16 marzo 2012

fino al 10.IV.2012 Gavin Russom Napoli, Galleria Fonti

 
Visioni oniriche, cromatismo, gocce di realtà: ingredienti di un viaggio alla scoperta dell’ovvio che introducono ad una profonda riflessione fatta di piccoli gesti -

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Uno sguardo sull’ovvio. Questo è quello che Gavin Russom (Providence 1974; vive e lavora a New York), con la sua prima personale negli spazi di Fonti, propone come chiave di lettura di un mondo in contrasto.
Ripescando un’icona cult del cinema americano della fine degli anni ’70, l’artista offre una riflessione tutta contemporanea sull’emancipazione americana sorta a scapito di culture secolari a lungo perseguitate. “Il tema della mostra evoca una nuova energia che nasce nella città contemporanea, che si lega a tutto ciò che è in relazione con il mondo naturale e che si sprigiona attraverso la magia, lo spirito, un movimento radicale”. Così Russom, in un’intervista rilasciata nel corso del vernissage, sintetizza le motivazioni che stanno dietro l’uso di materiali semplici e di poche applicazioni, dove il colore e i volumi entrano volutamente in contrasto con l’elegante essenzialità del bianco della galleria. Diversamente dagli anni di collaborazione con Delia Gonzalez, in cui le installazioni sonore e la ricerca di un connubio tra musica e arti visive lo coinvolgevano a pieno ritmo, qui Russom si affaccia per la prima volta ad un linguaggio puramente pittorico fatto di simboli e immagini oniriche che racchiudono il suo disagio nel constatare che il capitalismo americano ha da sempre creato spauracchi che fungessero da nemico comune per legittimare la propria affermazione.

È così che, al centro della prima sala, erette con un’anima di cartone a rivelare la fragilità del potere capitalistico americano, dominano le “Twin Towers” che, con pochi e semplici materiali, vestono i panni di un indios e di una strega (entità fortemente legate alla natura che accolgono il visitatore in un suggestivo isolamento). Preludio che anticipa il fulcro dell’ esposizione posto nel secondo ambiente dove a farla da padrona troviamo invece la barca (che nel film di Lucio Fulci traghettava gli zombi nel cuore della grande Mela), composta anch’essa da elementi semplici e circondata da una serie di collage dai quali gli occhi della giungla sembrano osservare il vero caos; non è dunque la trama del film che lo interessa, ma l’immagine in contrasto tra natura e capitalismo che essa evoca. Russom pensa a tutto: un sottofondo audio, realizzato esclusivamente per la mostra, accompagna il visitatore in questo viaggio onirico in cui il mare fatto di bambù e le Twin Towers di cartone sembrano essere la cosa più logica.
Naturale prolungamento dell’esposizione è, infine, una serie di disegni raffiguranti immagini tratte dalla sua vita onirica dove cantanti ed altri personaggi compaiono nelle pose più disparate. E gli zombi? Beh, quelli siamo noi, convinti di essere vivi solo perché respiriamo, ma privi di quella linfa vitale che solo un rinnovato rapporto con la natura potrà restituirci.

francesca de ruvo
mostra visitata il 10 febbraio 2012

 
dal 10 febbraio al 10 aprile 2012
Gavin Russom
Zombi (scratch mix)
Galleria Fonti
Via Chiaia 229, Napoli
Orario:dal lunedì al venerdì ore 11 – 14 / 16 – 20 o su appuntamento
Info: +39 081411409 –
info@galleriafonti.itwww.galleriafonti.it

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