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70% Acqua . Videoinstallazioni
Qual’è l’indole dell’acqua, quale ne è la ragione? Quali i pensieri? L’elemento più antico del mondo ci osserva, si scioglie e si cristallizza nelle stesse forme, entra in letargo per conservare i ghiacci prima di sciogliersi nuovamente e restituire fluido vitale dalle sorgenti. L’idea di relazionarsi e divenire un elemento consapevole impone ancora più rispetto. 9 artisti, 13 videoinstallazioni
Comunicato stampa
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La nobiltà dell’acqua
Qual’è l’indole dell’acqua, quale ne è la ragione? Quali i pensieri? L’elemento più antico del mondo ci osserva, si scioglie e si cristallizza nelle stesse forme, entra in letargo per conservare i ghiacci prima di sciogliersi nuovamente e restituire fluido vitale dalle sorgenti. L’idea di relazionarsi e divenire un elemento consapevole impone ancora più rispetto.
Sono passati 250 milioni di anni da quando le placche continentali flottavano nel riassestare Pangea, da cui si sono generati i primi esseri viventi, da cui sgorga la vita vera, e l’acqua resta tuttora il primo elemento, o l’elemento zero da cui tutto muove. Meriterebbe l’esistenza di un numero superiore all’1 per dichiararne l’importanza. Con queste premesse la rassegna video di Mimma Nocelli e Elisa Resegotti svela un aspetto relazionale molteplice nel tradurre in libertà gli aspetti di una “creatura” umana e spirituale, fisica e aerea, da cui traggono spunto 9 artisti per eliminare luoghi comuni e rendere omaggio al suo potere.
Alessandra Cassinelli nel titolo Guelta, esprime l’idea di conservare e tramandare. Guelta è l'ultima pozza d'acqua che rimane nel Sahara prima della stagione delle piogge. Per cui un po' l'ultima speranza. Pertanto è stata una grande fatica come sottomissione a un elemento tanto importante, con l’intento di valorizzare quanto diamo per scontato e non "curiamo" abbastanza. Come se sottostare a uno sforzo fisico e usare tanto tempo fosse un modo per interiorizzare il problema. Nel video-esito della performance di sei ore, distillata in 20 minuti, l’artista compie un gesto metodico per abbracciare e custodire dentro borse trasparenti un’intera piscina, vasca immensa prosciugata e resa solida, in grado di raccontare la consistenza e lo spessore di un elemento imprescindibile a cui dedicarsi, come nella ritualità di affetto quotidiano con lo stesso rischio di estinzione.
Autore di un originale approccio nella ricerca delle mutazioni e delle fasi di cambiamento sociale, Paolo W. Tamburella analizza il presente in India, Bangladesh nonchè gli extracomunitari in Francia e il popolo Latinoamericano negli Stati Uniti. L’artista ci allerta sulle questioni del nostro tempo, pondera sui confini della libertà degli esseri umani e sulle minacce all’identità territoriale che dovrebbe essere una certezza per tutti. La ricerca sfocia in piccole ma importanti soluzioni per attutire la violenza di diaspore e migrazioni di cui fornisce una visione scardinata dai canoni consueti, per immaginare un dialogo più efficace nei momenti cruciali di passaggio. Con Renga esplora il problema fondamentale delle risorse naturali nel mondo globalizzato soffermandosi sulle azioni intorno a una pompa dell’acqua di Madras, India (Renga è una marca di pompe d' acqua indiana). Una telecamera riprende semplicemente quello che accade intorno. I protagonisti sono gli abitanti del quartiere che entrano in campo con secchi e taniche colorate in un sussegurisi di umanita', fatto di faticose azioni meccaniche ma pieno di ritmo, vita e dignita'.
Attenta a rivoltare la materia senza retorica, semmai con un approccio neoinformale e surrealista, nel video Al di là dell’alba Luisa Rabbia mostra lo scorrere di un fiume rubino, la cui natura sanguigna riflette il corso naturale del tempo, da sempre tema cardine nel suo lavoro, mentre al contempo segue il fluire dell’esistenza segnata dal colore rosso di ferite di diversa intensità.
La giovane artista spagnola Violeta Caldrés gioca con la sensualità dell’acqua e dichiara di legare sempre al video il disegno, quale punto di partenza preparatorio. Due i lavori presentati, molto diversi fra loro, ma entrambi percorsi dall’aspetto ludico in un lavoro sensibile dove il tatto si eleva a senso fondamentale per unirsi all’elemento primordiale. Dentro la magia di un crepuscolo dorato una donna pare compiere un rito propiziatorio, le forme si mescolano, mutano in un processo quasi mistico e alterano la presenza terrestre in una condizione acquatica. Nel secondo video più formale, l’acqua si sdoppia, si lascia modificare, assume la forma di una grande goccia, per poi svelarsi un preservativo che duetta sotto un rubinetto, laddove la coreografia è minima ma molto studiata nei codici estetici e figurativi.
Da sempre Stefano Scheda sovverte le coordinate dello spazio visibile con un processo di svelamento illusorio. Le sue installazioni sono inserimenti di porte e specchi dentro le finestre di palazzi e monumenti o, come in questo caso, la collocazione di una tenda sulla riva del mare, dentro cui lascia traslocare una visione effimera di bagnanti dalla superficie specchiante di una spiaggia che appare e scompare tra le cortine della tenda. Il moto infinito delle onde restituisce il bisogno costante di riflessione sul tempo in relazione con lo spazio, tema portante della ricerca sul rapimento dello sguardo, la possibilità di condurlo e indurlo a suggerire un potenziale più largo della semplice offerta del nostro mondo reale. Il secondo lavoro Meteo rompe il suono soave di scorrere acqueo con individui-bersaglio in un crescendo violento il cui intento è comunque la riflessione pacata sullo stato del pianeta.
Ispirata dalla mitologia Maria Korporal introduce la pietra e la scultura dentro fiumi carsici, in una continua metamorfosi alternata a frammenti di teste e busti della classicità che riaffiorano uniti e separati in un loop infinito.
Legato al Magmatismo, quale pensiero-manifesto della chance di infondere energia all’arte attraverso la natura, l’artista iraniano Bizhan Bassiri si serve di lava e grafite. Nel video staglia una serie di immagini per fondere letteratura e poesia con le risorse idriche e materiali del pianeta in un tragitto personale e generazionale teso a descrivere il suo pensiero.
In dance, dance, dance Silvia Camporesi, cosciente del proprio tempo, affronta un viaggio onirico e si ispira alla pittura sacra per testimoniare la scelta di una posizione più positiva e aperta al dialogo. Animating Ophelia associa l’immagine sognata di una creatura simbolo di castità e purezza, la cui vita termina nell’acqua per la delusione con Amleto, qui intesa quale rinascita per l’amore autentico in generale.
In holy cattle and the sea Hans-Hermann Koopmann lascia dialogare la pittura con la necessità di movimento delle immagini di un video. La bianchezza dell’ondeggiare marino animata dal bagliore di una visione sacra, riproduce il ritmo lento del passaggio di vacche indiane sulla riva del mare in un evento continuo, ipnotico, dalla concretezza di una pratica giornaliera all’astrazione di sale, sabbia e polveri di marmo, come una metonimia della calma di una mandria che produce l’effetto di quiete e al contempo ne suggerisce il bisogno. Il secondo video virtual water pensato per una proiezione dall’alto è pura suggestione liquida. L’acqua è innocente, si guarda indietro senza rimpianti, compie viaggi di andata mentre il ritorno, di cui è spesso inconsapevole, la trasforma in vapore, pioggia e poi nuovamente terra. In ogni caso pare che mantenga memoria di una determinata forma nel passaggio da stato liquido a solido. Estremamente affascinante il concetto narrativo della memoria consente l’ardire di imporle la visione di un passato storico, nobile quanto la sua essenza.
Dalle coste del mar rosso ai ghiacci dell’antartide, dalle falde ignote di una sorgente al mare mediterraneo, le infinite attenzioni sul valore dell’oro blu nell’attualità rendono il tema volutamente universale. La prima Biennale Artica si terrà a Ushuaia entro la fine dell “anno polare internazionale”, il 2009. Recenti ricerche registrano allarmi per l’imminente fine dei giacimenti e dunque la discussione è più che mai accesa, fervida, mobile. La devozione altrettanto necessaria.
Raffaella Guidobono
versione inglese:
The Nobility of Water
by Raffaella Guidobono
What is the character of water... and why is it so? What are its thoughts? The most ancient element of the world observes us... it crystallises, melts and re-crystallises back into the same shapes... it enters into a state of lethargy to preserve the ice before melting again to restore vital fluid to its sources. The idea of becoming a relational, conscious material commands even more respect for it.
Two hundred and fifty years have passed since the earth's prehistoric continental plates drifted and formed the supercontinent Pangaea which spawned the first living beings... which enabled true life to gush forth. Since then water has remained the prime element, the zero element from which everything else is set in motion. In order to truly emphasize its importance water would deserve the existence of a position higher than Number 1. Based on these premises, the video exhibition organised by Mimma Nocelli and Elisa Resegotti evinces a relational perspective that is multifaceted in conveying the perceptions of a "creature" that is at once human and spiritual, physical and ethereal, that has inspired nine artists to reject commonplace notions about it and pay homage to its power.
With her project "Guelta", Alessandra Cassinelli embraces the notions of conserving and imparting. Guelta is the last remaining pool of water in the Sahara before the onset of the rainy season... And therefore a sign of a last hope. The artist made a considerable effort to express an act of subjugation toward this vital element, to emphasise its value and to demonstrate how much we overlook its importance and do not "care for" it enough... As though submitting to a physical force and the passing of time were a way of internalising the problem. In this ca. 15-minute video distillation of a six-hour performance, the artist adopts a methodical gesture to embrace and preserve an entire swimming pool of water in transparent plastic bags (giving it thus a solid appearance) within an enormous emptied basin that is able to give an idea of the consistency and density of an inescapable element to which it devotes itself... suggesting a ceremony of quotidian affection that faces a similar risk of extinction.
Paolo W. Tamburella is the author of an original approach that explores mutations and phases of social change. In his most recent works he analyses our time in India, Bangladesh and among the non-EU immigrants in France and Latin Americans in the United States. He confronts us with questions of our times, contemplates the boundaries of freedom for human beings and the threats to a territorial identity that should be a given for all. His enquiry results in small but significant proposals to temper the violence afflicting diasporas and migrations, providing a vision that discards customary precepts to make way for a more effective dialogue in crucial moments of transit. With "Renga" he explores the fundamental problem facing natural water sources in the globalised world by focussing on the actions around a water pump in Madras, India ("Renga" is an Indian brand of water pumps). A TV camera simply records all that transpires around it. The protagonists are the inhabitants of the district who emerge with buckets and coloured basins in a stream of humanity, involving laborious mechanical actions that are nonetheless full of rhythm, life and dignity.
In her video "Al di là dell’alba" ("Beyond Dawn"), Luisa Rabbia strives to tackle the element without resorting to rhetoric, choosing an approach bordering on neo-informal surrealism in which she features the flow of a ruby river whose sanguine nature evokes an organic course of time (a cornerstone theme in her work) while pursuing the flow of existence, evoked by the red colour of wounds of different intensities.
The young Spanish artist Violeta Caldrés, maintaining that she uses drawing as a preparatory phase in her video presentations, toys with the sensual quality of water. The two works on exhibition, though considerably divergent from one another, are both imbued with a certain playful, insightful approach in which the sense of touch has been elevated in a fundamental sense to unite with the primordial element. In the magic of a golden twilight, a woman is seen apparently performing a propitiatory ritual... Forms merge and mutate in an almost mystical process, transforming their earthly presence into an aquatic condition. In the second, more formal video, water takes on two identities, is modified, then assumes the form of a large drop which turns out to be a condom that performs a "duet" under a water tap – here the choreography is minimal but very calculated with regard to aesthetic and figurative codes.
Stefano Scheda has always sought to upset the coordinates of visible space by way of a process of deceptive disclosure. His installations are composed of the insertions of doors and mirrors in the windows of buildings and monuments or, as in this case, a tent placed on the bank of a river. Here he transposes an ephemeral vision of bathers from the reflecting surface of a beach that appears and disappears between the curtains of the tent. The infinite motion of waves reinstates the constant need of reflection on time in relation to space, a fundamental theme in the exploration of the rapture of the gaze... the possibility of manipulating the gaze to suggest a potential vaster than the simple offer on hand in our real world. The second work "Meteo" ruptures the gentle sound of running water with the firing at figurative targets in a violent crescendo whose intention, however, is to induce a tranquil reflection on the state of the planet.
Maria Korporal is evidently inspired by mythology. In her work she introduces stone and sculpture in karstic rivers in a continuous process of metamorphosis alternating them with fragments of texts and busts from classical antiquity that re-emerge in united and separated states over and over in an endless loop.
Fascinated by the phenomenon of magmatism and seeing in it an opportunity to infuse energy into art through a natural process, the Iranian artist Bizhan Bassiri has chosen to work with lava and graphite. His video is a personal and generational journey in which a series of images emerges allowing literature and poetry to fuse with water sources and solid substances of the planet.
Conscious of her own time and inspired by sacred painting that evinces a preference for a more positive and open position to dialogue, Silvia Camporesi embarks on an oneiric voyage in "dance, dance, dance". Her other work, "Animating Ophelia", associates the dreamed image with a being that symbolises chastity and purity, whose life ends in water following disillusionment with Hamlet... signifying the rebirth of authentic love in general.
In "Holy Cattle and the Sea", Hans-Hermann Koopmann has created a dialogue between painting and the inevitable moving images of video. The whiteness of the undulating sea, animated by the glow of a sacred vision, echoes the gentle rhythm of the passage of Indian cows along a beach in a continuous, hypnotic event, transcending the concreteness of a daily routine to the abstraction of salt, sand and marble dust... evoking a metonymy of the calm of a herd that produces the effect of quiet while simultaneously suggesting a need. His second video "Virtual Water", conceived for a projection from above, is pure liquid rapture. Water is innocent; it looks back with no regrets, it conducts outward journeys, but its return - of which it is often unaware - transforms it into vapour, rain and earth once again... And yet it appears to harbour a memory of some specific form in the passage from its liquid state to a solid one. Particularly captivating is how the narrative concept of memory dares to impose the vision of a historical past that is as noble as its essence.
From the coast of the Red Sea to the glaciers of Antarctica, from the unknown strata of a water source to the Mediterranean Sea, the endless preoccupations with the value of this blue-hued "gold" in current affairs evince the universality of this theme. The first Arctic Biennale will take place in Ushuaia before the end of the "international polar year" in 2009. Recent explorations have registered alarm for the imminent end of mineral deposits, and thus the issue has become more heated, fervid and wide-spread than ever before... Just as devotion to the cause is all the more necessary.
Raffaella Guidobono
(Translated by Nora Hoppe)
Qual’è l’indole dell’acqua, quale ne è la ragione? Quali i pensieri? L’elemento più antico del mondo ci osserva, si scioglie e si cristallizza nelle stesse forme, entra in letargo per conservare i ghiacci prima di sciogliersi nuovamente e restituire fluido vitale dalle sorgenti. L’idea di relazionarsi e divenire un elemento consapevole impone ancora più rispetto.
Sono passati 250 milioni di anni da quando le placche continentali flottavano nel riassestare Pangea, da cui si sono generati i primi esseri viventi, da cui sgorga la vita vera, e l’acqua resta tuttora il primo elemento, o l’elemento zero da cui tutto muove. Meriterebbe l’esistenza di un numero superiore all’1 per dichiararne l’importanza. Con queste premesse la rassegna video di Mimma Nocelli e Elisa Resegotti svela un aspetto relazionale molteplice nel tradurre in libertà gli aspetti di una “creatura” umana e spirituale, fisica e aerea, da cui traggono spunto 9 artisti per eliminare luoghi comuni e rendere omaggio al suo potere.
Alessandra Cassinelli nel titolo Guelta, esprime l’idea di conservare e tramandare. Guelta è l'ultima pozza d'acqua che rimane nel Sahara prima della stagione delle piogge. Per cui un po' l'ultima speranza. Pertanto è stata una grande fatica come sottomissione a un elemento tanto importante, con l’intento di valorizzare quanto diamo per scontato e non "curiamo" abbastanza. Come se sottostare a uno sforzo fisico e usare tanto tempo fosse un modo per interiorizzare il problema. Nel video-esito della performance di sei ore, distillata in 20 minuti, l’artista compie un gesto metodico per abbracciare e custodire dentro borse trasparenti un’intera piscina, vasca immensa prosciugata e resa solida, in grado di raccontare la consistenza e lo spessore di un elemento imprescindibile a cui dedicarsi, come nella ritualità di affetto quotidiano con lo stesso rischio di estinzione.
Autore di un originale approccio nella ricerca delle mutazioni e delle fasi di cambiamento sociale, Paolo W. Tamburella analizza il presente in India, Bangladesh nonchè gli extracomunitari in Francia e il popolo Latinoamericano negli Stati Uniti. L’artista ci allerta sulle questioni del nostro tempo, pondera sui confini della libertà degli esseri umani e sulle minacce all’identità territoriale che dovrebbe essere una certezza per tutti. La ricerca sfocia in piccole ma importanti soluzioni per attutire la violenza di diaspore e migrazioni di cui fornisce una visione scardinata dai canoni consueti, per immaginare un dialogo più efficace nei momenti cruciali di passaggio. Con Renga esplora il problema fondamentale delle risorse naturali nel mondo globalizzato soffermandosi sulle azioni intorno a una pompa dell’acqua di Madras, India (Renga è una marca di pompe d' acqua indiana). Una telecamera riprende semplicemente quello che accade intorno. I protagonisti sono gli abitanti del quartiere che entrano in campo con secchi e taniche colorate in un sussegurisi di umanita', fatto di faticose azioni meccaniche ma pieno di ritmo, vita e dignita'.
Attenta a rivoltare la materia senza retorica, semmai con un approccio neoinformale e surrealista, nel video Al di là dell’alba Luisa Rabbia mostra lo scorrere di un fiume rubino, la cui natura sanguigna riflette il corso naturale del tempo, da sempre tema cardine nel suo lavoro, mentre al contempo segue il fluire dell’esistenza segnata dal colore rosso di ferite di diversa intensità.
La giovane artista spagnola Violeta Caldrés gioca con la sensualità dell’acqua e dichiara di legare sempre al video il disegno, quale punto di partenza preparatorio. Due i lavori presentati, molto diversi fra loro, ma entrambi percorsi dall’aspetto ludico in un lavoro sensibile dove il tatto si eleva a senso fondamentale per unirsi all’elemento primordiale. Dentro la magia di un crepuscolo dorato una donna pare compiere un rito propiziatorio, le forme si mescolano, mutano in un processo quasi mistico e alterano la presenza terrestre in una condizione acquatica. Nel secondo video più formale, l’acqua si sdoppia, si lascia modificare, assume la forma di una grande goccia, per poi svelarsi un preservativo che duetta sotto un rubinetto, laddove la coreografia è minima ma molto studiata nei codici estetici e figurativi.
Da sempre Stefano Scheda sovverte le coordinate dello spazio visibile con un processo di svelamento illusorio. Le sue installazioni sono inserimenti di porte e specchi dentro le finestre di palazzi e monumenti o, come in questo caso, la collocazione di una tenda sulla riva del mare, dentro cui lascia traslocare una visione effimera di bagnanti dalla superficie specchiante di una spiaggia che appare e scompare tra le cortine della tenda. Il moto infinito delle onde restituisce il bisogno costante di riflessione sul tempo in relazione con lo spazio, tema portante della ricerca sul rapimento dello sguardo, la possibilità di condurlo e indurlo a suggerire un potenziale più largo della semplice offerta del nostro mondo reale. Il secondo lavoro Meteo rompe il suono soave di scorrere acqueo con individui-bersaglio in un crescendo violento il cui intento è comunque la riflessione pacata sullo stato del pianeta.
Ispirata dalla mitologia Maria Korporal introduce la pietra e la scultura dentro fiumi carsici, in una continua metamorfosi alternata a frammenti di teste e busti della classicità che riaffiorano uniti e separati in un loop infinito.
Legato al Magmatismo, quale pensiero-manifesto della chance di infondere energia all’arte attraverso la natura, l’artista iraniano Bizhan Bassiri si serve di lava e grafite. Nel video staglia una serie di immagini per fondere letteratura e poesia con le risorse idriche e materiali del pianeta in un tragitto personale e generazionale teso a descrivere il suo pensiero.
In dance, dance, dance Silvia Camporesi, cosciente del proprio tempo, affronta un viaggio onirico e si ispira alla pittura sacra per testimoniare la scelta di una posizione più positiva e aperta al dialogo. Animating Ophelia associa l’immagine sognata di una creatura simbolo di castità e purezza, la cui vita termina nell’acqua per la delusione con Amleto, qui intesa quale rinascita per l’amore autentico in generale.
In holy cattle and the sea Hans-Hermann Koopmann lascia dialogare la pittura con la necessità di movimento delle immagini di un video. La bianchezza dell’ondeggiare marino animata dal bagliore di una visione sacra, riproduce il ritmo lento del passaggio di vacche indiane sulla riva del mare in un evento continuo, ipnotico, dalla concretezza di una pratica giornaliera all’astrazione di sale, sabbia e polveri di marmo, come una metonimia della calma di una mandria che produce l’effetto di quiete e al contempo ne suggerisce il bisogno. Il secondo video virtual water pensato per una proiezione dall’alto è pura suggestione liquida. L’acqua è innocente, si guarda indietro senza rimpianti, compie viaggi di andata mentre il ritorno, di cui è spesso inconsapevole, la trasforma in vapore, pioggia e poi nuovamente terra. In ogni caso pare che mantenga memoria di una determinata forma nel passaggio da stato liquido a solido. Estremamente affascinante il concetto narrativo della memoria consente l’ardire di imporle la visione di un passato storico, nobile quanto la sua essenza.
Dalle coste del mar rosso ai ghiacci dell’antartide, dalle falde ignote di una sorgente al mare mediterraneo, le infinite attenzioni sul valore dell’oro blu nell’attualità rendono il tema volutamente universale. La prima Biennale Artica si terrà a Ushuaia entro la fine dell “anno polare internazionale”, il 2009. Recenti ricerche registrano allarmi per l’imminente fine dei giacimenti e dunque la discussione è più che mai accesa, fervida, mobile. La devozione altrettanto necessaria.
Raffaella Guidobono
versione inglese:
The Nobility of Water
by Raffaella Guidobono
What is the character of water... and why is it so? What are its thoughts? The most ancient element of the world observes us... it crystallises, melts and re-crystallises back into the same shapes... it enters into a state of lethargy to preserve the ice before melting again to restore vital fluid to its sources. The idea of becoming a relational, conscious material commands even more respect for it.
Two hundred and fifty years have passed since the earth's prehistoric continental plates drifted and formed the supercontinent Pangaea which spawned the first living beings... which enabled true life to gush forth. Since then water has remained the prime element, the zero element from which everything else is set in motion. In order to truly emphasize its importance water would deserve the existence of a position higher than Number 1. Based on these premises, the video exhibition organised by Mimma Nocelli and Elisa Resegotti evinces a relational perspective that is multifaceted in conveying the perceptions of a "creature" that is at once human and spiritual, physical and ethereal, that has inspired nine artists to reject commonplace notions about it and pay homage to its power.
With her project "Guelta", Alessandra Cassinelli embraces the notions of conserving and imparting. Guelta is the last remaining pool of water in the Sahara before the onset of the rainy season... And therefore a sign of a last hope. The artist made a considerable effort to express an act of subjugation toward this vital element, to emphasise its value and to demonstrate how much we overlook its importance and do not "care for" it enough... As though submitting to a physical force and the passing of time were a way of internalising the problem. In this ca. 15-minute video distillation of a six-hour performance, the artist adopts a methodical gesture to embrace and preserve an entire swimming pool of water in transparent plastic bags (giving it thus a solid appearance) within an enormous emptied basin that is able to give an idea of the consistency and density of an inescapable element to which it devotes itself... suggesting a ceremony of quotidian affection that faces a similar risk of extinction.
Paolo W. Tamburella is the author of an original approach that explores mutations and phases of social change. In his most recent works he analyses our time in India, Bangladesh and among the non-EU immigrants in France and Latin Americans in the United States. He confronts us with questions of our times, contemplates the boundaries of freedom for human beings and the threats to a territorial identity that should be a given for all. His enquiry results in small but significant proposals to temper the violence afflicting diasporas and migrations, providing a vision that discards customary precepts to make way for a more effective dialogue in crucial moments of transit. With "Renga" he explores the fundamental problem facing natural water sources in the globalised world by focussing on the actions around a water pump in Madras, India ("Renga" is an Indian brand of water pumps). A TV camera simply records all that transpires around it. The protagonists are the inhabitants of the district who emerge with buckets and coloured basins in a stream of humanity, involving laborious mechanical actions that are nonetheless full of rhythm, life and dignity.
In her video "Al di là dell’alba" ("Beyond Dawn"), Luisa Rabbia strives to tackle the element without resorting to rhetoric, choosing an approach bordering on neo-informal surrealism in which she features the flow of a ruby river whose sanguine nature evokes an organic course of time (a cornerstone theme in her work) while pursuing the flow of existence, evoked by the red colour of wounds of different intensities.
The young Spanish artist Violeta Caldrés, maintaining that she uses drawing as a preparatory phase in her video presentations, toys with the sensual quality of water. The two works on exhibition, though considerably divergent from one another, are both imbued with a certain playful, insightful approach in which the sense of touch has been elevated in a fundamental sense to unite with the primordial element. In the magic of a golden twilight, a woman is seen apparently performing a propitiatory ritual... Forms merge and mutate in an almost mystical process, transforming their earthly presence into an aquatic condition. In the second, more formal video, water takes on two identities, is modified, then assumes the form of a large drop which turns out to be a condom that performs a "duet" under a water tap – here the choreography is minimal but very calculated with regard to aesthetic and figurative codes.
Stefano Scheda has always sought to upset the coordinates of visible space by way of a process of deceptive disclosure. His installations are composed of the insertions of doors and mirrors in the windows of buildings and monuments or, as in this case, a tent placed on the bank of a river. Here he transposes an ephemeral vision of bathers from the reflecting surface of a beach that appears and disappears between the curtains of the tent. The infinite motion of waves reinstates the constant need of reflection on time in relation to space, a fundamental theme in the exploration of the rapture of the gaze... the possibility of manipulating the gaze to suggest a potential vaster than the simple offer on hand in our real world. The second work "Meteo" ruptures the gentle sound of running water with the firing at figurative targets in a violent crescendo whose intention, however, is to induce a tranquil reflection on the state of the planet.
Maria Korporal is evidently inspired by mythology. In her work she introduces stone and sculpture in karstic rivers in a continuous process of metamorphosis alternating them with fragments of texts and busts from classical antiquity that re-emerge in united and separated states over and over in an endless loop.
Fascinated by the phenomenon of magmatism and seeing in it an opportunity to infuse energy into art through a natural process, the Iranian artist Bizhan Bassiri has chosen to work with lava and graphite. His video is a personal and generational journey in which a series of images emerges allowing literature and poetry to fuse with water sources and solid substances of the planet.
Conscious of her own time and inspired by sacred painting that evinces a preference for a more positive and open position to dialogue, Silvia Camporesi embarks on an oneiric voyage in "dance, dance, dance". Her other work, "Animating Ophelia", associates the dreamed image with a being that symbolises chastity and purity, whose life ends in water following disillusionment with Hamlet... signifying the rebirth of authentic love in general.
In "Holy Cattle and the Sea", Hans-Hermann Koopmann has created a dialogue between painting and the inevitable moving images of video. The whiteness of the undulating sea, animated by the glow of a sacred vision, echoes the gentle rhythm of the passage of Indian cows along a beach in a continuous, hypnotic event, transcending the concreteness of a daily routine to the abstraction of salt, sand and marble dust... evoking a metonymy of the calm of a herd that produces the effect of quiet while simultaneously suggesting a need. His second video "Virtual Water", conceived for a projection from above, is pure liquid rapture. Water is innocent; it looks back with no regrets, it conducts outward journeys, but its return - of which it is often unaware - transforms it into vapour, rain and earth once again... And yet it appears to harbour a memory of some specific form in the passage from its liquid state to a solid one. Particularly captivating is how the narrative concept of memory dares to impose the vision of a historical past that is as noble as its essence.
From the coast of the Red Sea to the glaciers of Antarctica, from the unknown strata of a water source to the Mediterranean Sea, the endless preoccupations with the value of this blue-hued "gold" in current affairs evince the universality of this theme. The first Arctic Biennale will take place in Ushuaia before the end of the "international polar year" in 2009. Recent explorations have registered alarm for the imminent end of mineral deposits, and thus the issue has become more heated, fervid and wide-spread than ever before... Just as devotion to the cause is all the more necessary.
Raffaella Guidobono
(Translated by Nora Hoppe)
08
giugno 2008
70% Acqua . Videoinstallazioni
Dall'otto giugno all'otto luglio 2008
arte contemporanea
Location
CASINA DELLE ROSE – FONTEVERDE
San Casciano Dei Bagni, -, (Siena)
San Casciano Dei Bagni, -, (Siena)
Vernissage
8 Giugno 2008, ore 12
Autore
Curatore