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Architetture sensibili
Nelle luminose sale neobarocche del Castello il percorso espositivo si snoda attraverso un dialogo aperto tra le diverse discipline artistiche, dalla pittura alla scultura, dalla fotografia alle più ardite installazioni, che concorrono insieme a progettare un unico ordito, un solo disegno architettonico che dall’idea conduce alla realizzazione, dall’ombra alla luce, dal caos all’ordine, dall’incompiutezza alla perfezione
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In occasione del Congresso Mondiale di Architettura, in calendario a Torino nella prima settimana di luglio, il Castello di Rivara inaugurerà il 26 giugno 2008: “Architetture Sensibili”, riunendo, sotto un unico comune denominatore, alcuni promettenti artisti del panorama contemporaneo internazionale, provenienti dalle maggiori gallerie italiane.
Nomi noti e giovani esordienti, accomunati dalla medesima traccia narrativa: “Urban Landscape” o, in senso più ampio e quindi più liberamente interpretabile, “Architettura”, attraverso linguaggi che ne seguono liberamente le linee guida concettuali, segniche, materiche, ma da un punto di vista squisitamente artistico.
Sensibilità visive, sensibilità tattili, sensibilità sonore e percettive di edifici e palazzi abbandonati, di centri e piazze solitarie, di città e metropoli sconfinate, di orizzonti lunari, di immagini che si rincorrono, di forme che si allineano, si intrecciano, si spezzano e si riannodano in infinite sperimentazioni cromatiche e musicali.
Nelle luminose sale neobarocche del Castello il percorso espositivo si snoda attraverso un dialogo aperto tra le diverse discipline artistiche, dalla pittura alla scultura, dalla fotografia alle più ardite installazioni, che concorrono insieme a progettare un unico ordito, un solo disegno architettonico che dall’idea conduce alla realizzazione, dall’ombra alla luce, dal caos all’ordine, dall’incompiutezza alla perfezione.
Lo spettatore può tentare idealmente di unirne i punti virtuali. Risultato?
Una fragile struttura di impercettibili coscienze umane, tanto più “sensibile” quanto più alienante si rivela il suo involucro portante.
Linda Giusti
Nomi noti e giovani esordienti, accomunati dalla medesima traccia narrativa: “Urban Landscape” o, in senso più ampio e quindi più liberamente interpretabile, “Architettura”, attraverso linguaggi che ne seguono liberamente le linee guida concettuali, segniche, materiche, ma da un punto di vista squisitamente artistico.
Sensibilità visive, sensibilità tattili, sensibilità sonore e percettive di edifici e palazzi abbandonati, di centri e piazze solitarie, di città e metropoli sconfinate, di orizzonti lunari, di immagini che si rincorrono, di forme che si allineano, si intrecciano, si spezzano e si riannodano in infinite sperimentazioni cromatiche e musicali.
Nelle luminose sale neobarocche del Castello il percorso espositivo si snoda attraverso un dialogo aperto tra le diverse discipline artistiche, dalla pittura alla scultura, dalla fotografia alle più ardite installazioni, che concorrono insieme a progettare un unico ordito, un solo disegno architettonico che dall’idea conduce alla realizzazione, dall’ombra alla luce, dal caos all’ordine, dall’incompiutezza alla perfezione.
Lo spettatore può tentare idealmente di unirne i punti virtuali. Risultato?
Una fragile struttura di impercettibili coscienze umane, tanto più “sensibile” quanto più alienante si rivela il suo involucro portante.
Linda Giusti
26
giugno 2008
Architetture sensibili
Dal 26 giugno al 27 luglio 2008
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
CENTRO D’ARTE CONTEMPORANEA – CASTELLO DI RIVARA
Rivara, Piazza Casimiro Sillano, 2, (Torino)
Rivara, Piazza Casimiro Sillano, 2, (Torino)
Orario di apertura
Sab/dom 10.30-12.30; 15-18.00 su prenotazione
Vernissage
26 Giugno 2008, dalle ore 17
Autore
Curatore