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Giancarlo Montuschi – Contaminazioni spazio-temporali. Dalla Romagna alla Puglia
Pregevoli acrilici su tela introdurranno il visitatore in atmosfere surreali in cui le forme ed i colori, mutuati dall’antica influenza bizantina dei mosaici policromi che fecero grande Ravenna e la sua terra, si fondono con le magiche interpretazioni del “viaggio” e degli ”incontri”chel’autore intraprese sin dalla metà degli anni ’70
Comunicato stampa
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GIANCARLO MONTUSCHI ESPONE A BISCEGLIE
MONASTERO SANTA CROCE – DAL 6 AL 21 GIUGNO 2008
“Contaminazioni spazio-temporali. Dalla Romagna alla Puglia”
Personale di Arti figurative e Sculture
dall’Atelier del Maestro Giancarlo MONTUSCHI
Il ciclo di eventi d’arte, inaugurato nell’estate del 2007 dall’Associazione di Promozione Culturale “Bisceglie Host & Communications”, si arricchisce di una “perla”: la personale del Maestro Giancarlo Montuschi, faentino di nascita, aretino d’adozione.
Pregevoli acrilici su tela introdurranno il visitatore in atmosfere surreali in cui le forme ed i colori, mutuati dall’antica influenza bizantina dei mosaici policromi che fecero grande Ravenna e la sua terra, si fondono con le magiche interpretazioni del “viaggio” e degli ”incontri”che l’autore intraprese sin dalla metà degli anni ’70.
Mentre, dalla plurisecolare tradizione della ceramica artistica di Faenza, saranno le sue magiche sculture a condurci in un paesaggio fiabesco, ricco del mistero e della magia medioevale, che si esprime attraverso le forme contemporanee di slanciate figure umane intrise di contaminazioni “Post Pop”, ma legate ad atmosfere surreali suggerite dall’affascinante mondo dei boschi attorno Sansepolcro ed Anghiari, luoghi cari all’autore e ricchi di fonti ispiratrici.
Con questa “personale”, Giancarlo Montuschi intende rendere omaggio alla Terra di Puglia, che così generosamente ora l’accoglie, dedicandole il meglio della sua produzione artistica, dichiarandosi alla ricerca di nuove fonti ispiratrici che pare abbia già individuato nei nostri “Dolmen”, all’apparenza monumenti funerari, ma che racchiudono nelle loro solide geometrie presenze arcane ed ignote che già hanno influenzato il suo percorso artistico da Bisanzio a Ravenna. Un viaggio che oggi lo induce a guardare verso Oriente attraverso il privilegiato “ponte” d’unione che è la Puglia.
Salvatore Valentino
“Bisceglie 15 Giorni”
Note Biografiche sull’artista
Giancarlo MONTUSCHI è nato il 9 agosto di 54 anni fa a Faenza. Prende, inizialmente, la naturale strada della ceramica partecipando ai Premi Internazionali di Faenza e Gualdo Tadino e aggiudicandosi, nel 1986, la medaglia d’oro al Concorso Internazionale della Ceramica di Vallauris, città ove lavorò il grande Picasso. La sintesi del suo lavoro degli anni ’80 è stata proposta in una antologica alla Galleria Comunale di Faenza nel 1990. In questi anni la ricerca creativa di Montuschi ha ampliato lo spettro dai legni, all’encausto, alle carte sino a tecniche molto personali di uso del colore acrilico. Proprio con questa tecnica sono realizzate le “22 Lame dei Tarocchi” che ne raccontano la magia e il mistero. E da queste tele è nata anche una preziosa cartella di litografie esaltate dall’unicità del ritocco a mano dell’artista.
Le opere realizzate dall'Artista a metà degli anni '70, inaugurano un linguaggio Post-Pop, che risente del cambiamento prodotto dalla Pop Art degli Anni '60 nella realtà figurativa italiana, come riferisce il critico Claudio Spadoni nel novembre 1976.
Sempre in questo periodo Montuschi partecipa al Collettivo Nose e a vari manifesti di Arte autogestita. Il 1980 è un anno di svolta e profondo cambiamento nella poetica e nel linguaggio dell'artista che inaugura una fase di lavoro incentrata essenzialmente sull'Alchimia, intesa come processo filosofico e di trasformazione materica.
Nel 1986 l'artista partecipa ai Premi Internazionali della Ceramica di Faenza e Gualdo Tadino; espone poi alla galleria De 20 a Vaxio in Svezia, in una mostra collettiva dedicata alla tecnica Raku.
È del 1987 la prima partecipazione all'Arte fiera di Bologna e la donazione di un opera al museo della Ceramica di Castelli così come l'esposizione alla II Triennale Mondiale della Ceramica di Zagabria, l'invito alla mostra Dalla Materia alle Forme, a Reggiolo (Reggio Emilia) a cura di G. Baldo e R. Margonari.
Nel 1988 vince il premio della giuria al Concorso Internazionale della Ceramica di Vallauris, città dove lavorò Pablo Ricasso.
Al 1989 risale la partecipazione al Premio Suzzara, a cura di R. Barilli, R. De Grada, F. Caroli, poi alla Biennale della Ceramica di Faenza e, successivamente alla collettiva “Eppur si muove”, tenutasi a Palazzo Pretorio a Sansepolcro e allo Smaland Museum di Vaxio in Svezia.
Nel 1990 la Galleria Comunale di Faenza ospita un'ampia personale di Montuschi, quale momento di sintesi del lavoro svolto negli anni '80 e come incipit di una nuova stagione creativa. Risale a quest'anno la sua partecipazione ad una collettiva presso la Galleria Il Gianicolo di Perugia, scelto ed inserito fra gli artisti emergenti italiani.
È del 1991 l'installazione L'Opera Al Nero alla Galleria Fluxia di Chiavari.
Al 1992 appartengono le due personali, tenutesi una alla Galleria Il Gianicolo presentata, nell'esaustivo catalogo, da Giuliano Serafini, l'altra alla Galleria l'Idioma di Ascoli Piceno.
Nel 1993 la galleria Kens' Art di Firenze propone Montuschi al “Salone Della Ceramica Del Novecento” di Faenza e la Galleria Gagliardi di San Gimignano alla mostra all'aperto “Terre Liberate” a Monteroni d'Arbia, a cura di Giancarlo Boiani. Con un suo lavoro partecipa poi a Scarperentola, esposizione ideata da Samuele Mazza e itinerante nelle principali capitali internazionali.
Dal 1994 partecipa a diverse manifestazioni organizzate dal gruppo "Mano d'Opera" di Firenze, sempre in questo anno viene invitato alla manifestazione Glass and Art , esposizione nazionale di opere pittoriche e scultoree realizzate sui vasi prodotti dalle vetrerie Valdarnesi.
Nel 1995 tiene tre personali, ad Arezzo presso la Galleria Contemporanea, a Città di Castello alla Galleria il Pozzo e alla galleria Kens'Art di Firenze. Nel 1995 espone quindi ad “Arezzo 95” dalle ultime generazioni, collettiva degli artisti aretini, catalogo a cura di Michele Loffredo e con introduzione di Enrico Crispolti direttore della Galleria Comunale D'Arte Contemporanea di Arezzo, sede della mostra.
Nel 1996 la città di Piero della Francesca, Sansepolcro, gli dedica la sua prima antologica allestita nei locali della ex Chiesa di San Giovanni, dove anticamente si trovava il battesimo di Piero della Francesca, la mostra intitolata Percorsi 1976-1996 comprendeva venti anni di produzione dell'artista. Sempre del 1996 sono la personale Viaggi nella Fantasia alla galleria MontMartre di Parma e quella alla Galleria Joannart di Vicenza e la Partecipazione alla mostra lontano da Itaca, “Ricerca e follia creativa nell'arte” organizzata dalla Galleria il Gianicolo di Perugia raccolta in un ampio catalogo assieme agli scritti di eminenti Psichiatri e della grafologa Lecerf. Partecipa alle rassegne di Art Convention 1996-97 dove, con un catalogo comune, le Gallerie Italiane associate ad Altamarea inaugurano nella stessa giornata presso le loro sedi la mostra degli artisti.
Sempre nel 1996 viene indicato dalle preferenze dei lettori della rivista Quadri e Sculture tra gli artisti proposti a rappresentare a Palazzo Barberini di Roma le tendenze attuali nell'Arte italiana.
Dal 1997 frequenta la scena artistica parigina le sue opere vengono esposte a Saint-Germain dalla Galleria G.N.G. che tuttora si occupa della loro diffusione nelle principali Fiere d'Arte Europee. Sempre nel 1997 le sue opere vengono esposte durante il Festival di Spoleto dalla Galleria Jonnart.
Dell'1998 la partecipazione a Colori su Fonopoli organizzato dalla Galleria Navona 42 di Roma in collaborazione con il progetto omonimo del cantante Renato Zero, e la personale alla Galleria Cigarini di Ginevra. Sempre in questo anno i suoi libri d'Artista vengono esposti nella mostra itinerante in sede internazionale "Original Book". Infine la Città di Saint-Emillion lo nomina tra i membri della Jurat de Saint-Emillion e presenta le sue opere nei locali del Museo della Ceramica.
Dal 1999 si stabilizzano i rapporti con alcune gallerie italiane e di Parigi che tratteranno in permanenza le opere dell'artista Faentino,nell'anno 2000 va maturando il nuovo interesse di Montuschi per l'immagine digitale attraverso la quale inizia un periodo di interventi con mezzi digitali che si concludono con la prestigiosa mostra " Lo specchio che fugge" al Teatro Valle di Roma organizzata dalla Galleria "Navona 42", dove vengono esposte, assieme a grandi sculture in ceramica, le opere digitali di grande formato su alluminio; sempre in questo anno di transizione inizia la produzione di carte dedicate ai "Bestiari Immaginari" esposti per la prima volta a Roma nella libreria BIBLI a cura della Galleria "Navona 42": Si susseguono quindi, in questi anni, mostre nelle città di: NewYork, Londra, Parigi, Vienna, Gent, Strasburgo, Ginevra, Dussendolf, Milano, Roma, Bologna, Firenze, Perugia, Bari.
07
giugno 2008
Giancarlo Montuschi – Contaminazioni spazio-temporali. Dalla Romagna alla Puglia
Dal 07 al 21 giugno 2008
arte contemporanea
Location
MONASTERO SANTA CROCE
Bisceglie, Via Giulio Frisari, 3, (Bari)
Bisceglie, Via Giulio Frisari, 3, (Bari)
Orario di apertura
ore 19-21.30
Vernissage
7 Giugno 2008, ore 19.30
Autore