protagonisti che non si adagiarono sulla gestione di una porzione periferica dell’antico Dominio, ma che da questa posizione di “inferiorità” rispetto al ramo mantovano trovarono spinta per imprese destinate a restare nella storia o addirittura a farsi leggenda. Come il sogno di città ideale che Vespasiano riuscì ad attuare a Sabbioneta. O le imprese che hanno fatto tramandare l’avventurosa e breve vita di suo padre, Luigi detto Rodomonte, artefice della liberazione di papa Clemente VII durante il Sacco di Roma, oppure la grande fama conquistata da Giulia Gonzaga, considerata la donna più bella e virtuosa d’Italia che ispirò poeti come Ludovico Ariosto e Bernardo Tasso e pittori come Sebastiano del Piombo e Tiziano e ancora alle importanti imprese militari condotte da Giulio Cesare e Ferrante da Bozzolo, sposo quest’ultimo di quell’Isabella di Novellara, accusata in seguito di stregoneria dal duca Vincenzo II o ancora ad Annibale da Bozzolo, detto Frate Francesco che raggiunse una delle massime cariche della gerarchia monastica, divenendo Generale dell’Ordine Francescano.
Una epopea conclusa giusto trecento anni fa con la devoluzione del Ducato di Mantova all’Impero, devoluzione che rese del tutto vani i tentativi dei rappresentanti di questi rami cadetti di rivendicare i loro diritti dinastici sul Ducato stesso.
La mostra, curata da Leandro Ventura e Roggero Roggeri affiancati da un comitato scientifico presieduto da Ugo Bazzotti, è promossa dalla Fondazione Sanguanini, dal Comune e dall’Associazione Pro Loco di Rivarolo Mantovano con il sostegno della Provincia di Mantova.
L’itinerario di visita, diviso in tre sezioni, è preceduto da una introduzione affidata ad un video documentario girato per l’occasione. La prima sezione, è costituita dalla cosiddetta “ Sala delle Città “ in cui troveranno posto mappe o vedute antiche delle città dominate da questi rami Gonzaga (Gazzuolo, Bozzolo, Rivarolo, S. Martino, Sabbioneta, Commessaggio, Pomponesco, Ostiano, Isola Dovarese ecc.) oltre a dipinti e incisioni in cui compaiono scorci o visioni di insieme delle stesse.
La seconda proporrà una straordinaria sequenza di dipinti, sculture, medaglie, incisioni riguardanti i Gonzaga di Rivarolo e Sabbioneta (da Gianfrancesco a Isabella, figlia di Vespasiano) mentre la terza sezione ospiterà le effigi dei Gonzaga di Rivarolo, Gazzuolo, Bozzolo e San Martino. Complessivamente il visitatore si troverà di fronte alla più importante ed articolata Mostra Iconografica Gonzaghesca dopo la storica ed ormai leggendaria edizione mantovana del 1937.
Tra i numerosissimi prestiti concessi per questa mostra da istituzioni italiane ed europee e da prestigiose collezioni private, meritano di essere citati, tra gli altri, il magnifico ritratto di Vespasiano, opera di Anthonis Mor, proveniente dal Museo Civico di Como, il ritratto, sempre del Duca di Sabbioneta, attribuito al grande ritrattista Frans Pourbus il Vecchio, già nel Museum of Fine Art di Boston, lo splendido ritratto di Giulia Gonzaga di Tiziano, da un’ importante collezione privata, il notevole ritratto di Federico II, sempre di Tiziano, proveniente dalla prestigiosa collezione Koelliker oltre a capolavori di Palma il Vecchio, Lorenzo Costa il Giovane, Frans Pourbus il Giovane, Anton van Dyck, Carlo Saraceni, Sebastiano Ricci ecc.
Da sottolineare come una parte non trascurabile delle opere esposte, accanto alle molte notissime, sia frutto delle ricerche condotte proprio per questa esposizione e risulti quindi poco nota o del tutto inedita.
La mostra idealmente continua nel territorio con visite ai luoghi gonzagheschi che coinvolgono Sabbioneta ma anche le molte altre località che conservano testimonianze importanti dei “Gonzaga delle nebbie”.
La vita di corte e di popolo tra Rinascimento e Barocco verrà fatta rivivere, oltre che dalla mostra, da una serie di proposte turistiche, manifestazioni storiche e culinarie che uniranno le terre intorno a Rivarolo Mantovano, riproponendo l’ospitalità che le aveva rese celebri ai tempi dei Gonzaga e delle loro corti.
Racconterà protagonisti e vicende della dinastia cadetta dei Gonzaga che dominò le terre tra i due fiumi a partire dal 1474, anno della morte di Ludovico II e della divisione del Marchesato mantovano.
Protagonisti che non si adagiarono sulla gestione di una porzione periferica dell’antico Dominio, ma che da questa posizione di “inferiorità” rispetto al ramo mantovano trovarono spinta per imprese destinate a restare nella storia o addirittura a farsi leggenda. Come il sogno di città ideale che Vespasiano riuscì ad attuare a Sabbioneta. O le imprese che hanno fatto tramandare l’avventurosa e breve vita di suo padre, Luigi detto Rodomonte, artefice della liberazione di papa Clemente VII durante il Sacco di Roma, oppure la grande fama conquistata da Giulia Gonzaga, considerata la donna più bella e virtuosa d’Italia che ispirò poeti come Ludovico Ariosto e Bernardo Tasso e pittori come Sebastiano del Piombo e Tiziano e ancora alle importanti imprese militari condotte da Giulio Cesare e Ferrante da Bozzolo, sposo quest’ultimo di quell’Isabella di Novellara, accusata in seguito di stregoneria dal duca Vincenzo II o ancora ad Annibale da Bozzolo, detto Frate Francesco che raggiunse una delle massime cariche della gerarchia monastica, divenendo Generale dell’Ordine Francescano.
Una epopea conclusa giusto trecento anni fa con la devoluzione del Ducato di Mantova all’Impero, devoluzione che rese del tutto vani i tentativi dei rappresentanti di questi rami cadetti di rivendicare i loro diritti dinastici sul Ducato stesso.
La mostra, curata da Leandro Ventura e Roggero Roggeri affiancati da un comitato scientifico presieduto da Ugo Bazzotti, è promossa dalla Fondazione Sanguanini, dal Comune e dall’Associazione Pro Loco di Rivarolo Mantovano con il sostegno della Provincia di Mantova.
L’itinerario di visita, diviso in tre sezioni, è preceduto da una introduzione affidata ad un video documentario girato per l’occasione. La prima sezione, è costituita dalla cosiddetta “ Sala delle Città “ in cui troveranno posto mappe o vedute antiche delle città dominate da questi rami Gonzaga (Gazzuolo, Bozzolo, Rivarolo, S. Martino, Sabbioneta, Commessaggio, Pomponesco, Ostiano, Isola Dovarese ecc.) oltre a dipinti e incisioni in cui compaiono scorci o visioni di insieme delle stesse.
La seconda proporrà una straordinaria sequenza di dipinti, sculture, medaglie, incisioni riguardanti i Gonzaga di Rivarolo e Sabbioneta (da Gianfrancesco a Isabella, figlia di Vespasiano) mentre la terza sezione ospiterà le effigi dei Gonzaga di Rivarolo, Gazzuolo, Bozzolo e San Martino. Complessivamente il visitatore si troverà di fronte alla più importante ed articolata Mostra Iconografica Gonzaghesca dopo la storica ed ormai leggendaria edizione mantovana del 1937.
Tra i numerosissimi prestiti concessi per questa mostra da istituzioni italiane ed europee e da prestigiose collezioni private, meritano di essere citati, tra gli altri, il magnifico ritratto di Vespasiano, opera di Anthonis Mor, proveniente dal Museo Civico di Como, il ritratto, sempre del Duca di Sabbioneta, attribuito al grande ritrattista Frans Pourbus il Vecchio, già nel Museum of Fine Art di Boston, lo splendido ritratto di Giulia Gonzaga di Tiziano, da un’ importante collezione privata, il notevole ritratto di Federico II, sempre di Tiziano, proveniente dalla prestigiosa collezione Koelliker oltre a capolavori di Palma il Vecchio, Lorenzo Costa il Giovane, Frans Pourbus il Giovane, Anton van Dyck, Carlo Saraceni, Sebastiano Ricci ecc.
Da sottolineare come una parte non trascurabile delle opere esposte, accanto alle molte notissime, sia frutto delle ricerche condotte proprio per questa esposizione e risulti quindi poco nota o del tutto inedita.
La mostra idealmente continua nel territorio con visite ai luoghi gonzagheschi che coinvolgono Sabbioneta ma anche le molte altre località che conservano testimonianze importanti dei “Gonzaga delle nebbie”.
La vita di corte e di popolo tra Rinascimento e Barocco verrà fatta rivivere, oltre che dalla mostra, da una serie di proposte turistiche, manifestazioni storiche e culinarie che uniranno le terre intorno a Rivarolo Mantovano, riproponendo l’ospitalità che le aveva rese celebri ai tempi dei Gonzaga e delle loro corti.
12
settembre 2008
I Gonzaga delle nebbie. Storia di una dinastia cadetta nelle terre tra Oglio e Po
Dal 12 settembre al 30 novembre 2008
arte antica
Location
PALAZZO PUBBLICO
Rivarolo Mantovano, Via Gonzaga, 39/b, (Mantova)
Rivarolo Mantovano, Via Gonzaga, 39/b, (Mantova)
Biglietti
intero € 5,00 ridotto: € 3,00
Orario di apertura
Tutti i giorni ore 10,00/19,00 (nessun giorno di chiusura)
Vernissage
12 Settembre 2008, ore 18
Sito web
www.igonzagadellenebbie.it
Editore
SILVANA EDITORIALE
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI
Autore
Curatore