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Terre d’Arno, paesaggi e cultura nella pittura italiana tra Seicento e Novecento
Dalle preziose incisioni seicentesche dedicate alle vedute di Firenze ai capolavori dei protagonisti del movimento macchiaiolo intenti a ritrarre la vita e il lavoro sulle rive del fiume, Terre d’Arno rivela la storia di un bacino fluviale che da sempre è stato soggetto privilegiato di artisti e paesaggisti
Comunicato stampa
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Dopo il grande successo de L’oro delle Apuane nell’estate 2007, l’assessorato alla cultura del Comune di Seravezza presenta il prossimo 5 luglio a Palazzo Mediceo Terre d’Arno, paesaggi e cultura nella pittura italiana tra Seicento e Novecento straordinario percorso espositivo dove l’esistenza del principale corso d’acqua toscano si intreccia con la vita artistica, storica, culturale del suo territorio.
Dalle preziose incisioni seicentesche dedicate alle vedute di Firenze ai capolavori dei protagonisti del movimento macchiaiolo intenti a ritrarre la vita e il lavoro sulle rive del fiume, Terre d’Arno rivela la storia di un bacino fluviale che da sempre è stato soggetto privilegiato di artisti e paesaggisti. L’Arno che Per mezza Toscana si spazia (Purgatorio, XIV) si trasforma in elemento iconografico, palcoscenico e fondale per alcune tra le più significative espressioni culturali di tutti i tempi, attraversando lungo il suo percorso città cariche di fascino e di storia come Firenze e Pisa di cui si presentano in mostra tele di grande bellezza e suggestione del periodo otto e novecentesco.
A cura di Enrico Dei, la rassegna offre fino al 12 ottobre la possibilità di ammirare le opere di vedutisti del calibro di Thomas Pach, Gaspard Van Wittel, Giovanni Signorini che trasferirono nelle loro tele lo spirito dei viaggiatori del Grand Tour, nelle sale di Palazzo Mediceo ritroviamo i paesaggi dell’anima cari ad artisti come Lorenzo Gelati, Giuseppe Abbati, Telemaco Signorini, Giovanni Fattori, Nino Costa, pittori che fra gli anni Sessanta e Ottanta dell’Ottocento seppero lasciarci splendide testimonianze dell’epica del mondo contadino. Sono di questo periodo capolavori assoluti come Gita in Barca di Michele Tedesco o le tele di Borrani dedicate ai Renaioli. Sul comune sfondo di suggestivi paesaggi fluviali ritroviamo nella prima metà del Novecento le tele di Sineo Gimignani, Arturo Checchi, Achille Lega, Guido Spadolini, Spartaco Carlini, che ci accompagnano fino alle soglie del secondo conflitto mondiale quando il fiume con i suoi ponti minati e distrutti dalle truppe d’occupazione tornerà ad essere una delle immagini simbolo della guerra.
Dalle preziose incisioni seicentesche dedicate alle vedute di Firenze ai capolavori dei protagonisti del movimento macchiaiolo intenti a ritrarre la vita e il lavoro sulle rive del fiume, Terre d’Arno rivela la storia di un bacino fluviale che da sempre è stato soggetto privilegiato di artisti e paesaggisti. L’Arno che Per mezza Toscana si spazia (Purgatorio, XIV) si trasforma in elemento iconografico, palcoscenico e fondale per alcune tra le più significative espressioni culturali di tutti i tempi, attraversando lungo il suo percorso città cariche di fascino e di storia come Firenze e Pisa di cui si presentano in mostra tele di grande bellezza e suggestione del periodo otto e novecentesco.
A cura di Enrico Dei, la rassegna offre fino al 12 ottobre la possibilità di ammirare le opere di vedutisti del calibro di Thomas Pach, Gaspard Van Wittel, Giovanni Signorini che trasferirono nelle loro tele lo spirito dei viaggiatori del Grand Tour, nelle sale di Palazzo Mediceo ritroviamo i paesaggi dell’anima cari ad artisti come Lorenzo Gelati, Giuseppe Abbati, Telemaco Signorini, Giovanni Fattori, Nino Costa, pittori che fra gli anni Sessanta e Ottanta dell’Ottocento seppero lasciarci splendide testimonianze dell’epica del mondo contadino. Sono di questo periodo capolavori assoluti come Gita in Barca di Michele Tedesco o le tele di Borrani dedicate ai Renaioli. Sul comune sfondo di suggestivi paesaggi fluviali ritroviamo nella prima metà del Novecento le tele di Sineo Gimignani, Arturo Checchi, Achille Lega, Guido Spadolini, Spartaco Carlini, che ci accompagnano fino alle soglie del secondo conflitto mondiale quando il fiume con i suoi ponti minati e distrutti dalle truppe d’occupazione tornerà ad essere una delle immagini simbolo della guerra.
05
luglio 2008
Terre d’Arno, paesaggi e cultura nella pittura italiana tra Seicento e Novecento
Dal 05 luglio al 12 ottobre 2008
arte antica
arte moderna
arte moderna
Location
PALAZZO MEDICEO
Seravezza, viale A. Amadei, (Lucca)
Seravezza, viale A. Amadei, (Lucca)
Biglietti
€ 5,00 ridotto € 3,00.
Orario di apertura
10.00 - 13.00 / 15.00 - 20.00 chiuso il lunedi.
16.00 - 20.00. (lunedì chiuso) Dal 18 settembre fino alla data di chiusura
Ufficio stampa
ROSI FONTANA
Autore
Curatore