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Vincenzo Rusciano – Merry go round
L’installazione comprende una serie di sculture, oggetti e lavori realizzati su supporti vari (tela, carta), incentrati sul tema della trasgressione infantile, metafora dell’aspirazione alla libertà nell’età adulta, che l’artista sta trattando negli ultimi tempi.
Comunicato stampa
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La Galleria STUDIO 34 ha il piacere di presentare la mostra personale di Vincenzo Rusciano dal titolo “Merry go round”.
L’installazione comprende una serie di sculture, oggetti e lavori realizzati su supporti vari (tela, carta), incentrati sul tema della trasgressione infantile, metafora dell’aspirazione alla libertà nell’età adulta, che l’artista sta trattando negli ultimi tempi. In mostra gli strumenti tipici dell’attività ludica dell’infanzia (giostre, macchinine, etc.), deturpati o danneggiati da quelle azioni distruttive attraverso le quali il bambino costruisce i propri percorsi immaginativi e creativi.
L’esposizione culmina in una scultura in legno e vernice nera micalizzata (‘merry go round–black’) costituita dalla metà di una giostra girevole segata in due, già selezionata e presentata nell’ ‘open space’ al Palazzo dei Congressi dell’EUR in occasione di ‘ArtecontemporaneamodernaRoma’ 2008. L’opera, a differenza di altre consimili dello stesso autore, risulta sprovvista di una sua metà, sì che la mutilazione apportata interrompe definitivamente il movimento continuo circolare del meccanismo, privandolo irreparabilmente della sua destinazione ludica ed impedendone totalmente la ricomposizione. A sua volta la vernice nera brillante, del tutto inadeguata rispetto alla funzione tipica dell’oggetto, accentua il senso di decontestualizzazione e sembra annullare con l’assenza del colore l’originaria vivacità della giostra. Quest’ultima, però, non ne risulta impoverita, bensì impreziosita dalla luminosità del nero micalizzato e, quindi, dal diverso significato assunto nel nuovo contesto.
Dai lavori esposti e dall’intervento complessivo traspare un senso di ripulsa nei confronti del divertimento preconfezionato, che chiude l’infanzia in ambiti delimitati e separati dalla realtà circostante. Affiora, altresì, l’ansia di libertà dell’uomo d’oggi, che aspira al superamento di vincoli e condizionamenti che egli ha imposto a se stesso attraverso l’organizzazione sociale, così come il bambino con le sue azioni trasgressive, con la distruzione o mutilazione degli strumenti del proprio divertimento, tenta di sottrarsi al rischio di rimanere dominato dai suoi stessi giochi.
VINCENZO RUSCIANO è nato nel 1973 a Napoli, dove vive e lavora. Diplomato presso l’Accademia di Belle Arti della sua città, opera soprattutto nel campo della scultura e dell’installazione, usando materiali poveri, superfici laccate, terracotta, vetroresina, manufatti artigianali, object trouvè, supporti vari, ed inserendo nella sua produzione artistica, di tendenza concettuale, elementi tipicamente italiani e partenopei che spesso lega a significati e atmosfere personali. La sua ricerca indaga con essenzialità ed ironia, ma sempre con garbo ed eleganza, il rapporto attuale tra arte e vita. Celebre è la sua “Casa del Popolo” (2005), composta da strutture cubiche col colmo a cuspide, che irride drammaticamente alla indecorosa architettura seriale dell’edilizia popolare partenopea: con l’aggiunta di materiali pregiati Rusciano tenta di riscattare l’offesa arrecata da questi fabbricati alla dignità dei residenti e dell’ambiente. L’artista vanta un’intensa attività espositiva e i suoi lavori sono stati presentati già da diversi anni al pubblico ed alla critica, con lusinghiero successo, in numerose personali e collettive in tutta Italia. Fra le sue più recenti personali vanno segnalate quella tenuta presso la galleria Changing Role di Napoli (2006) e le due presso la Nt Art Gallery di Bologna (2007, 2006). Ha partecipato nel 2007 al Museion di Bolzano alla mostra sul collezionismo privato “Ironia domestica” che ha ospitato opere di Pascali, Cattelan e di altri protagonisti dell’arte contemporanea internazionale; i lavori di Rusciano sono infatti presenti in varie prestigiose collezioni tra le quali: Claudia Gian Ferrari, Milano; Ernst Hilger, Wien; Massimo Lauro Napoli; Ernesto Esposito, Napoli. Attualmente, dal 28.5.2008, ha in corso la personale ‘Deadline’ presso la galleria Annarumma404 a Milano.
L’installazione comprende una serie di sculture, oggetti e lavori realizzati su supporti vari (tela, carta), incentrati sul tema della trasgressione infantile, metafora dell’aspirazione alla libertà nell’età adulta, che l’artista sta trattando negli ultimi tempi. In mostra gli strumenti tipici dell’attività ludica dell’infanzia (giostre, macchinine, etc.), deturpati o danneggiati da quelle azioni distruttive attraverso le quali il bambino costruisce i propri percorsi immaginativi e creativi.
L’esposizione culmina in una scultura in legno e vernice nera micalizzata (‘merry go round–black’) costituita dalla metà di una giostra girevole segata in due, già selezionata e presentata nell’ ‘open space’ al Palazzo dei Congressi dell’EUR in occasione di ‘ArtecontemporaneamodernaRoma’ 2008. L’opera, a differenza di altre consimili dello stesso autore, risulta sprovvista di una sua metà, sì che la mutilazione apportata interrompe definitivamente il movimento continuo circolare del meccanismo, privandolo irreparabilmente della sua destinazione ludica ed impedendone totalmente la ricomposizione. A sua volta la vernice nera brillante, del tutto inadeguata rispetto alla funzione tipica dell’oggetto, accentua il senso di decontestualizzazione e sembra annullare con l’assenza del colore l’originaria vivacità della giostra. Quest’ultima, però, non ne risulta impoverita, bensì impreziosita dalla luminosità del nero micalizzato e, quindi, dal diverso significato assunto nel nuovo contesto.
Dai lavori esposti e dall’intervento complessivo traspare un senso di ripulsa nei confronti del divertimento preconfezionato, che chiude l’infanzia in ambiti delimitati e separati dalla realtà circostante. Affiora, altresì, l’ansia di libertà dell’uomo d’oggi, che aspira al superamento di vincoli e condizionamenti che egli ha imposto a se stesso attraverso l’organizzazione sociale, così come il bambino con le sue azioni trasgressive, con la distruzione o mutilazione degli strumenti del proprio divertimento, tenta di sottrarsi al rischio di rimanere dominato dai suoi stessi giochi.
VINCENZO RUSCIANO è nato nel 1973 a Napoli, dove vive e lavora. Diplomato presso l’Accademia di Belle Arti della sua città, opera soprattutto nel campo della scultura e dell’installazione, usando materiali poveri, superfici laccate, terracotta, vetroresina, manufatti artigianali, object trouvè, supporti vari, ed inserendo nella sua produzione artistica, di tendenza concettuale, elementi tipicamente italiani e partenopei che spesso lega a significati e atmosfere personali. La sua ricerca indaga con essenzialità ed ironia, ma sempre con garbo ed eleganza, il rapporto attuale tra arte e vita. Celebre è la sua “Casa del Popolo” (2005), composta da strutture cubiche col colmo a cuspide, che irride drammaticamente alla indecorosa architettura seriale dell’edilizia popolare partenopea: con l’aggiunta di materiali pregiati Rusciano tenta di riscattare l’offesa arrecata da questi fabbricati alla dignità dei residenti e dell’ambiente. L’artista vanta un’intensa attività espositiva e i suoi lavori sono stati presentati già da diversi anni al pubblico ed alla critica, con lusinghiero successo, in numerose personali e collettive in tutta Italia. Fra le sue più recenti personali vanno segnalate quella tenuta presso la galleria Changing Role di Napoli (2006) e le due presso la Nt Art Gallery di Bologna (2007, 2006). Ha partecipato nel 2007 al Museion di Bolzano alla mostra sul collezionismo privato “Ironia domestica” che ha ospitato opere di Pascali, Cattelan e di altri protagonisti dell’arte contemporanea internazionale; i lavori di Rusciano sono infatti presenti in varie prestigiose collezioni tra le quali: Claudia Gian Ferrari, Milano; Ernst Hilger, Wien; Massimo Lauro Napoli; Ernesto Esposito, Napoli. Attualmente, dal 28.5.2008, ha in corso la personale ‘Deadline’ presso la galleria Annarumma404 a Milano.
14
giugno 2008
Vincenzo Rusciano – Merry go round
Dal 14 giugno al 19 luglio 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA STUDIO 34
Salerno, Via Francesco Conforti, 10, (Salerno)
Salerno, Via Francesco Conforti, 10, (Salerno)
Orario di apertura
da Mercoledì a Sabato dalle 18.30 alle 20.30
Vernissage
14 Giugno 2008, ore 19.00
Autore