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Franco Audrito e lo Studio65
In mostra la serie dei Multipli storici dello Studio65 – il divano Bocca, il Capitello, la Mela, la Mickey, il Baby-Lonia – e alcune novità e una selezione di recenti progetti architettonici di Audrito
Comunicato stampa
Segnala l'evento
"Franco improvvisamente si ricordò che Nanà in Grecia, durante le vacanze, gli aveva mostrato un quadro surrealista di Salvador Dalì, il ritratto di Mae West, dove nel ritratto la bocca dell'attrice era disegnata come un divanetto. Cosa poteva rappresentare la Dea del tempio meglio di un divanetto, ironico e sensuale, vestito di rosso? Così lo disegnammo, come un oggetto pop, a rappresentare la bocca di
Marylin Monroe e lo chiamammo Marylin, anche in omaggio al nome della nostra cliente, anche lei bionda e con la bocca perennemente laccata di rosso. Non ci rendevamo conto allora che con quel divanetto, che consideravamo solo un oggetto come tanti all'interno della scenografia di un allestimento, era nato un personaggio, che sarebbe diventato assai più famoso dei suoi autori, di quei quattro giovani
architetti che passavano le notti in una mansarda fumosa a disegnare i propri sogni."
Era il 1970. E da lì a breve Franco Audrito e lo Studio65 avrebbero creato una serie di oggetti di design rimasti nella storia. Il divano Bocca, il Capitello, la Mela, il Baby-lonia, la Mickey … oggetti creati per il design di interni o semplicemente oggetti simbolici, capaci di comunicare messaggi. Tutti con una loro storia e una loro filosofia. Curiosamente, al contrario di un altro tipo di design, quello milanese, oggetti poi prodotti dalla storica casa di design Gufram ed esposti oggi nei migliori musei del mondo – dal MOMA di New York alla mostra permanente del design di Milano – ma mai pensati per la produzione industriale.
Oggi, anche in una rivisitazione contemporanea di quel design ironico e dissacrante degli anni Sessanta e Settanta, forse l'unico vero esempio di Pop Art Italiana, quegli oggetti ancora così cool ritornano in una mostra che inaugura mercoledì 25 giugno a Torino, nella doppia sede
della Turin Gallery di Torino.
Nell'anno di Torino World Design Capital e del XXIII Congresso Mondiale di Architettura Torino 2008, design e architettura interagiscono alla perfezione nel passato e nel presente di Franco Audrito, fondatore e promotore dello Studio65, colui che in più di 40 anni di attività ha
seguito, insieme ai pittori, architetti e designer che negli anni lo hanno affiancato, un percorso creativo - ora dissacrante e demolitorio, ora educativo e giocoso - insieme alla scoperta di un percorso progettuale che si è avventurato attraverso le architetture del mondo e che lo ha
portato negli anni in Europa, Africa, Medio Oriente, Asia e ha fatto dello Studio65 una realtà internazionale a tutti gli effetti.
In mostra la serie dei Multipli storici dello Studio65 – il divano Bocca, il Capitello, la Mela, la Mickey, il Baby-Lonia. – e alcune novità. Dopo aver viaggiato il mondo, per seguire i cambiamenti della società in cui vive, lo storico divano Bocca si veste a nuovo: nella versione
Dark Lady, ostentando un piercing gigante che lo proietta nella cultura "underground"; Pink Lady, rivestito in Fucsia, per una mai perduta autoironia sul mondo fatuo del gossip; nelle versioni Silver Lady e Golden Mouth, pronto ad esibirsi sotto i riflettori del palcoscenico
mediatico; e ancora nei diversi colori dell'arcobaleno, a ricoprire tutti i gusti e gli stili del mondo contemporaneo, pronto a cambiare vestito a secondo dell'umore, del contesto sociale, della mondanità. Anche il famoso Capitello si rinnova e viene proposto come un kit di sedute
componibili: appoggiato su tre poltroncine "Attica" e due tavolini "Atticatl", rialza il capo che abbiamo sempre conosciuto reclinato, torna ad ergersi nella sua monumentale fierezza; ma solo per un attimo di autoironica pomposità, per poi rivelarsi ancora una volta oggetto ludico,
componibile, nello spargere i propri pezzi nello spazio come reperti archeologici e ritornare ad essere morbide sedute.
Ma lo Studio65, divenuto famoso in tutto il mondo per gli oggetti di design, è soprattutto uno studio di architettura internazionalmente riconosciuto, con uffici aperti a Jeddah, Riyadh, Bali, Beijing, Dubai, e progetti realizzati in tutto il mondo. Ecco allora in mostra una selezione dei progetti più recenti di Franco Audrito in corso di realizzazione in diversi paesi del mondo – dalle architetture di paesaggio a palazzi per uffici, residenze, centri commerciali, hotel - per scoprire e indagare il percorso progettuale seguito in questi anni. Un percorso che è nato negli anni Sessanta, con lo stesso linguaggio ironico e dissacrante degli oggetti di design, per poi crescere e avventurarsi, in una costante ricerca spinta dalla curiosità verso il mondo, attraverso le culture di paesi altri, con le loro tradizioni, valori e contraddizioni di una società in rapida trasformazione.
Oggi, Franco Audrito continua insieme allo Studio65 un percorso iniziato più di 40 anni fa. Con una diversa consapevolezza, ma ancora con la stessa curiosità e desiderio di cambiare una piccola fetta di mondo. Esattamente come nel lontano 1970…
"La Ditta Gufram ce lo quotò insieme a tutti gli altri mobili e ci fece il primo prototipo, verniciato con lattice di gomma rosso lucido.
Lo posammo su di una pedana di finto oro lucente, quasi come su di un altare di fronte all'ingresso. Ma in quella pomposa collocazione, essendo ormai diventato "la Dea della Bellezza", ci parve che l'oggetto fosse troppo piccolo, così lo rimandammo alla Gufram, e le chiedemmo di rifarlo un po' più grande, almeno 2 metri, rivestito di un tessuto bi-
elastico rosso fuoco. Mentre il divanetto era in Gufram per essere rifatto, fu notato da una redattrice della rivista Casa Vogue, fotografato e per la prima volta pubblicato. Correva sempre l'anno 1970 e, nel frattempo, si era fatto il mese di Novembre ed era nata una stella."
La mostra fa parte del programma di eventi di Torino World Design Capital e degli eventi OFF CONGRESS del XXIII Congresso Mondiale di Architettura UIA – Torino 2008.
In occasione di questa mostra un pensiero di affettuoso ringraziamento non può non andare a Nanà e a tutti i miei collaboratori, e sono stati tanti, che in questi 40 anni hanno avuto il coraggio di condividere con me questa meravigliosa esperienza dello Studio65. hanno creduto
con me che si potessero progettare e realizzare i sogni, o si sono avventurati con lo sguardo curioso di un bambino a scoprire gli angoli remoti del mondo. A tutti… grazie. Franco Audrito
Marylin Monroe e lo chiamammo Marylin, anche in omaggio al nome della nostra cliente, anche lei bionda e con la bocca perennemente laccata di rosso. Non ci rendevamo conto allora che con quel divanetto, che consideravamo solo un oggetto come tanti all'interno della scenografia di un allestimento, era nato un personaggio, che sarebbe diventato assai più famoso dei suoi autori, di quei quattro giovani
architetti che passavano le notti in una mansarda fumosa a disegnare i propri sogni."
Era il 1970. E da lì a breve Franco Audrito e lo Studio65 avrebbero creato una serie di oggetti di design rimasti nella storia. Il divano Bocca, il Capitello, la Mela, il Baby-lonia, la Mickey … oggetti creati per il design di interni o semplicemente oggetti simbolici, capaci di comunicare messaggi. Tutti con una loro storia e una loro filosofia. Curiosamente, al contrario di un altro tipo di design, quello milanese, oggetti poi prodotti dalla storica casa di design Gufram ed esposti oggi nei migliori musei del mondo – dal MOMA di New York alla mostra permanente del design di Milano – ma mai pensati per la produzione industriale.
Oggi, anche in una rivisitazione contemporanea di quel design ironico e dissacrante degli anni Sessanta e Settanta, forse l'unico vero esempio di Pop Art Italiana, quegli oggetti ancora così cool ritornano in una mostra che inaugura mercoledì 25 giugno a Torino, nella doppia sede
della Turin Gallery di Torino.
Nell'anno di Torino World Design Capital e del XXIII Congresso Mondiale di Architettura Torino 2008, design e architettura interagiscono alla perfezione nel passato e nel presente di Franco Audrito, fondatore e promotore dello Studio65, colui che in più di 40 anni di attività ha
seguito, insieme ai pittori, architetti e designer che negli anni lo hanno affiancato, un percorso creativo - ora dissacrante e demolitorio, ora educativo e giocoso - insieme alla scoperta di un percorso progettuale che si è avventurato attraverso le architetture del mondo e che lo ha
portato negli anni in Europa, Africa, Medio Oriente, Asia e ha fatto dello Studio65 una realtà internazionale a tutti gli effetti.
In mostra la serie dei Multipli storici dello Studio65 – il divano Bocca, il Capitello, la Mela, la Mickey, il Baby-Lonia. – e alcune novità. Dopo aver viaggiato il mondo, per seguire i cambiamenti della società in cui vive, lo storico divano Bocca si veste a nuovo: nella versione
Dark Lady, ostentando un piercing gigante che lo proietta nella cultura "underground"; Pink Lady, rivestito in Fucsia, per una mai perduta autoironia sul mondo fatuo del gossip; nelle versioni Silver Lady e Golden Mouth, pronto ad esibirsi sotto i riflettori del palcoscenico
mediatico; e ancora nei diversi colori dell'arcobaleno, a ricoprire tutti i gusti e gli stili del mondo contemporaneo, pronto a cambiare vestito a secondo dell'umore, del contesto sociale, della mondanità. Anche il famoso Capitello si rinnova e viene proposto come un kit di sedute
componibili: appoggiato su tre poltroncine "Attica" e due tavolini "Atticatl", rialza il capo che abbiamo sempre conosciuto reclinato, torna ad ergersi nella sua monumentale fierezza; ma solo per un attimo di autoironica pomposità, per poi rivelarsi ancora una volta oggetto ludico,
componibile, nello spargere i propri pezzi nello spazio come reperti archeologici e ritornare ad essere morbide sedute.
Ma lo Studio65, divenuto famoso in tutto il mondo per gli oggetti di design, è soprattutto uno studio di architettura internazionalmente riconosciuto, con uffici aperti a Jeddah, Riyadh, Bali, Beijing, Dubai, e progetti realizzati in tutto il mondo. Ecco allora in mostra una selezione dei progetti più recenti di Franco Audrito in corso di realizzazione in diversi paesi del mondo – dalle architetture di paesaggio a palazzi per uffici, residenze, centri commerciali, hotel - per scoprire e indagare il percorso progettuale seguito in questi anni. Un percorso che è nato negli anni Sessanta, con lo stesso linguaggio ironico e dissacrante degli oggetti di design, per poi crescere e avventurarsi, in una costante ricerca spinta dalla curiosità verso il mondo, attraverso le culture di paesi altri, con le loro tradizioni, valori e contraddizioni di una società in rapida trasformazione.
Oggi, Franco Audrito continua insieme allo Studio65 un percorso iniziato più di 40 anni fa. Con una diversa consapevolezza, ma ancora con la stessa curiosità e desiderio di cambiare una piccola fetta di mondo. Esattamente come nel lontano 1970…
"La Ditta Gufram ce lo quotò insieme a tutti gli altri mobili e ci fece il primo prototipo, verniciato con lattice di gomma rosso lucido.
Lo posammo su di una pedana di finto oro lucente, quasi come su di un altare di fronte all'ingresso. Ma in quella pomposa collocazione, essendo ormai diventato "la Dea della Bellezza", ci parve che l'oggetto fosse troppo piccolo, così lo rimandammo alla Gufram, e le chiedemmo di rifarlo un po' più grande, almeno 2 metri, rivestito di un tessuto bi-
elastico rosso fuoco. Mentre il divanetto era in Gufram per essere rifatto, fu notato da una redattrice della rivista Casa Vogue, fotografato e per la prima volta pubblicato. Correva sempre l'anno 1970 e, nel frattempo, si era fatto il mese di Novembre ed era nata una stella."
La mostra fa parte del programma di eventi di Torino World Design Capital e degli eventi OFF CONGRESS del XXIII Congresso Mondiale di Architettura UIA – Torino 2008.
In occasione di questa mostra un pensiero di affettuoso ringraziamento non può non andare a Nanà e a tutti i miei collaboratori, e sono stati tanti, che in questi 40 anni hanno avuto il coraggio di condividere con me questa meravigliosa esperienza dello Studio65. hanno creduto
con me che si potessero progettare e realizzare i sogni, o si sono avventurati con lo sguardo curioso di un bambino a scoprire gli angoli remoti del mondo. A tutti… grazie. Franco Audrito
25
giugno 2008
Franco Audrito e lo Studio65
Dal 25 giugno al 22 settembre 2008
architettura
design
design
Location
TURIN GALLERY
Torino, Via Maria Vittoria, 6-19, (Torino)
Torino, Via Maria Vittoria, 6-19, (Torino)
Vernissage
25 Giugno 2008, ore 18
Sito web
www.studio65.eu
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