Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Gian Piero Cescut / Marco Padovese / Alessio Veronesi
Ultima esposizione prima della chiusura estiva
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Presso Galleria Vastagamma
ultimo appuntamento prima della pausa estiva.
Gian Piero Cescut - Pittura
Marco Padovese - Scultura
Alessio Veronesi - Fotografia
le biografie:
Gian Piero Cescut
Nato ad Aviano nel 1964.
Ho sempre avuto una forte passione per la pittura e per la musica, già a 9 anni mi recavo da Pedro, dove nel retro bottega mi insegnava ad usare colori e pennelli. Contemporaneamente frequentavo i corsi di musica alla Propordenone (oggi Pietro Edo).
Mi sono diplomato all'Istituto Statale d’Arte di Udine e, nell’86, ho iniziato l'attività di grafico pubblicitario collaborando con vari studi della regione (Orion, Studio 5, LeDesign di Udine, GFP di Azzano X, Eclettika e Area Marketing di Pordenone).
Non ho mai abbandonato la passione per la pittura e il “contatto” con il colore; nel corso degli anni ho maturato una personale idea pittorica passando da soggetti figurativi ad olio degli inizi, alle attuali visioni astratte, utilizzando materiali e supporti diversi.
Da alcuni anni ho una collaborazione con la Dedalo, agenzia di comunicazione e design di Pordenone.
Nel 2000 ho partecipato ad una mostra collettiva con composizioni digitali allo IAL sul tema del millennium bug.
Nel 2007 ho esposto alcune opere al Caffè del Letterario.
Attivo nel campo musicale come bassista: ho inciso un lp nel 1986 con i Futuritmi; successive partecipazioni a trasmissioni televisive come D.O.C. di Renzo Arbore e Sanremo International.
Una recente formazione con alcuni musicisti che accompagnano Elisa.
Presenze in studio di registrazione con i Prozac+, progetto Emma di Paolo Michelutti.
Da diversi anni collaboro strettamente con il pianista Juri Dal Dan, nei suoi progetti in trio e quartetto.
TRACCE: a prima vista astrazione, a uno sguardo profondo qualcosa di più. E' pittura che si slega dai vincoli della figurazione senza per questo cadere nel cerebralismo della pura soggettività. E' linea che pur non adottando le comuni formule del ritrarre, lascia ugualmente intravedere la padronanza del disegno, affidato a un segno deciso, corposo, compendiario. E' colore che non imita la realtà visibile, ma la re-immagina attraverso tonalità accese cui si oppone il nero, a creare contrasti che stimolano la percezione e generano emozione. E' parola, numero, testo ritagliato e incollato per evocare, suggerire, dichiarare. E' composizione libera, sotto cui si cela tuttavia un equilibrio rigoroso, senza il quale le immagini non esprimerebbero la sostenutezza formale che dimostrano di possedere. E' materia al servizio della varietà delle tecniche utilizzate: dal pastello agli smalti, dagli acrilici al collage. E' oggetto conformato ai differenti tipi di supporto, dalla tavola alla tela, dalla carta al cartoncino. E' approccio creativo in cui l'immediatezza del gesto non scaturisce dal caso, ma da un'idea compiuta: idea in forma di TRACCE. Tracce come testimonianza di un percorso personale, di vita e di ricerca. Tracce come impronte, a volte evidenti, a volte sfuggenti, della pittura del passato. Tracce di un interesse per le avanguardie del Novecento che si esprime più in forma di rielaborazione che di citazione. Tracce di un cammino personale e consapevole nella dimensione dell'arte.
(Paolo Parigi)
MARCO PADOVESE
Sono nato a Pordenone il 20 Gennaio 1977. Dopo aver frequentato il liceo artistico ad indirizzo architettonico, mi sono laureato in Architettura all'Università di Venezia. Oggi vivo a Budoia e mi occupo di restauri architettonici.
FORME IN VETRORESINA
Vetroresina è un materiale eccezionale con il quale si possono realizzare tutte le forme, senza dover scendere a compromessi.
In essa non ci sono le venature, i nodi, i movimenti e le dimesioni del legno che ci obbligano a soluzioni di forma indesiderate, non troviamo la fragilità del gesso o la consistenza della pietra.
Le mie forme sono il risultato di un percorso preciso, di uno studio accurato che parte dall'osservazione del corpo umano in movimento.
Anatomia, muscoli e carne. Ossa.
Senza sbagliare, e cadere in errore anatomico, posso tirare, allungare, deformare.
Creare delle "forzature".
Bisogna conoscere il corpo umano per poterlo interpretare.
Ogni pezzo è accompagnato da disegni preparatori in cui, oltre alla forma in sè, si trovano le soluzioni architettoniche e strutturali, tutti quegli espedienti "sottocutanei" necessari alla soluzione finale.
Nel cuore di vetroresina c'è ferro, un'anima di saldature e reti.
Vetroresina è pelle colorata, una pellicola che ricopre un gioco di leve e forze che si contrappongono per mantenere l'equilibrio di un corpo.
ALESSIO VERONESI
“Amo soffermarmi sull’osservazione dei dettagli, dei particolari, di quello che spesso sfugge all’attenzione. Conservo tutto nel mio cuore, sotto forma di emozioni che illuminano la mia strada. Ho scoperto la fotografia e la sua eternità, la sua capacità di restituire le emozioni provate”.
Sono nato a Busto Arsizio il 13 maggio del 1969. Ho cominciato a scattare fotografie per gioco da bambino, quando mio padre mi regalò una piccola macchina fotografica compatta. Da quel momento sono entrato in questo mondo dove puoi fermare in un istante emozioni coesistenti.
Ho lavorato con il reportage e come ritrattista dall’età di quindici anni.
Da adulto, dopo tanti scatti, ho capito cosa desidero trasmettere con le immagini:
preferendo come soggetti le persone, sono sempre alla ricerca di dare”anima” alle mie fotografie, un’impresa difficile all’inizio ma che poi ha trovato in me la soluzione.
Lascio andare ogni pensiero libero e appena scorgo un’ anima che mi attrae sento un contatto. Quello è l’istante giusto…e scatto.
Il viaggio in Cina mi ha dato la possibilità di vivere queste sensazioni, di immortalare intense emozioni.
Nel novembre del 2007 ho esposto per la rassegna Shalam Shalom .
ultimo appuntamento prima della pausa estiva.
Gian Piero Cescut - Pittura
Marco Padovese - Scultura
Alessio Veronesi - Fotografia
le biografie:
Gian Piero Cescut
Nato ad Aviano nel 1964.
Ho sempre avuto una forte passione per la pittura e per la musica, già a 9 anni mi recavo da Pedro, dove nel retro bottega mi insegnava ad usare colori e pennelli. Contemporaneamente frequentavo i corsi di musica alla Propordenone (oggi Pietro Edo).
Mi sono diplomato all'Istituto Statale d’Arte di Udine e, nell’86, ho iniziato l'attività di grafico pubblicitario collaborando con vari studi della regione (Orion, Studio 5, LeDesign di Udine, GFP di Azzano X, Eclettika e Area Marketing di Pordenone).
Non ho mai abbandonato la passione per la pittura e il “contatto” con il colore; nel corso degli anni ho maturato una personale idea pittorica passando da soggetti figurativi ad olio degli inizi, alle attuali visioni astratte, utilizzando materiali e supporti diversi.
Da alcuni anni ho una collaborazione con la Dedalo, agenzia di comunicazione e design di Pordenone.
Nel 2000 ho partecipato ad una mostra collettiva con composizioni digitali allo IAL sul tema del millennium bug.
Nel 2007 ho esposto alcune opere al Caffè del Letterario.
Attivo nel campo musicale come bassista: ho inciso un lp nel 1986 con i Futuritmi; successive partecipazioni a trasmissioni televisive come D.O.C. di Renzo Arbore e Sanremo International.
Una recente formazione con alcuni musicisti che accompagnano Elisa.
Presenze in studio di registrazione con i Prozac+, progetto Emma di Paolo Michelutti.
Da diversi anni collaboro strettamente con il pianista Juri Dal Dan, nei suoi progetti in trio e quartetto.
TRACCE: a prima vista astrazione, a uno sguardo profondo qualcosa di più. E' pittura che si slega dai vincoli della figurazione senza per questo cadere nel cerebralismo della pura soggettività. E' linea che pur non adottando le comuni formule del ritrarre, lascia ugualmente intravedere la padronanza del disegno, affidato a un segno deciso, corposo, compendiario. E' colore che non imita la realtà visibile, ma la re-immagina attraverso tonalità accese cui si oppone il nero, a creare contrasti che stimolano la percezione e generano emozione. E' parola, numero, testo ritagliato e incollato per evocare, suggerire, dichiarare. E' composizione libera, sotto cui si cela tuttavia un equilibrio rigoroso, senza il quale le immagini non esprimerebbero la sostenutezza formale che dimostrano di possedere. E' materia al servizio della varietà delle tecniche utilizzate: dal pastello agli smalti, dagli acrilici al collage. E' oggetto conformato ai differenti tipi di supporto, dalla tavola alla tela, dalla carta al cartoncino. E' approccio creativo in cui l'immediatezza del gesto non scaturisce dal caso, ma da un'idea compiuta: idea in forma di TRACCE. Tracce come testimonianza di un percorso personale, di vita e di ricerca. Tracce come impronte, a volte evidenti, a volte sfuggenti, della pittura del passato. Tracce di un interesse per le avanguardie del Novecento che si esprime più in forma di rielaborazione che di citazione. Tracce di un cammino personale e consapevole nella dimensione dell'arte.
(Paolo Parigi)
MARCO PADOVESE
Sono nato a Pordenone il 20 Gennaio 1977. Dopo aver frequentato il liceo artistico ad indirizzo architettonico, mi sono laureato in Architettura all'Università di Venezia. Oggi vivo a Budoia e mi occupo di restauri architettonici.
FORME IN VETRORESINA
Vetroresina è un materiale eccezionale con il quale si possono realizzare tutte le forme, senza dover scendere a compromessi.
In essa non ci sono le venature, i nodi, i movimenti e le dimesioni del legno che ci obbligano a soluzioni di forma indesiderate, non troviamo la fragilità del gesso o la consistenza della pietra.
Le mie forme sono il risultato di un percorso preciso, di uno studio accurato che parte dall'osservazione del corpo umano in movimento.
Anatomia, muscoli e carne. Ossa.
Senza sbagliare, e cadere in errore anatomico, posso tirare, allungare, deformare.
Creare delle "forzature".
Bisogna conoscere il corpo umano per poterlo interpretare.
Ogni pezzo è accompagnato da disegni preparatori in cui, oltre alla forma in sè, si trovano le soluzioni architettoniche e strutturali, tutti quegli espedienti "sottocutanei" necessari alla soluzione finale.
Nel cuore di vetroresina c'è ferro, un'anima di saldature e reti.
Vetroresina è pelle colorata, una pellicola che ricopre un gioco di leve e forze che si contrappongono per mantenere l'equilibrio di un corpo.
ALESSIO VERONESI
“Amo soffermarmi sull’osservazione dei dettagli, dei particolari, di quello che spesso sfugge all’attenzione. Conservo tutto nel mio cuore, sotto forma di emozioni che illuminano la mia strada. Ho scoperto la fotografia e la sua eternità, la sua capacità di restituire le emozioni provate”.
Sono nato a Busto Arsizio il 13 maggio del 1969. Ho cominciato a scattare fotografie per gioco da bambino, quando mio padre mi regalò una piccola macchina fotografica compatta. Da quel momento sono entrato in questo mondo dove puoi fermare in un istante emozioni coesistenti.
Ho lavorato con il reportage e come ritrattista dall’età di quindici anni.
Da adulto, dopo tanti scatti, ho capito cosa desidero trasmettere con le immagini:
preferendo come soggetti le persone, sono sempre alla ricerca di dare”anima” alle mie fotografie, un’impresa difficile all’inizio ma che poi ha trovato in me la soluzione.
Lascio andare ogni pensiero libero e appena scorgo un’ anima che mi attrae sento un contatto. Quello è l’istante giusto…e scatto.
Il viaggio in Cina mi ha dato la possibilità di vivere queste sensazioni, di immortalare intense emozioni.
Nel novembre del 2007 ho esposto per la rassegna Shalam Shalom .
05
luglio 2008
Gian Piero Cescut / Marco Padovese / Alessio Veronesi
Dal 05 al 27 luglio 2008
fotografia
arte contemporanea
performance - happening
giovane arte
arte contemporanea
performance - happening
giovane arte
Location
GALLERIA VASTAGAMMA
Pordenone, Vicolo Del Molino, 10, (Pordenone)
Pordenone, Vicolo Del Molino, 10, (Pordenone)
Orario di apertura
sabato e domenica 17-20
Vernissage
5 Luglio 2008, ore 21
Autore
Curatore