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Cronache visive del dopoguerra
La mostra illustra il clima bollente dell’arte italiana del dopoguerra attraverso il ricco patrimonio delle collezioni del CAMeC, composte dai nuclei Battolini, Cozzani e Premio del Golfo, che ospita oltre duemila opere per la maggior parte risalenti proprio al secondo Novecento
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 19 luglio alle ore 18 inaugurerà al CAMeC della Spezia (Piazza Cesare Battisti, 1) è in programma l’inaugurazione a ingresso gratuito della mostra “Cronache visive del dopoguerra. Opere dalle collezioni Battolini, Cozzani e Premio del Golfo 1948 – 1968”. L’esposizione è organizzata dall’ Istituzione per i Servizi Culturali del Comune della Spezia in collaborazione con Spav.
“Cronache visive del dopoguerra.” illustra il clima bollente dell’arte italiana del dopoguerra attraverso il ricco patrimonio delle collezioni del CAMeC, composte dai nuclei Battolini, Cozzani e Premio del Golfo, che ospita oltre duemila opere per la maggior parte risalenti proprio al secondo Novecento. I venti anni presi in esame corrispondono da un lato alla ripresa della Biennale di Venezia e alla sua interruzione nel 1968 e, dall’altro agli stimoli che coinvolgono anche alla Spezia un fronte di sperimentazione artistica molto intenso che comincia a progettare esposizioni e interventi culturali proprio a partire dal 1948.
Principale frutto di questo panorama vivace a livello nazionale e a livello locale è la nascita del Premio Nazionale di Pittura “Golfo della Spezia”, rassegna che documenta con rigore e sistematicità i fronti, le tendenze ed anche gli scontri che si registrano nella pittura italiana in tredici edizioni dal 1949 al 1965. Il Premio del Golfo mostra fin dall’inizio un’attenzione particolare ai diversi linguaggi dell’astrazione anche grazie alla presenza influente del Gruppo dei Sette, in special modo di Gian Carozzi e Vincenzo Frunzo. Il fermento che si forma intorno alla manifestazione dà luogo a significativi riflessi sul versante del collezionismo e della critica, costituendo un fertile terreno di osservazione e di acquisizioni da parte di Giorgio Cozzani, e di esercitazione pubblicistica da parte di Ferruccio Battolini.
I legami tra le tre collezioni sono forti ed evidenti, sebbene ciascuna sia connotata da una più ampia fisionomia e autonomia di formazione.
Per la prima volta il CAMeC propone una lettura integrata dei nuclei delle raccolte d’arte per restituire la vivacità e l’ansia di rinnovamento dell’arte del dopoguerra, mettendo in mostra oltre cento opere dei maggiori protagonisti del fronte della pittura e scultura italiane del primo ventennio del secondo Novecento. La rassegna testimonia inoltre il peso della tradizione classica italiana, proponendo la produzione realizzata in quegli anni da alcuni maestri delle prime generazioni del secolo. Numerose e importanti le opere inedite.
“Cronache visive del dopoguerra.” illustra il clima bollente dell’arte italiana del dopoguerra attraverso il ricco patrimonio delle collezioni del CAMeC, composte dai nuclei Battolini, Cozzani e Premio del Golfo, che ospita oltre duemila opere per la maggior parte risalenti proprio al secondo Novecento. I venti anni presi in esame corrispondono da un lato alla ripresa della Biennale di Venezia e alla sua interruzione nel 1968 e, dall’altro agli stimoli che coinvolgono anche alla Spezia un fronte di sperimentazione artistica molto intenso che comincia a progettare esposizioni e interventi culturali proprio a partire dal 1948.
Principale frutto di questo panorama vivace a livello nazionale e a livello locale è la nascita del Premio Nazionale di Pittura “Golfo della Spezia”, rassegna che documenta con rigore e sistematicità i fronti, le tendenze ed anche gli scontri che si registrano nella pittura italiana in tredici edizioni dal 1949 al 1965. Il Premio del Golfo mostra fin dall’inizio un’attenzione particolare ai diversi linguaggi dell’astrazione anche grazie alla presenza influente del Gruppo dei Sette, in special modo di Gian Carozzi e Vincenzo Frunzo. Il fermento che si forma intorno alla manifestazione dà luogo a significativi riflessi sul versante del collezionismo e della critica, costituendo un fertile terreno di osservazione e di acquisizioni da parte di Giorgio Cozzani, e di esercitazione pubblicistica da parte di Ferruccio Battolini.
I legami tra le tre collezioni sono forti ed evidenti, sebbene ciascuna sia connotata da una più ampia fisionomia e autonomia di formazione.
Per la prima volta il CAMeC propone una lettura integrata dei nuclei delle raccolte d’arte per restituire la vivacità e l’ansia di rinnovamento dell’arte del dopoguerra, mettendo in mostra oltre cento opere dei maggiori protagonisti del fronte della pittura e scultura italiane del primo ventennio del secondo Novecento. La rassegna testimonia inoltre il peso della tradizione classica italiana, proponendo la produzione realizzata in quegli anni da alcuni maestri delle prime generazioni del secolo. Numerose e importanti le opere inedite.
19
luglio 2008
Cronache visive del dopoguerra
Dal 19 luglio al 02 novembre 2008
arte contemporanea
Location
CAMEC – CENTRO ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
La Spezia, Piazza Cesare Battisti, 1, (La Spezia)
La Spezia, Piazza Cesare Battisti, 1, (La Spezia)
Biglietti
€ 6 intero, € 4 ridotto, € 3 ridotto speciale
Orario di apertura
fino al 24 agosto: da martedì a venerdì 10-13 / 18-23; sabato e domenica 11-19; chiuso lunedì; dal 25 agosto: da martedì a sabato 10-13 / 15-19, domenica e festivi 11-19, chiuso lunedì
Vernissage
19 Luglio 2008, ore 18
Autore
Curatore