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Addamiano
È indiscutibilmente vero che il paesaggio è sempre stato il reale protagonista dei quadri di Natale Addamiano, anche quando i moti dell’anima erano più intensi e apparentemente insuperabili, come indiscussa è la sua mano, la sua cifra stilistica che tende a creare un filo rosso con la memoria, con quella parte di essa che fa del ricordo una velata sensazione, un profumo che rimanda a quello della sua terra
Comunicato stampa
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Tre esposizioni personali di Natale Addamiano si aprono al pubblico il 5 Luglio, con inaugurazione alle ore 19.00, presso la Sala dei Templari.
Le mostre patrocinate dalla Provincia di Bari, dalla Regione Puglia e dal Comune di Molfetta è stata progettata dall’associazione culturale Grado Zero di Molfetta.
Catalogo edizione Dep Art di Milano.
È indiscutibilmente vero che il paesaggio è sempre stato il reale protagonista dei quadri di Natale Addamiano, anche quando i moti dell’anima erano più intensi e apparentemente insuperabili, come indiscussa è la sua mano, la sua cifra stilistica che tende a creare un filo rosso con la memoria, con quella parte di essa che fa del ricordo una velata sensazione, un profumo che rimanda a quello della sua terra; a quelli che si sprigionano nell’aria in una notte calda d’estate; a quello del grano appena falciato; a quello dei frutti faticosamente raccolti; a quello della potatura; a quello della terra arida, bruciata dal sole, avara con il proprio figlio, inospitale e desolata ma ricca di un fascino che esula la semplice osservazione artefatta.
Questa è la Gravina pugliese per lo più dipinta con i toni delle terre, degli ocra e dei marroni, con quelle tinte che non hanno ancora il sostegno dei tratti riflessi del tono del cielo che con la sua luce invade la scena macchiandola di una sfumatura serale… (tratto dal testo Piero Boccuzzi – catalogo Le gravine, Torrione Passari)
CHIESETTA DELLA MORTE: mostra di opere del 1970-’71 con tema “diari notturni”
Ciclo di dipinti straordinariamente compiuti, che si muovono sul terreno lirico-esistenziale con suggestioni visive e misteriosamente affascinanti, abitato da figure, spesso apparizioni serali.
TORRIONE PASSARI: mostra di opere dal 1979 al 2008 sul tema “La Gravina ”
È un punto di riferimento poetico e formale del nostro artista: melodia segreta con la quale l’autore ha costruito il mondo visibile, il suo mondo, la sua gravina.
A questo spettacolo della natura Addamiano ci ha abituato da anni, forse perché – noi diciamo – doveva acquietare una sua malinconia, fatta di affetti famigliari e di luoghi da lui vissuti e cari.
SALA DEI TEMPLARI: “Notturni” mostra di opere dal 1998 al 2008.
L’universo rappresentato dall’artista trova riferimenti nel paesaggio pugliese, la gravina e le murge, temi molto cari all’autore.
Il paesaggio notturno, qui presentato, è fatto di luce e colore, l’osservatore profondamente toccato e coinvolto dall’energia dei colori e dalle scene serali, dove con grande maestria della tecnica del pastello o dell’olio, accompagnano l’universo rappresentato dall’autore, uno dei più interessanti artisti italiani della sua generazione.
Il paesaggio pugliese è il paesaggio dell’anima di Addamiano.
Come ha scritto Piero Boccuzzi, curatore della mostra e del catalogo sulle gravine, “…Addamiano ha messo le mai su una pittura interiore del dipingere assai rara…”
Natale Addamiano (www.addamiano.com) è nato a Bitetto nel 1943.
Nota biografica
Il 12 maggio 1943 Natale Addamiano nasce a Bitetto (Bari). Trasferitosi a Milano nel 1968, si iscrive all’Accademia di Brera con il suo amico Michele Zaza e frequenta i corsi di pittura tenuti da Domenico Cantatore fino al diploma conseguito nel 1972; conosce Giuseppe Banchieri, Giovanni Cappelli, Attilio Forgioli ed Enrico Della Torre. La prima mostra importante è organizzata dalla Galleria L’Agrifoglio di Milano; nel 1971 inaugura la Galleria Solferino con trenta dipinti eseguiti sul tema dei Diari Notturni ed un catalogo curato da Giorgio Seveso; Dino Buzzati recensisce sul “Corriere della Sera” la mostra, diventandone amico e collezionista, insieme a Mario Perazzi. A ottobre viene chiamato da De Robertis a insegnare presso la sua cattedra all’Accademia di Bari. Nel 1973 espone a La Bussola di Bari alcuni dipinti di grande formato con la presentazione in catalogo di Pietro Marino; il 30 agosto sposa Gemma Valeriano. Domenico Cantatore nel 1976 lo invita a insegnare presso la sua cattedra di pittura a Brera, lo stesso anno espone alla Galleria Orvi di Tradate e nell’occasione conosce Ennio Morlotti e Karl Plattner. Inizia la sua ricca attività di opere eseguite in litografie con la stamperia La Spirale di Milano, conosce Giuseppe Ajmone e Franco Rognoni. Nel 1978 è invitato ad esporre da Roberto Sanesi al Palazzo Ducale di Urbino; lo stesso critico cura il catalogo della mostra tenutasi negli spazi della Galleria Cocorocchia; nell’occasione Boschi-De Stefano acquista due dipinti per la sua collezione. Nel 1980 Tiziana Croff organizza una mostra alla Mood Gallery di Milano, in catalogo un testo di Gianfranco Bruno. Nel 1983 è disposta una personale di incisioni al Palazzo Sormani di Milano e nel 1988 esibisce numerose opere su carta alla Galleria Il Cenacolo di Piacenza. Lo stesso anno il Comune di Polcenigo commissiona ad Addamiano, Cazzaniga e Gianquinto un ciclo di opere riguardanti il proprio territorio. In occasione della mostra Diario, organizzata dalla Galleria Grigoletti di Pordenone, Osvaldo Patani gli dedica una sua poesia. Nel 1990 inaugura una personale alla Spirale di Milano e conosce Kayoko Shimada, suo riferimento per il Giappone. E’ invitato sia alla VI Triennale dell’incisione a Palazzo della Permanente di Milano che alla rassegna “Un punto per Piero” a New York. Nel 1993 è organizzata la prima grande antologica a Villa Cattaneo presso S. Quirino; il testo in catalogo è di Angelo Bertani; è invitato alla XXXII Biennale di Milano Palazzo Permanente. Nel 2002 tiene una personale alla Galleria Li.Art curata da Francesco Gallo. A Molfetta, la sua città, Studio4 Art Gallery espone un ciclo dedicato al Borgo Antico, il catalogo è curato da Lorenzo Palumbo. Lo stesso anno nasce l’Archivio generale presso la Dep Art di Milano. Nell’ottobre del 2003 si reca in Giappone dove inaugura cinque personali: Tokyo, Kyoto, Kobe, Osaka, Niigata. Nel 2004 viene invitato a Cracovia dall’Istituto Italiano di Cultura, esporrà 30 opere scelte da Flaminio Guardoni che cura anche la pubblicazione. La città di San Vito al Tagliamento gli organizza un’ampia mostra antologica di opere all’Ex Ospedale dei Battuti, con catalogo edito dalla Dep Art di Milano a cura di Andrea Del Guercio. Arianna Sartori di Mantova presenta l’opera incisa 1972/2002, il catalogo è a cura di Maria Gabriella Savoia. L’Ass. Eleatica Onlus di Salerno organizza un’antologica al Museo Archeologico Nazionale di Paestum, all’inaugurazione il critico Luca Beatrice presenta l’autore e il relativo catalogo edito da Charta: il volume documenta l’intero iter creativo dagli esordi (1970) alle opere più recenti, che rappresentano tutto il mondo pittorico ai vertici del suo linguaggio espressivo. Nell’occasione viene presentato anche il volume “Addamiano 1970/2005” (Dep Art ediz.) con presentazione di L. Beatrice. Nel 2006 la Galleria Rosso41 gli organizza una personale con dipinti eseguiti nel 1970-1973, con testo critico di Piero Boccuzzi.
Nel 2008 L’Eldec di Roma organizza un’ampia mostra, settanta dipinti sul tema “Notturno Italiano”; l’esposizione si è tenuta in gennaio-febbraio presso la Casa del Pane a Milano.
E’ presente con la Galleria Dep Art di Milano alle seguenti fiere: Verona, Parma, Bergamo, Milano.
Intensa è la sua produzione grafica (incisione, litografia e serigrafia) che esprime un periodo fecondo e intenso di creatività sottolineando a pieno la maturità del pittore, testimone di una vivissima e fervida fantasia, mettendo in evidenza un singolare percorso iniziato a pieni anni settanta e tutt’ora in continua evoluzione.
Le mostre patrocinate dalla Provincia di Bari, dalla Regione Puglia e dal Comune di Molfetta è stata progettata dall’associazione culturale Grado Zero di Molfetta.
Catalogo edizione Dep Art di Milano.
È indiscutibilmente vero che il paesaggio è sempre stato il reale protagonista dei quadri di Natale Addamiano, anche quando i moti dell’anima erano più intensi e apparentemente insuperabili, come indiscussa è la sua mano, la sua cifra stilistica che tende a creare un filo rosso con la memoria, con quella parte di essa che fa del ricordo una velata sensazione, un profumo che rimanda a quello della sua terra; a quelli che si sprigionano nell’aria in una notte calda d’estate; a quello del grano appena falciato; a quello dei frutti faticosamente raccolti; a quello della potatura; a quello della terra arida, bruciata dal sole, avara con il proprio figlio, inospitale e desolata ma ricca di un fascino che esula la semplice osservazione artefatta.
Questa è la Gravina pugliese per lo più dipinta con i toni delle terre, degli ocra e dei marroni, con quelle tinte che non hanno ancora il sostegno dei tratti riflessi del tono del cielo che con la sua luce invade la scena macchiandola di una sfumatura serale… (tratto dal testo Piero Boccuzzi – catalogo Le gravine, Torrione Passari)
CHIESETTA DELLA MORTE: mostra di opere del 1970-’71 con tema “diari notturni”
Ciclo di dipinti straordinariamente compiuti, che si muovono sul terreno lirico-esistenziale con suggestioni visive e misteriosamente affascinanti, abitato da figure, spesso apparizioni serali.
TORRIONE PASSARI: mostra di opere dal 1979 al 2008 sul tema “La Gravina ”
È un punto di riferimento poetico e formale del nostro artista: melodia segreta con la quale l’autore ha costruito il mondo visibile, il suo mondo, la sua gravina.
A questo spettacolo della natura Addamiano ci ha abituato da anni, forse perché – noi diciamo – doveva acquietare una sua malinconia, fatta di affetti famigliari e di luoghi da lui vissuti e cari.
SALA DEI TEMPLARI: “Notturni” mostra di opere dal 1998 al 2008.
L’universo rappresentato dall’artista trova riferimenti nel paesaggio pugliese, la gravina e le murge, temi molto cari all’autore.
Il paesaggio notturno, qui presentato, è fatto di luce e colore, l’osservatore profondamente toccato e coinvolto dall’energia dei colori e dalle scene serali, dove con grande maestria della tecnica del pastello o dell’olio, accompagnano l’universo rappresentato dall’autore, uno dei più interessanti artisti italiani della sua generazione.
Il paesaggio pugliese è il paesaggio dell’anima di Addamiano.
Come ha scritto Piero Boccuzzi, curatore della mostra e del catalogo sulle gravine, “…Addamiano ha messo le mai su una pittura interiore del dipingere assai rara…”
Natale Addamiano (www.addamiano.com) è nato a Bitetto nel 1943.
Nota biografica
Il 12 maggio 1943 Natale Addamiano nasce a Bitetto (Bari). Trasferitosi a Milano nel 1968, si iscrive all’Accademia di Brera con il suo amico Michele Zaza e frequenta i corsi di pittura tenuti da Domenico Cantatore fino al diploma conseguito nel 1972; conosce Giuseppe Banchieri, Giovanni Cappelli, Attilio Forgioli ed Enrico Della Torre. La prima mostra importante è organizzata dalla Galleria L’Agrifoglio di Milano; nel 1971 inaugura la Galleria Solferino con trenta dipinti eseguiti sul tema dei Diari Notturni ed un catalogo curato da Giorgio Seveso; Dino Buzzati recensisce sul “Corriere della Sera” la mostra, diventandone amico e collezionista, insieme a Mario Perazzi. A ottobre viene chiamato da De Robertis a insegnare presso la sua cattedra all’Accademia di Bari. Nel 1973 espone a La Bussola di Bari alcuni dipinti di grande formato con la presentazione in catalogo di Pietro Marino; il 30 agosto sposa Gemma Valeriano. Domenico Cantatore nel 1976 lo invita a insegnare presso la sua cattedra di pittura a Brera, lo stesso anno espone alla Galleria Orvi di Tradate e nell’occasione conosce Ennio Morlotti e Karl Plattner. Inizia la sua ricca attività di opere eseguite in litografie con la stamperia La Spirale di Milano, conosce Giuseppe Ajmone e Franco Rognoni. Nel 1978 è invitato ad esporre da Roberto Sanesi al Palazzo Ducale di Urbino; lo stesso critico cura il catalogo della mostra tenutasi negli spazi della Galleria Cocorocchia; nell’occasione Boschi-De Stefano acquista due dipinti per la sua collezione. Nel 1980 Tiziana Croff organizza una mostra alla Mood Gallery di Milano, in catalogo un testo di Gianfranco Bruno. Nel 1983 è disposta una personale di incisioni al Palazzo Sormani di Milano e nel 1988 esibisce numerose opere su carta alla Galleria Il Cenacolo di Piacenza. Lo stesso anno il Comune di Polcenigo commissiona ad Addamiano, Cazzaniga e Gianquinto un ciclo di opere riguardanti il proprio territorio. In occasione della mostra Diario, organizzata dalla Galleria Grigoletti di Pordenone, Osvaldo Patani gli dedica una sua poesia. Nel 1990 inaugura una personale alla Spirale di Milano e conosce Kayoko Shimada, suo riferimento per il Giappone. E’ invitato sia alla VI Triennale dell’incisione a Palazzo della Permanente di Milano che alla rassegna “Un punto per Piero” a New York. Nel 1993 è organizzata la prima grande antologica a Villa Cattaneo presso S. Quirino; il testo in catalogo è di Angelo Bertani; è invitato alla XXXII Biennale di Milano Palazzo Permanente. Nel 2002 tiene una personale alla Galleria Li.Art curata da Francesco Gallo. A Molfetta, la sua città, Studio4 Art Gallery espone un ciclo dedicato al Borgo Antico, il catalogo è curato da Lorenzo Palumbo. Lo stesso anno nasce l’Archivio generale presso la Dep Art di Milano. Nell’ottobre del 2003 si reca in Giappone dove inaugura cinque personali: Tokyo, Kyoto, Kobe, Osaka, Niigata. Nel 2004 viene invitato a Cracovia dall’Istituto Italiano di Cultura, esporrà 30 opere scelte da Flaminio Guardoni che cura anche la pubblicazione. La città di San Vito al Tagliamento gli organizza un’ampia mostra antologica di opere all’Ex Ospedale dei Battuti, con catalogo edito dalla Dep Art di Milano a cura di Andrea Del Guercio. Arianna Sartori di Mantova presenta l’opera incisa 1972/2002, il catalogo è a cura di Maria Gabriella Savoia. L’Ass. Eleatica Onlus di Salerno organizza un’antologica al Museo Archeologico Nazionale di Paestum, all’inaugurazione il critico Luca Beatrice presenta l’autore e il relativo catalogo edito da Charta: il volume documenta l’intero iter creativo dagli esordi (1970) alle opere più recenti, che rappresentano tutto il mondo pittorico ai vertici del suo linguaggio espressivo. Nell’occasione viene presentato anche il volume “Addamiano 1970/2005” (Dep Art ediz.) con presentazione di L. Beatrice. Nel 2006 la Galleria Rosso41 gli organizza una personale con dipinti eseguiti nel 1970-1973, con testo critico di Piero Boccuzzi.
Nel 2008 L’Eldec di Roma organizza un’ampia mostra, settanta dipinti sul tema “Notturno Italiano”; l’esposizione si è tenuta in gennaio-febbraio presso la Casa del Pane a Milano.
E’ presente con la Galleria Dep Art di Milano alle seguenti fiere: Verona, Parma, Bergamo, Milano.
Intensa è la sua produzione grafica (incisione, litografia e serigrafia) che esprime un periodo fecondo e intenso di creatività sottolineando a pieno la maturità del pittore, testimone di una vivissima e fervida fantasia, mettendo in evidenza un singolare percorso iniziato a pieni anni settanta e tutt’ora in continua evoluzione.
05
luglio 2008
Addamiano
Dal 05 al 31 luglio 2008
arte contemporanea
Location
TORRIONE PASSARI
Molfetta, Via Sant'orsola, 7, (Bari)
Molfetta, Via Sant'orsola, 7, (Bari)
Orario di apertura
tutti i giorni 11-13 e 19-22
Vernissage
5 Luglio 2008, ore 19:00, Sala dei Templari (Piazza Municipio)
Sito web
www.addamiano.com
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