resoconto Gaetano Cunsolo Firenze, Ex3

Portfolio è un ciclo di eventi nato dalla volontà, del curatore Pietro Gaglianò, di stabilire un contatto “non convenzionale” tra il pubblico e alcuni giovani artisti, attivi soprattutto in Toscana, già formati ma non inseriti ancora appieno nel circuito dell’arte contemporanea.
Ad aprire il ciclo di incontri (che avrà cadenza mensile) è Gaetano Cunsolo (Bronte, Catania, 1986), artista impegnato dal punto di vista sociale e interessato al tema del rapporto del mondo dell’arte con quello della sfera pubblica.
In una sezione della prima sala di Ex3 è raccolto il pubblico che assiste all’evento. L’artista, interrogato da Gaglianò, presenta e commenta, aiutandosi con le immagini che scorrono su un computer, le proprie opere – per lo più installazioni, performances, video e fotografie – e, allo scopo di creare un punto di contatto con il pubblico, gli spettatori sono coinvolti nella conversazione.

Nella saletta attigua è fatto girare un breve video realizzato da Cunsolo, intitolato Is not verbal, durante il quale un ragazzo americano, appena diventato cieco, spiega il suo modo di vivere la vita “rappando” in rima. Ai muri della prima sala, invece, sono affisse alcune foto che ritraggono, ancora una volta, giovani americani non vedenti. Ma la novità proposta dal progetto Portfolio è la possibilità di consultare i materiali che l’artista ha deciso di mettere a disposizione del pubblico: raccolte di fotografie, cataloghi e addirittura i testi critici che più lo hanno colpito nella sua formazione artistica; materiali che rimarranno a disposizione di chiunque li voglia consultare per il tempo di una settimana.
Perseguendo l’intento di destrutturare l’idea classica di mostra, troppo rigida e standardizzata, il progetto Portfolio è allestito e sviluppato secondo un criterio assolutamente informale: ad esempio, i visitatori possono scegliere i video, messi a disposizione nel database del computer, e ascoltarne l’audio tramite delle auricolari; la libertà di scelta spinge il pubblico a una consultazione attiva e partecipe, il più possibile vicina a quella che di solito si effettua nelle biblioteche. Lo scopo di questo ciclo di incontri è proprio questo: proporre un modo di avvicinarsi all’arte più diretto e immediato, non chiuso in categorie prestabilite, ma che permetta la scelta di percorsi alternativi e di strade secondarie.
 
giulia bucci
evento visitato il 16 marzo 2012

 

 

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