Il progetto INFISSI, ideato dall’Associazione Culturale ESTHIA, venerdì 30 maggio 2008 alle ore 19,00 inaugura, nella sua sede in via San Francesco di Sales, 1c, la personale della giovane artista romana Alessandra Giacinti .

Giunto ormai al suo sesto appuntamento, il progetto INFISSI festeggerà il suo primo anno di attività durante il quale ha visto alternarsi giovani artisti italiani e stranieri, all’interno della suggestiva cornice di una ex-fabbrica di infissi, oggi bottega di falegnameria e studio d’artista.

L’Associazione Culturale ESTHIA, ha inaugurato esattamente un anno fa la propria attività con la prima personale italiana dell’artista Valentina Carini, dando così inizio al suo progetto volto a promuovere giovani artiste, performers e musicisti attraverso una serie di eventi dedicati all’arte contemporanea nelle sue diverse forme di espressione.

Nel corso di questo anno l’Associazione ha avuto inoltre la possibilità di dare inizio ad una rete di collaborazioni con gallerie e istituzioni deputate alla promozione dell’arte contemporanea, non solo in Italia, in occasione della mostra Daimon’s Walk di Patricia Carmo Baltazar Correa, tenutasi presso la storica Galleria Miralli di Viterbo, ma anche all’estero, attraverso la collaborazione con l’International Summer Academy of Fine Arts di Salisburgo e il Fayoum International Art Centre in Egitto, le cui allieve hanno presentato una selezione dei loro lavori nell’ ultima mostra The Circle of the Moon, a cura di Andrea Fogli, Eleonora Di Erasmo e della stessa Associazione.


In questa occasione verranno presentati gli ultimi lavori della pittrice Alessandra Giacinti.

Geometrie urbane che si intersecano con spazi vuoti definiti da ampie campiture di colore, piccole esistenze di una quotidianità urbana fatta di cortili condominiali, marciapiedi, strade, incroci.

Ogni cosa è vista dall’alto, quasi che l’artista volesse rendersi distante e rifuggire quegli stessi spazi nei quali ha vissuto.

Allo stesso tempo quel suo rimanere distante, cela un atteggiamento amorevolmente discreto, quasi a non voler alterare la quiete di quei luoghi, come se solo da quella posizione la Giacinti fosse capace di cogliere le molteplici sfumature del silenzio.

I gesti si fanno sospesi, le situazioni descritte rimangono inconcluse. Lo spettatore è invitato ad immaginare e a completarne l’intreccio, altrimenti privo di un inizio e di una fine.

Tutto appare privo di una spiegazione, ma tutto ai nostri occhi sembra incredibilmente familiare, come in un déjà-vu: quella reiterata rappresentazione di silenti geometrie urbane, di esistenze ridotte a piccole macchie di colore, pur nella sua instabilità, non nasconde altro che il profondo desiderio da parte dell’artista di ricercare un equilibrio, di trovare molteplici congiunzioni all’interno delle infinite possibilità dello spazio.


Sarà disponibile il catalogo della mostra che include un testo critico di Jacopo Benci.


Alessandra Giacinti, nasce a Roma nel 1975.

Studia restauro del dipinto presso l’Istituto Italiano Arte Artigianato e Restauro di Roma.

Nel 2006 si diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Roma ed ha la sua prima mostra personale. Dal 2004 è presente in mostre collettive a Roma e in Italia.

Attualmente è Research Assistant per il programma Fine Arts dell'Accademia Britannica di Roma.


L’ Associazione Culturale ESTHIA opera alla Casa Internazionale delle Donne da circa dieci anni. Iniziata come laboratorio di falegnameria, si è affermata nel tempo come fucina di corsi di bricolage, di idee, creazioni, innovazioni tutte al femminile, impegnandosi nel tempo sui diversi fronti che animano la riflessione delle sue promotrici, Christina Heger, Patricia Carmo e Maria Eller Di Giorgio, quali l'installazione artistica (non più solo in legno), l'illustrazione, la fotografia, la grafica, il mondo del web.