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Simone Ridi
Simone Ridi nella sua mostra ha scelto di mostrarci serie di immagini, in una sorta di “Antologia di Prima Visione” in cui racconta il proprio modo di guardare il mondo. Vivere la vita accumula esperienze, e frammenti di esperienze condivise permettono di esprimere se stessi e di farsi conoscere
Comunicato stampa
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Non sono un fotografo. Fermo l'attimo, unico protagonista delle mie foto. Uso la fotografia come si può usare un rasoio la mattina o una forchetta per mangiare. La uso quando le parole non sono abbastanza, lascio che le immagini mostrino quello che ho visto in quel preciso momento.
C'è una frase di un grande autore, che non mi levo dalla testa, e che rispecchia il mio modo di esercitare la fotografia:
"Tuttavia continuerò ad ascoltare l'oscuro ordine che mi viene da dentro, continuerò a tentare e ritentare. Questa è la molla che fa funzionare il mio piccolo orologio".
H. Hesse, La Cura.
Per le seguenti righe invece, ringrazio una bella persona che mi è capitato di conoscere di recente:
"Simone Ridi nella sua mostra ha scelto di mostrarci serie di immagini, in una sorta di "Antologia di Prima Visione" in cui l'Autore racconta il proprio modo di guardare il mondo. Vivere la vita accumula esperienze, e frammenti di esperienze condivise permettono di esprimere se stessi e di farsi conoscere".
"Non cercate quindi tra queste foto un vero e proprio tema, non lo trovereste: lasciatevi invece trasportare dagli eventi, così come ha fatto Simone quando ha fermato parte del mondo che lo circondava in quell'attimo. Frammenti di vita si rincorrono serenamente o meno, in una sorta di "volumetto Bignami" di scolastica memoria, un sunto che fa riflettere "su quello che c'è e su quello che manca".
A giudicare dal "Bignami" presentato, spero proprio che il racconto non finisca qui
Mi sa che Simone ha ancora un pò di cose da fotografare...".
Saverio Langianni
Dipartimento delle attività culturali della FIAF
C'è una frase di un grande autore, che non mi levo dalla testa, e che rispecchia il mio modo di esercitare la fotografia:
"Tuttavia continuerò ad ascoltare l'oscuro ordine che mi viene da dentro, continuerò a tentare e ritentare. Questa è la molla che fa funzionare il mio piccolo orologio".
H. Hesse, La Cura.
Per le seguenti righe invece, ringrazio una bella persona che mi è capitato di conoscere di recente:
"Simone Ridi nella sua mostra ha scelto di mostrarci serie di immagini, in una sorta di "Antologia di Prima Visione" in cui l'Autore racconta il proprio modo di guardare il mondo. Vivere la vita accumula esperienze, e frammenti di esperienze condivise permettono di esprimere se stessi e di farsi conoscere".
"Non cercate quindi tra queste foto un vero e proprio tema, non lo trovereste: lasciatevi invece trasportare dagli eventi, così come ha fatto Simone quando ha fermato parte del mondo che lo circondava in quell'attimo. Frammenti di vita si rincorrono serenamente o meno, in una sorta di "volumetto Bignami" di scolastica memoria, un sunto che fa riflettere "su quello che c'è e su quello che manca".
A giudicare dal "Bignami" presentato, spero proprio che il racconto non finisca qui
Mi sa che Simone ha ancora un pò di cose da fotografare...".
Saverio Langianni
Dipartimento delle attività culturali della FIAF
12
giugno 2008
Simone Ridi
Dal 12 al 18 giugno 2008
fotografia
Location
ARTSENAL63
Firenze, Via Santa Reparata, 19R, (Firenze)
Firenze, Via Santa Reparata, 19R, (Firenze)
Vernissage
12 Giugno 2008, Ore 20
Autore