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Carlo Merello – Ang’oli , angeli e diavoli
“Il mio intendimento era quello di sperimentare un “disegno” automatico nel senso di lasciar scorrere la penna, o matita, sul foglio tenendo gli occhi chiusi e pensando all’immagine che la mia mano tracciava, ovvero seguire le linee di una forma visualizzata interiormente”
Comunicato stampa
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Ang’oli , “angeli e diavoli”.
"Angeli" e "diavoli", due ipotetici stati d’animo parte dello stesso "umore", la stessa luce
(o energia) che in quantità maggiore o minore si estende nello spazio: anzi, lo crea!
Noi, come Ang’oli, ci siamo creati simili a noi stessi e per distinguerci usiamo le maschere.
Noi, come Ang’oli, ci siamo divisi per poter dichiararci uniti: siamo uno ma ci rappresentiamo doppi perché il molteplice è la nostra realtà.
Noi, come Ang’oli, ci cerchiamo nella sintesi e ci perdiamo nell’analisi perché per creare occorre distruggere!
Noi, come Ang’oli, amiamo per riprodurci e odiamo per annullarci; ne unico bene, ne unico male.
Noi esistiamo come Ang’oli ma ci pensiamo angeli e diavoli.
I disegni che presento alla galleria Ciani sono stati realizzati nel 1978.
La prima ideazione segue un’idea di surrealista memoria: intendo riferirmi alla cosiddetta scrittura “automatica” che Breton e amici hanno congegnato negli anni Trenta del secolo scorso. Il mio intendimento era quello di sperimentare un “disegno” automatico nel senso di lasciar scorrere la penna, o matita, sul foglio tenendo gli occhi chiusi e pensando all’immagine che la mia mano tracciava, ovvero seguire le linee di una forma visualizzata interiormente.
In seguito, a quasi tutti i disegni, aggiunsi l’elemento maschera, questa volta ad occhi aperti, forse pensando che i corpi disegnati fossero “persone” a cui donare una identità attraverso la loro “velatura”.
"Angeli" e "diavoli", due ipotetici stati d’animo parte dello stesso "umore", la stessa luce
(o energia) che in quantità maggiore o minore si estende nello spazio: anzi, lo crea!
Noi, come Ang’oli, ci siamo creati simili a noi stessi e per distinguerci usiamo le maschere.
Noi, come Ang’oli, ci siamo divisi per poter dichiararci uniti: siamo uno ma ci rappresentiamo doppi perché il molteplice è la nostra realtà.
Noi, come Ang’oli, ci cerchiamo nella sintesi e ci perdiamo nell’analisi perché per creare occorre distruggere!
Noi, come Ang’oli, amiamo per riprodurci e odiamo per annullarci; ne unico bene, ne unico male.
Noi esistiamo come Ang’oli ma ci pensiamo angeli e diavoli.
I disegni che presento alla galleria Ciani sono stati realizzati nel 1978.
La prima ideazione segue un’idea di surrealista memoria: intendo riferirmi alla cosiddetta scrittura “automatica” che Breton e amici hanno congegnato negli anni Trenta del secolo scorso. Il mio intendimento era quello di sperimentare un “disegno” automatico nel senso di lasciar scorrere la penna, o matita, sul foglio tenendo gli occhi chiusi e pensando all’immagine che la mia mano tracciava, ovvero seguire le linee di una forma visualizzata interiormente.
In seguito, a quasi tutti i disegni, aggiunsi l’elemento maschera, questa volta ad occhi aperti, forse pensando che i corpi disegnati fossero “persone” a cui donare una identità attraverso la loro “velatura”.
31
maggio 2008
Carlo Merello – Ang’oli , angeli e diavoli
Dal 31 maggio al 30 giugno 2008
disegno e grafica
Location
ANDREA CIANI ARTE & DESIGN
Genova, Vico Del Fieno, 26r, (Genova)
Genova, Vico Del Fieno, 26r, (Genova)
Vernissage
31 Maggio 2008, dalle 16 alle 20
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