Santo Tomaino presenta per la prima volta a Milano il ciclo completo “Animun peragrare”.

Si compone di 27 opere, dipinto tra il 2006 e il 2007, presentato in anteprima al MiArt 2007 con un olio su tela di grandi dimensioni; chiude idealmente un percorso iniziato negli anni 80 con “Il grande scavo”, esposto a Berlino nel 1986, in occasione della mostra personale presso la galleria Aroma.

Questi due cicli di lavoro separati da 20 anni di storie personali e sociali raccontano la dimensione di tutti quelli che sono disposti a vivere e sentire, a viaggiare nella geografia dell’IO.

Nel ciclo “Il grande scavo” ci veniva proposto un movimento interiore dell’anima, un percorso di ideale riconciliazione con la Madre, con la terra, e ancora oltre, scavando verso il fuoco.

Le grandi anfore che riemergono da cupi marroni e rossi accenti non lasciano dubbi sull’essere madre, terra e fuoco. Tomaino premette a questo viaggio la certezza del ritrovamento.

La domanda non era cosa o come; emergeva solo il quando, l’ora dell’appuntamento con se.


Dopo 20 anni l’operazione di Tomaino fa perno sull’asse dell’anima e volge lo sguardo alla deriva.

L’esistenza è un viaggio alimentato dall’incombenza della lotta con la quotidianità, La possanza delle antiche anfore colme di storia arcana si trasforma e si divide nei pugni sferrati, nei colpi incassati, negli atterramenti, negli sguardi feroci e negli occhi spenti.

I pugili riassumono oggi la potenza di ogni singolo piccolo gesto, l’incertezza di ogni relazione, incapacità di rivelare il miraggio che ogni uomo in cuor suo proietta verso il mondo.

ANIMUN PERAGRARE (Viaggi dentro l’anima)… una zattera di gomma, un gruppo di uomini liberati dalla forza della disperazione raccolgono le forze per dirigersi verso il futuro, senza aspettare che questo li travolga lentamente.