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Andrea Buccella / Jacopo Coccia – Solitudini. Vuoti ed alienazioni del contemporaneo
Alienazione urbana e solitudine sociale saranno indagate e raccontate, in una successione d’immagini, testimoniando aspetti e fenomenologie diffuse: abbandono, degrado, ansia.
Gli scatti si fermeranno su scorci, ambientazioni urbane di un sofferto vissuto quotidiano, fino ai vuoti spazi metafisici.
Comunicato stampa
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“A Cloe, grande città, le persone che passano per le vie non si conoscono. Al vedersi immaginano mille cose uno dell’altro, gli incontri che potrebbero venire tra loro, le conversazioni, le sorprese, le carezze, i morsi. Ma nessuno saluta nessuno, gli sguardi s’incrociano per un secondo e poi si sfuggono, cercano altri sguardi, non si fermano…
…Passa una donna nerovestita che dimostra tutti i suoi anni, con gli occhi inquieti sotto il velo e le labbra tremanti. Passa un gigante tatuato; un uomo giovane coi capelli bianchi; una nana; due gemelle vestite di corallo. Qualcosa corre tra loro, uno scambiarsi di sguardi come linee che collegano una figura all’altra e disegnano frecce, stelle, triangoli, finché tutte le combinazioni in un attimo sono esaurite, e altri personaggi entrano in scena: un cieco con un ghepardo alla catena, una cortigiana col ventaglio di piume di struzzo, un efebo, una donna-cannone. Così tra chi per caso si trova insieme a ripararsi dalla pioggia sotto il portico, o si accalca sotto un tendone del bazar, o sosta ad ascoltare la banda in piazza, si consumano incontri, seduzioni, amplessi, orge, senza che ci si scambi una parola, senza che ci si sfiori con un dito, quasi senza alzare gli occhi.
Una vibrazione lussuriosa muove continuamente Cloe, la più casta delle città. Se uomini e donne cominciassero a vivere i loro effimeri sogni, ogni fantasma diventerebbe una persona con cui cominciare una storia d’inseguimenti, di finzioni, di malintesi, d’urti, di oppressioni, e la giostra delle fantasie si fermerebbe”.
(“Le città e gli scambi”, Tratto da “Le città invisibili” di Italo Calvino)
Con il patrocinio di Regione Abruzzo, Provincia di Pescara e Comune di Pescara, Atelier777 Contemporary Art è lieta di presentare, presso i propri spazi espositivi di Via Edmondo De Amicis n. 35 a Pescara, i lavori dei due fotografi abruzzesi Andrea Buccella e Jacopo Coccia, nella mostra dal titolo "Solitudini_Vuoti ed alienazioni del contemporaneo".
Il vernissage della mostra, che si svolgerà dal 14 giugno al 18 luglio p.v., è fissato per sabato 14 giugno alle ore 19,00.
I due fotografi proporranno una serie di scatti sulle tematiche dell’alienazione urbana e della solitudine sociale, che saranno indagate e raccontate, testimoniandone aspetti e fenomenologie diffuse: abbandono, degrado, solitudine, ansia.
Non solo anziani (più di cinque milioni gli anziani, che nel nostro Paese, vivono in situazioni di precarietà ed assoluta solitudine), ma ancora tanti giovani, in un vuoto di vite senza senso, di deserti interiori.
Seppure analizzata da punti di vista differenti, con un proprio percorso intimo e personale, gli scatti si fermeranno su scorci, particolari urbani, ambientazioni “buie” e segnate da un sofferto vissuto quotidiano, fino ai vuoti metafisici di spazi e architetture.
Gli stessi colori, spesso opachi e spenti, o ancora assenti, ci raccontano di tali sofferenze.
Quale inferno può celarsi dietro l’apparente vitalità e leggiadria della metropoli per un povero anziano, o per una persona sofferente e sola, o per chi, ancora, non ha contatti, anche solo per confrontarsi e scambiare una parola? C’è da averne terrore. La storia che il maestro Michael Mann ci racconta in “Collateral”, dove un uomo morto in metro a Los Angeles, venga notato solo dopo 6 ore, dovrebbe farci riflettere.
E ciò che accade anche nelle nostre città, dove predominano i vuoti, a volte fisici, ma tante volte interiori.
Tutto ciò fa paura.
…Passa una donna nerovestita che dimostra tutti i suoi anni, con gli occhi inquieti sotto il velo e le labbra tremanti. Passa un gigante tatuato; un uomo giovane coi capelli bianchi; una nana; due gemelle vestite di corallo. Qualcosa corre tra loro, uno scambiarsi di sguardi come linee che collegano una figura all’altra e disegnano frecce, stelle, triangoli, finché tutte le combinazioni in un attimo sono esaurite, e altri personaggi entrano in scena: un cieco con un ghepardo alla catena, una cortigiana col ventaglio di piume di struzzo, un efebo, una donna-cannone. Così tra chi per caso si trova insieme a ripararsi dalla pioggia sotto il portico, o si accalca sotto un tendone del bazar, o sosta ad ascoltare la banda in piazza, si consumano incontri, seduzioni, amplessi, orge, senza che ci si scambi una parola, senza che ci si sfiori con un dito, quasi senza alzare gli occhi.
Una vibrazione lussuriosa muove continuamente Cloe, la più casta delle città. Se uomini e donne cominciassero a vivere i loro effimeri sogni, ogni fantasma diventerebbe una persona con cui cominciare una storia d’inseguimenti, di finzioni, di malintesi, d’urti, di oppressioni, e la giostra delle fantasie si fermerebbe”.
(“Le città e gli scambi”, Tratto da “Le città invisibili” di Italo Calvino)
Con il patrocinio di Regione Abruzzo, Provincia di Pescara e Comune di Pescara, Atelier777 Contemporary Art è lieta di presentare, presso i propri spazi espositivi di Via Edmondo De Amicis n. 35 a Pescara, i lavori dei due fotografi abruzzesi Andrea Buccella e Jacopo Coccia, nella mostra dal titolo "Solitudini_Vuoti ed alienazioni del contemporaneo".
Il vernissage della mostra, che si svolgerà dal 14 giugno al 18 luglio p.v., è fissato per sabato 14 giugno alle ore 19,00.
I due fotografi proporranno una serie di scatti sulle tematiche dell’alienazione urbana e della solitudine sociale, che saranno indagate e raccontate, testimoniandone aspetti e fenomenologie diffuse: abbandono, degrado, solitudine, ansia.
Non solo anziani (più di cinque milioni gli anziani, che nel nostro Paese, vivono in situazioni di precarietà ed assoluta solitudine), ma ancora tanti giovani, in un vuoto di vite senza senso, di deserti interiori.
Seppure analizzata da punti di vista differenti, con un proprio percorso intimo e personale, gli scatti si fermeranno su scorci, particolari urbani, ambientazioni “buie” e segnate da un sofferto vissuto quotidiano, fino ai vuoti metafisici di spazi e architetture.
Gli stessi colori, spesso opachi e spenti, o ancora assenti, ci raccontano di tali sofferenze.
Quale inferno può celarsi dietro l’apparente vitalità e leggiadria della metropoli per un povero anziano, o per una persona sofferente e sola, o per chi, ancora, non ha contatti, anche solo per confrontarsi e scambiare una parola? C’è da averne terrore. La storia che il maestro Michael Mann ci racconta in “Collateral”, dove un uomo morto in metro a Los Angeles, venga notato solo dopo 6 ore, dovrebbe farci riflettere.
E ciò che accade anche nelle nostre città, dove predominano i vuoti, a volte fisici, ma tante volte interiori.
Tutto ciò fa paura.
14
giugno 2008
Andrea Buccella / Jacopo Coccia – Solitudini. Vuoti ed alienazioni del contemporaneo
Dal 14 giugno al 18 luglio 2008
fotografia
Location
ATELIER777
Pescara, Viale Edmondo De Amicis, 35, (Pescara)
Pescara, Viale Edmondo De Amicis, 35, (Pescara)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 10-13 e 18-20
Vernissage
14 Giugno 2008, Ore 19.00
Autore
Curatore