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Carlo Carrà – Incisioni
Le opere che Carlo Carrà (Quargiento, Alessandria 1881 – Milano 1966) incise su lastre di rame tra il 1910 e il 1922, oggi conservate presso l’ Istituto Nazionale per la Grafica – Calcografia Nazionale, raccontano in modo esemplare il percorso artistico di questo grande interprete del Novecento: dal periodo Futurista (Ritratto di Marinetti), attraverso quello Metafisico (Attesa), per approdare alla più nota fase del Classico-Arcaico (La statua pensante) allorché, procedendo a una serrata idealizzazione geometrica del reale, l’artista giunge a esasperare ogni semplificazione formale per recuperare quell’equilibrio plastico che lo fa dialogare con maestri e interpreti della più elevata tradizione culturale italiana
Comunicato stampa
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A San Gemini. nel Laboratorio d’Arte e Restauro RestaurArte, giovedì 17 luglio 2008 alle ore 22, s’inaugura la mostra INCISIONI - CARLO CARRÀ, a cura di Marco Testa. Le opere che Carlo Carrà (Quargiento, Alessandria 1881 - Milano 1966) incise su lastre di rame tra il 1910 e il 1922, oggi conservate presso l’ Istituto Nazionale per la Grafica - Calcografia Nazionale, raccontano in modo esemplare il percorso artistico di questo grande interprete del Novecento: dal periodo Futurista (Ritratto di Marinetti), attraverso quello Metafisico (Attesa), per approdare alla più nota fase del Classico-Arcaico (La statua pensante) allorché, procedendo a una serrata idealizzazione geometrica del reale, l’artista giunge a esasperare ogni semplificazione formale per recuperare quell’equilibrio plastico che lo fa dialogare con maestri e interpreti della più elevata tradizione culturale italiana. Sono sullo sfondo Giotto, di cui Carrà ammirava “l’ossatura cubista dei dipinti” e persino Masaccio, come ne L’uomo seduto o ne L’uomo con il bicchiere. Convive con tutto ciò la sua passione per i paesisti piemontesi del 1906, che, accendendosi più forte all’epoca dei soggiorni in Riviera o a Forte dei Marmi, lo spinge a produrre paesaggi di notevole intensità (Il Porticciolo, Cengio). La tecnica dell’incisione è fondamentale per capire Carlo Carrà. Permette di mettere a fuoco i diversi momenti della sua ricerca artistica e il suo modo di procedere attraverso contaminazioni, sovrapposizioni, straordinarie anticipazioni. Incentrata sull’oggettivazione di forme simboliche evocate mentalmente, essa fa riflettere sulla matrice quella che Carrà stesso definì la “magia delle apparizioni”. L’idea della moltiplicazione dell’opera, che solo la tecnica incisoria può consentire di realizzare, è legata sostanzialmente a quella della socializzazione dell’immagine: una sperimentazione, cui non furono estranee le contemporanee letture rivoluzionarie dell’artista. La sua ricerca grafica, tuttavia, è un processo essenzialmente mentale. Il suo linguaggio rimanda a forme di un referenzialismo magico e arcano, che procede per archetipi e indaga valori spirituali sottintesi all’immagine, secondo un’operazione di astrazione a sfondo tanto psichico quanto razionale, capace di ricondurre la figura a segni
17
luglio 2008
Carlo Carrà – Incisioni
Dal 17 luglio al 10 agosto 2008
arte contemporanea
Location
RISTORARTE
San Gemini, Via Roma, 58, (Terni)
San Gemini, Via Roma, 58, (Terni)
Orario di apertura
10 -13; 18 -22
Vernissage
17 Luglio 2008, ore 22
Autore
Curatore