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Kenny Random – Somewhere anywhere everywhere
L’evento si ispira al tema del viaggio, denominatore comune tra la nuova linea TRUNK di SAMSONITE BLACKLABEL, e l’artista KENNYRANDOM che ha creato ed ideato una serie di opere dedicate espressamente a questa tematica, fondamentale all’interno del suo percorso artistico
Comunicato stampa
Segnala l'evento
SPAZIOTINDACI e SAMSONITE BLACKLABEL presentano in esclusiva, con un evento unico nel suo genere, TRUNK: la nuova linea di SAMSONITE BLACKLABEL.
L’evento SOMEWHERE, ANYWHERE, EVERYWHERE si ispira al tema del viaggio, denominatore comune tra la nuova linea TRUNK di SAMSONITE BLACKLABEL, e l’artista KENNYRANDOM che ha creato ed ideato una serie di opere dedicate espressamente a questa tematica, fondamentale all’interno del suo percorso artistico.
L’ esposizione comprende tele, disegni, stencil e installazioni molto particolari, alcune delle quali eseguite adoperando o come supporto o come soggetto proprio la linea TRUNK.
Questo esclusivo avvenimento è ulteriormente impreziosito dall’edizione di un libro catalogo che contiene tutti i lavori di KENNYRANDOM esposti presso lo SPAZIOTINDACI, incluse le valigie TRUNK interpretate dall’artista padovano.
SOMEWHERE, ANYWHERE…EVERYWHERE.
IN QUALCHE LUOGO, IN NESSUN LUOGO…OVUNQUE
di Diletta Biondani
Nasce dalla collaborazione di SPAZIOTINDACI, Kenny Random e SAMSONITE BLACKLABEL, SOMEWHERE, ANYWHERE…EVERYWHERE. Queste tre semplici parole racchiudono effettivamente tutto il senso dell’evento che è inscindibilmente legato al tema del viaggio, che può essere fisico, come spostamento da un luogo all’altro in cerca di avventura o di senso, o può essere figurato, all’interno della materia e del colore.
SOMEWHERE. Da qualche parte in città potete trovare i personaggi enormi ed oblunghi assolutamente inconfondibili di Kenny Random, essenziali, dal tratto asciutto e sicuro, costruiti con una immensa precisione grafica, frutto di una volontaria e consapevole eliminazione di tutto ciò che in essi possa risultare superfluo. I luoghi scelti per liberare queste creature sono sempre strategici, profondamente sentiti e meditati, devono, in qualche modo, meritarsi di diventare portatori di significato, devono avere quindi una loro potenza comunicativa latente. Ricordo che qualche tempo fa Kenny Random, parlandomi del posto in cui collocare un nuovo personaggio che stava per nascere nella sua testa e dalle sue mani, mi disse: “Quel muro mi chiama”. La scelta porta sempre con sé qualcosa di inevitabile, risulta poi fondamentale per il messaggio da trasmettere. Credo che per quanto riguarda Kenny Random questo processo sia oramai talmente interiorizzato da essere inconscio, sembrerebbe quasi che fosse tutta una questione di estetica, ma poi, se si guarda meglio, si scopre che c’è dietro qualcosa di più, qualcosa che penetra in profondità ed è contemporaneamente difficile da individuare. Le creature di Kenny Random hanno qualcosa di speciale, che riesce a farle entrare nel vissuto di ognuno in maniera discreta e silenziosa, ma altrettanto potente e inesorabile: sono autentiche, nascono da una concreta esigenza dell’artista di comunicare qualcosa, parlano col cuore in mano, a volte anche fisicamente poiché spesso stringono tra le dita serrate un piccolo cuoricino rosso.
ANYWHERE. In nessun luogo. L’assenza ha un potere disarmante. Ci si accorge di ciò che ci circonda e di ciò che amiamo solo quando ci viene portato via. Ecco che una mattina come tante altre, andando al lavoro e percorrendo la solita strada, noti che qualcosa è cambiato…che non c’è più, che manca. E allora ti rendi conto, e parlo per esperienza personale, che il solito muro, che ogni giorno costeggi per arrivare dove devi andare, è stato ridipinto di fresco, con una colore che richiama quello originale, ma se ne discosta probabilmente per tonalità e perché il tempo rende tutto meno violento, persino il colore. Finalmente realizzi cos’è successo, capisci che hanno ritinteggiato la facciata di quel palazzo e hanno irrimediabilmente cancellato quel personaggio silenzioso che da anni ti osservava compiaciuto e ti faceva compagnia. Questo sono le creature di Kenny Random, dei doni inaspettati che pian piano entrano a far parte del nostro quotidiano, che ogni giorno con la loro presenza ci urlano che esistono, che noi esistiamo.
EVERYWHERE, ovunque, è sogno, speranza, utopia. E’ meta e fine ultimo di ogni ricerca, è la volontà di uscire dallo schema, dalla trappola delle nostre vite nelle quali tutto è stabilito e programmato a priori da altri, da una città che quasi sempre è costruita e progettata soltanto per rispondere ad esigenze economico-commerciali. Everywhere è urgenza comunicativa, è il bisogno di modificare uno spazio, che sia un muro o una tela, per far vedere che si esiste, che si è vivi.
L’evento SOMEWHERE, ANYWHERE, EVERYWHERE si ispira al tema del viaggio, denominatore comune tra la nuova linea TRUNK di SAMSONITE BLACKLABEL, e l’artista KENNYRANDOM che ha creato ed ideato una serie di opere dedicate espressamente a questa tematica, fondamentale all’interno del suo percorso artistico.
L’ esposizione comprende tele, disegni, stencil e installazioni molto particolari, alcune delle quali eseguite adoperando o come supporto o come soggetto proprio la linea TRUNK.
Questo esclusivo avvenimento è ulteriormente impreziosito dall’edizione di un libro catalogo che contiene tutti i lavori di KENNYRANDOM esposti presso lo SPAZIOTINDACI, incluse le valigie TRUNK interpretate dall’artista padovano.
SOMEWHERE, ANYWHERE…EVERYWHERE.
IN QUALCHE LUOGO, IN NESSUN LUOGO…OVUNQUE
di Diletta Biondani
Nasce dalla collaborazione di SPAZIOTINDACI, Kenny Random e SAMSONITE BLACKLABEL, SOMEWHERE, ANYWHERE…EVERYWHERE. Queste tre semplici parole racchiudono effettivamente tutto il senso dell’evento che è inscindibilmente legato al tema del viaggio, che può essere fisico, come spostamento da un luogo all’altro in cerca di avventura o di senso, o può essere figurato, all’interno della materia e del colore.
SOMEWHERE. Da qualche parte in città potete trovare i personaggi enormi ed oblunghi assolutamente inconfondibili di Kenny Random, essenziali, dal tratto asciutto e sicuro, costruiti con una immensa precisione grafica, frutto di una volontaria e consapevole eliminazione di tutto ciò che in essi possa risultare superfluo. I luoghi scelti per liberare queste creature sono sempre strategici, profondamente sentiti e meditati, devono, in qualche modo, meritarsi di diventare portatori di significato, devono avere quindi una loro potenza comunicativa latente. Ricordo che qualche tempo fa Kenny Random, parlandomi del posto in cui collocare un nuovo personaggio che stava per nascere nella sua testa e dalle sue mani, mi disse: “Quel muro mi chiama”. La scelta porta sempre con sé qualcosa di inevitabile, risulta poi fondamentale per il messaggio da trasmettere. Credo che per quanto riguarda Kenny Random questo processo sia oramai talmente interiorizzato da essere inconscio, sembrerebbe quasi che fosse tutta una questione di estetica, ma poi, se si guarda meglio, si scopre che c’è dietro qualcosa di più, qualcosa che penetra in profondità ed è contemporaneamente difficile da individuare. Le creature di Kenny Random hanno qualcosa di speciale, che riesce a farle entrare nel vissuto di ognuno in maniera discreta e silenziosa, ma altrettanto potente e inesorabile: sono autentiche, nascono da una concreta esigenza dell’artista di comunicare qualcosa, parlano col cuore in mano, a volte anche fisicamente poiché spesso stringono tra le dita serrate un piccolo cuoricino rosso.
ANYWHERE. In nessun luogo. L’assenza ha un potere disarmante. Ci si accorge di ciò che ci circonda e di ciò che amiamo solo quando ci viene portato via. Ecco che una mattina come tante altre, andando al lavoro e percorrendo la solita strada, noti che qualcosa è cambiato…che non c’è più, che manca. E allora ti rendi conto, e parlo per esperienza personale, che il solito muro, che ogni giorno costeggi per arrivare dove devi andare, è stato ridipinto di fresco, con una colore che richiama quello originale, ma se ne discosta probabilmente per tonalità e perché il tempo rende tutto meno violento, persino il colore. Finalmente realizzi cos’è successo, capisci che hanno ritinteggiato la facciata di quel palazzo e hanno irrimediabilmente cancellato quel personaggio silenzioso che da anni ti osservava compiaciuto e ti faceva compagnia. Questo sono le creature di Kenny Random, dei doni inaspettati che pian piano entrano a far parte del nostro quotidiano, che ogni giorno con la loro presenza ci urlano che esistono, che noi esistiamo.
EVERYWHERE, ovunque, è sogno, speranza, utopia. E’ meta e fine ultimo di ogni ricerca, è la volontà di uscire dallo schema, dalla trappola delle nostre vite nelle quali tutto è stabilito e programmato a priori da altri, da una città che quasi sempre è costruita e progettata soltanto per rispondere ad esigenze economico-commerciali. Everywhere è urgenza comunicativa, è il bisogno di modificare uno spazio, che sia un muro o una tela, per far vedere che si esiste, che si è vivi.
09
luglio 2008
Kenny Random – Somewhere anywhere everywhere
Dal 09 luglio al 30 agosto 2008
arte contemporanea
performance - happening
presentazione
performance - happening
presentazione
Location
SPAZIO TINDACI
Padova, Via Dante, 17, (Padova)
Padova, Via Dante, 17, (Padova)
Orario di apertura
9.30 12.30 – 16.00 19.50, chiuso lunedì mattina e domenica
Vernissage
9 Luglio 2008, ore 19.00
Autore