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Paolo Ricci
A circa venti anni dalla scomparsa di Paolo Ricci, la mostra documenta l’opera e i molteplici interessi di un artista e di un intellettuale che ha rappresentato un importante punto di riferimento per la realtà di Napoli sin dagli anni trenta
Comunicato stampa
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A circa venti anni dalla scomparsa di Paolo Ricci, la mostra documenta l’opera e i molteplici interessi di un artista e di un intellettuale che ha rappresentato un importante punto di riferimento per la realtà di Napoli sin dagli anni trenta.
Dalla pittura alla scenografia, dalla fotografia al teatro, Paolo Ricci non si è limitato al fare arte, ma, in quanto artista-critico o critico artista non ha mai separato la teoria dall’arte, occupandosi di teatro, di cinema, di folklore e di canzone. La sua riflessione teorica si è concretizzata, inoltre, in una intensa produzione saggistica ed in un impegno giornalistico costante.
La mostra, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica - a cura di Mario Franco e Daniela Ricci - è promossa dalla Regione Campania e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli ed organizzata da Civita.
Circa 90 opere esposte in ordine cronologico, partendo dagli anni ’20 alla fine degli anni ’70 documentano l’opera di Paolo Ricci, esponendo i dipinti indicativi delle diverse fasi della sua ricerca: dalla partecipazione ai movimenti d’avanguardia al più accentuato espressionismo del vedutismo e dei ritratti, fino al periodo neorealistico del dopoguerra e a quello iperrealistico e neometafisico tra gli anni ’60 e ’70.
Al percorso pittorico si affiancherà la documentazione della sua esperienza scenografica e fotografica: bozzetti scenografici realizzati in particolare per Raffaele Viviani e per il Teatro San Carlo di Napoli; la sua produzione fotografica, che, tra l’altro, testimonia i suoi rapporti con artisti e letterati di tutto il mondo: da Max Ernst a Pablo Neruda, da Nazim Hikmet a Eduardo De Filippo, da Paul Eluard a Joris Ivens, Stephen Hermlin, Nicolas Guillen, fotografati spesso come ospiti nel suo studio di Villa Lucia.
Il 25 giugno dalle ore 10.00 sempre nella sede di Castel Nuovo, oltre all’apertura della mostra, avrà luogo un convegno, momento di riflessione sulla sua esperienza di artista ed intellettuale meridionale nel contesto storico del Novecento, con l’obiettivo di indagare gli aspetti dei suoi molteplici interessi: critica d’arte, teatrale e cinematografica; attività di studioso del folklore e del mondo popolare napoletano, oltre che conoscitore approfondito della genesi e dell’evoluzione della camorra, che ha anticipato, negli anni Cinquanta, una moderna lettura sociologica del fenomeno.
A settembre, in occasione delle celebrazioni del centenario della nascita di Paolo Ricci, verrà presentato il volume, pubblicato da Electa, che raccoglie, oltre ai maggiori contributi critici che Paolo Ricci scrisse nella sua pluriennale attività, anche gli atti del convegno che si tiene il 25 giugno e l’antologia degli scritti di Paolo Ricci
Dalla pittura alla scenografia, dalla fotografia al teatro, Paolo Ricci non si è limitato al fare arte, ma, in quanto artista-critico o critico artista non ha mai separato la teoria dall’arte, occupandosi di teatro, di cinema, di folklore e di canzone. La sua riflessione teorica si è concretizzata, inoltre, in una intensa produzione saggistica ed in un impegno giornalistico costante.
La mostra, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica - a cura di Mario Franco e Daniela Ricci - è promossa dalla Regione Campania e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli ed organizzata da Civita.
Circa 90 opere esposte in ordine cronologico, partendo dagli anni ’20 alla fine degli anni ’70 documentano l’opera di Paolo Ricci, esponendo i dipinti indicativi delle diverse fasi della sua ricerca: dalla partecipazione ai movimenti d’avanguardia al più accentuato espressionismo del vedutismo e dei ritratti, fino al periodo neorealistico del dopoguerra e a quello iperrealistico e neometafisico tra gli anni ’60 e ’70.
Al percorso pittorico si affiancherà la documentazione della sua esperienza scenografica e fotografica: bozzetti scenografici realizzati in particolare per Raffaele Viviani e per il Teatro San Carlo di Napoli; la sua produzione fotografica, che, tra l’altro, testimonia i suoi rapporti con artisti e letterati di tutto il mondo: da Max Ernst a Pablo Neruda, da Nazim Hikmet a Eduardo De Filippo, da Paul Eluard a Joris Ivens, Stephen Hermlin, Nicolas Guillen, fotografati spesso come ospiti nel suo studio di Villa Lucia.
Il 25 giugno dalle ore 10.00 sempre nella sede di Castel Nuovo, oltre all’apertura della mostra, avrà luogo un convegno, momento di riflessione sulla sua esperienza di artista ed intellettuale meridionale nel contesto storico del Novecento, con l’obiettivo di indagare gli aspetti dei suoi molteplici interessi: critica d’arte, teatrale e cinematografica; attività di studioso del folklore e del mondo popolare napoletano, oltre che conoscitore approfondito della genesi e dell’evoluzione della camorra, che ha anticipato, negli anni Cinquanta, una moderna lettura sociologica del fenomeno.
A settembre, in occasione delle celebrazioni del centenario della nascita di Paolo Ricci, verrà presentato il volume, pubblicato da Electa, che raccoglie, oltre ai maggiori contributi critici che Paolo Ricci scrisse nella sua pluriennale attività, anche gli atti del convegno che si tiene il 25 giugno e l’antologia degli scritti di Paolo Ricci
25
giugno 2008
Paolo Ricci
Dal 25 giugno al 28 settembre 2008
fotografia
arte contemporanea
disegno e grafica
arte contemporanea
disegno e grafica
Location
CASTEL NUOVO – MASCHIO ANGIOINO
Napoli, Piazza Municipio, (Napoli)
Napoli, Piazza Municipio, (Napoli)
Biglietti
intero 5 €; ridotto 4 € gruppi oltre 15 persone; gratuito per minori di 18 e maggiori di 60
Orario di apertura
9-19, la biglietteria chiude un’ora prima; domenica chiuso; aperta solo domenica 28 settembre
Vernissage
25 Giugno 2008, ore 18
Ufficio stampa
CIVITA GROUP
Autore
Curatore