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Bartolomeo Gatto / Seward Johnson
La relazione sempre più stretta fra arte contemporanea e sistema della comunicazione è al centro delle riflessioni che l’iniziativa della Fondazione Premio Ischia intende promuovere in nuovo ambito di ricerca aperto a contributi e lavori interdisciplinari, un percorso in cui le pitture di Bartolomeo Gatto e le sculture di Seward Johnson vengono a costituire una prima, fondamentale tappa
Comunicato stampa
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Venerdì 4 luglio, ore 18.00, a Villa Arbusto in Lacco Ameno (Na) saranno inaugurate le due mostre d’arte contemporanea allestite in occasione della XXX edizione del Premio Internazionale Ischia di Giornalismo.
La relazione sempre più stretta fra arte contemporanea e sistema della comunicazione è al centro delle riflessioni che l’iniziativa della Fondazione Premio Ischia intende promuovere in nuovo ambito di ricerca aperto a contributi e lavori interdisciplinari, un percorso in cui le pitture di Bartolomeo Gatto e le sculture di Seward Johnson vengono a costituire una prima, fondamentale tappa.
J. Seward Johnson è uno dei più famosi scultori contemporanei. L’artista americano è autore di alcune centinaia di sculture, in genere figure fuse in bronzo a grandezza naturale, presenti in collezioni pubbliche e private sparse in tutte il mondo. Molte delle opere di Johnson sono collocate in spazi pubblici privilegiati come il Rockefeller Center, il World Trade Center a New York o il Queen Elizabeth Park di Vancouver in Canada. Nel parco presidenziale di Washington, D.C. è collocata l’opera forse più nota di Johnson, “The Awakening”, un gigante in alluminio còlto nel momento in cui sta per uscire dal sottosuolo. Apprezzate e ben note sono le sue sculture realistiche esposte di recente durante la Biennale di Venezia, poi a Lisbona, a Madrid, a Heidelburg. Le opere di Johnson attraggono e coinvolgono spettatori di ogni età e condizione sociale. Le statue, concepite come perfette copie di esseri viventi, conservano il fascino apparentemente più superficiale dell’arte, quello legato alla riproduzione della realtà, ovvero all’esaltazione di quell’equilibrio tra la vita e la sua imitazione che è alla base della concezione classica dell’arte. Le statue bronzee di radice classica diventano in Johnson portatrici di quel valore greco che è la democrazia, un valore riscritto nell’espressione dei cittadini replicati nel bronzo dipinto delle statue di passanti, sportivi e signore sedute sulle panchine.
L’arte di Bartolomeo Gatto è stata definita da P. Restany come una “pittura pietrificata”. La materia pittorica di Gatto trae ispirazione e fine nell’universo delle pietre, degli alberi e dei luoghi più profondi del nostro essere che ci riconducono o ci spingono verso l’idealità dell’incontaminazione. “Incontaminato” è infatti il titolo della mostra nella quale sono raccolte alcune delle opere recenti di Gatto che, dopo gli studi d’arte ed il lavoro accademico degli anni giovanili, incontra Salvator Dalì e poi Giorgio De Chirico, la cui frequentazione incide profondamente sulla propria visione dell’arte. Dal 1970 Bartolomeo Gatto (che nasce a Salerno) espone in numerose gallerie e manifestazioni d’arte internazionali e sue opere scultoree sono presenti in vari luoghi europei. La scultura è per Gatto un aspetto fondamentale del suo lavoro artistico. Si tratta di opere in legno che contrappuntano le elaborazioni pittoriche ispirate alle petrografie del Cilento e della Sardegna, i due luoghi della mitopoiesi di Gatto.
I cataloghi delle due mostre –curate da Ugo Vuoso- saranno disponibili in sede espositiva.
L’allestimento delle mostre è stato possibile grazie alla collaborazione del Comune di Lacco Ameno, della Galleria Ca’ d’Oro di Roma-Venezia e di “Marine and Aviation”.
La relazione sempre più stretta fra arte contemporanea e sistema della comunicazione è al centro delle riflessioni che l’iniziativa della Fondazione Premio Ischia intende promuovere in nuovo ambito di ricerca aperto a contributi e lavori interdisciplinari, un percorso in cui le pitture di Bartolomeo Gatto e le sculture di Seward Johnson vengono a costituire una prima, fondamentale tappa.
J. Seward Johnson è uno dei più famosi scultori contemporanei. L’artista americano è autore di alcune centinaia di sculture, in genere figure fuse in bronzo a grandezza naturale, presenti in collezioni pubbliche e private sparse in tutte il mondo. Molte delle opere di Johnson sono collocate in spazi pubblici privilegiati come il Rockefeller Center, il World Trade Center a New York o il Queen Elizabeth Park di Vancouver in Canada. Nel parco presidenziale di Washington, D.C. è collocata l’opera forse più nota di Johnson, “The Awakening”, un gigante in alluminio còlto nel momento in cui sta per uscire dal sottosuolo. Apprezzate e ben note sono le sue sculture realistiche esposte di recente durante la Biennale di Venezia, poi a Lisbona, a Madrid, a Heidelburg. Le opere di Johnson attraggono e coinvolgono spettatori di ogni età e condizione sociale. Le statue, concepite come perfette copie di esseri viventi, conservano il fascino apparentemente più superficiale dell’arte, quello legato alla riproduzione della realtà, ovvero all’esaltazione di quell’equilibrio tra la vita e la sua imitazione che è alla base della concezione classica dell’arte. Le statue bronzee di radice classica diventano in Johnson portatrici di quel valore greco che è la democrazia, un valore riscritto nell’espressione dei cittadini replicati nel bronzo dipinto delle statue di passanti, sportivi e signore sedute sulle panchine.
L’arte di Bartolomeo Gatto è stata definita da P. Restany come una “pittura pietrificata”. La materia pittorica di Gatto trae ispirazione e fine nell’universo delle pietre, degli alberi e dei luoghi più profondi del nostro essere che ci riconducono o ci spingono verso l’idealità dell’incontaminazione. “Incontaminato” è infatti il titolo della mostra nella quale sono raccolte alcune delle opere recenti di Gatto che, dopo gli studi d’arte ed il lavoro accademico degli anni giovanili, incontra Salvator Dalì e poi Giorgio De Chirico, la cui frequentazione incide profondamente sulla propria visione dell’arte. Dal 1970 Bartolomeo Gatto (che nasce a Salerno) espone in numerose gallerie e manifestazioni d’arte internazionali e sue opere scultoree sono presenti in vari luoghi europei. La scultura è per Gatto un aspetto fondamentale del suo lavoro artistico. Si tratta di opere in legno che contrappuntano le elaborazioni pittoriche ispirate alle petrografie del Cilento e della Sardegna, i due luoghi della mitopoiesi di Gatto.
I cataloghi delle due mostre –curate da Ugo Vuoso- saranno disponibili in sede espositiva.
L’allestimento delle mostre è stato possibile grazie alla collaborazione del Comune di Lacco Ameno, della Galleria Ca’ d’Oro di Roma-Venezia e di “Marine and Aviation”.
04
luglio 2008
Bartolomeo Gatto / Seward Johnson
Dal 04 luglio al 04 agosto 2008
arte contemporanea
Location
VILLA ARBUSTO
Lacco Ameno, Corso Angelo Rizzoli, (Napoli)
Lacco Ameno, Corso Angelo Rizzoli, (Napoli)
Vernissage
4 Luglio 2008, ore 18
Sito web
www.ischiaprospettivaarte.it
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