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Clément Laigle – .. lux ..
Clément Laigle trasforma la percezione dello spazio attraverso l’inserimento di grandi sculture ed istallazioni realizzate in situ con materiali da costruzione in accordo con l’uso della luce
Comunicato stampa
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La mostra personale .. lux .. porta avanti la sperimentazione fra luce e spazio iniziata dal giovane artista francese Clément Laigle nel 2006 con Sans Titre (Balarol) nell'omonima città francese, un intervento realizzato con un inserimento strutturale retroilluminato, in seguito ripresentato a Berlino nel quartiere Kreuzberg (2007). Siamo lieti di presentare Sans Titre (Siena) la tappa italiana del tour espositivo in occasione dell'apertura di ZONA HOT SPOT, un ambiente scavato nella roccia dalle forme morbide ed irregolari, secondo la modalità tradizionale di utilizzare le caratteristiche morfologiche del tufo per creare imponenti aperture dalle stabili condizioni climatiche. L'ambiente si presenta all'artista per essere reinterpretato attraverso una ricerca che punta alla perfezione classica fra le geometrie, al rigore, all'armonia fra le parti e ne cura la realizzazione nei minimi dettagli.
Clément Laigle trasforma la percezione dello spazio attraverso l'inserimento di grandi sculture ed istallazioni realizzate in situ con materiali da costruzione in accordo con l'uso della luce. L'opera entra in dialogo con l'architettura del luogo, con le sue funzioni e le sue caratteristiche, riprende le linee tridimensionali dello spazio e sposta lo sguardo, lo condiziona per convergere verso lo 'spazio interiore' del visitatore. Il condizionamento della visione produce una variazione sensoriale: l'intervento cambia il punto di vista tanto da manipolare lo spostamento dello 'sguardo' della coscienza. Le sue istallazioni metastrutturali suggeriscono una doppia lettura del luogo, plastica e virtuale; le forme geometriche, i nuovi punti di fuga che l'artista crea nello spazio rendono la forma rigida un gesto poetico. L'artista, come scrive Jean-Kenta Gauthier, come un "immigrante che vive attraverso le sue memorie potrebbe perdere se stesso", egli deve accogliere il nuovo spazio "comprese le sue mancanze e le sue aberrazioni", ed, in seguito, fare tesoro del ricordo delle imperfezioni sulle quali ha operato. Clément Laigle costruisce opere che gli permettono di riappropriarsi, attraverso le moltiplicazioni modulari, dell'equilibrio delicato e fragile della struttura architettonica.
Secondo l'artista stesso si può "entrare in una stanza, e, molto velocemente, dimenticarsi che c'è una porta, una via di uscita verso un altrove", ed in questo modo recuperare la vera integrità dello spazio mentre si opera contro la sua architettura.
Clément Laigle è nato il 20 Gennaio 1978 a Rennes (Francia), vive e lavora a Ginevra, Svizzera.
Nel 2000 si è diplomato all'Accademia regionale di Belle Arti di Nantes (Francia). Nel 2001 ha iniziato la sua attività presentando le sue opere al Fine Art e al Cosmopolis Space di Nantes. Nel 2004 ha partecipato a MULHOUSE 004, nel 2006 alla mostra Jeune Création 2006 alla Bellevilloise di Parigi, nel 2007 Where Is My Sight, Where Is My Site? allo spazio Eugène Beaudouin e a Itinéraires, traverses, cartes postales alla Villa Dutoit di Ginevra e a Build'in nel Alain Le Bras workspace di Nantes; nel 2008 a Park al 2angles Art Center di Flers. Nel 2006 realizza More Than This, la prima mostra personale al C. Cuzin workspace di Parigi alla quale segue Neuwall per la Marc Berville Prospects di Parigi. Nel 2007 To have and Have Not alla Galleria HO di Marsiglia.
Il nuovo ARCI di Siena di Via Vallerozzi 10-14 ha scelto, attraverso un laboratorio culturale, di promuovere l'esperienza d'incontro e relazione. L'ARCI si misura da sempre attraverso una serie di strutture dislocate e radicate sul territorio, con i grandi temi globali: la pace, la giustizia, la libertà di scelta e di espressione, crea spazi per i nuovi linguaggi giovanili, dalla musica all'arte. Il progetto ZONA HOT SPOT, con la direzione artistica di Rossella Bracali, vuole essere un luogo interculturale di elaborazione e conoscenza dei linguaggi dell'arte contemporanea sviluppati dai giovani artisti europei nel cuore della città universitaria.
Clément Laigle trasforma la percezione dello spazio attraverso l'inserimento di grandi sculture ed istallazioni realizzate in situ con materiali da costruzione in accordo con l'uso della luce. L'opera entra in dialogo con l'architettura del luogo, con le sue funzioni e le sue caratteristiche, riprende le linee tridimensionali dello spazio e sposta lo sguardo, lo condiziona per convergere verso lo 'spazio interiore' del visitatore. Il condizionamento della visione produce una variazione sensoriale: l'intervento cambia il punto di vista tanto da manipolare lo spostamento dello 'sguardo' della coscienza. Le sue istallazioni metastrutturali suggeriscono una doppia lettura del luogo, plastica e virtuale; le forme geometriche, i nuovi punti di fuga che l'artista crea nello spazio rendono la forma rigida un gesto poetico. L'artista, come scrive Jean-Kenta Gauthier, come un "immigrante che vive attraverso le sue memorie potrebbe perdere se stesso", egli deve accogliere il nuovo spazio "comprese le sue mancanze e le sue aberrazioni", ed, in seguito, fare tesoro del ricordo delle imperfezioni sulle quali ha operato. Clément Laigle costruisce opere che gli permettono di riappropriarsi, attraverso le moltiplicazioni modulari, dell'equilibrio delicato e fragile della struttura architettonica.
Secondo l'artista stesso si può "entrare in una stanza, e, molto velocemente, dimenticarsi che c'è una porta, una via di uscita verso un altrove", ed in questo modo recuperare la vera integrità dello spazio mentre si opera contro la sua architettura.
Clément Laigle è nato il 20 Gennaio 1978 a Rennes (Francia), vive e lavora a Ginevra, Svizzera.
Nel 2000 si è diplomato all'Accademia regionale di Belle Arti di Nantes (Francia). Nel 2001 ha iniziato la sua attività presentando le sue opere al Fine Art e al Cosmopolis Space di Nantes. Nel 2004 ha partecipato a MULHOUSE 004, nel 2006 alla mostra Jeune Création 2006 alla Bellevilloise di Parigi, nel 2007 Where Is My Sight, Where Is My Site? allo spazio Eugène Beaudouin e a Itinéraires, traverses, cartes postales alla Villa Dutoit di Ginevra e a Build'in nel Alain Le Bras workspace di Nantes; nel 2008 a Park al 2angles Art Center di Flers. Nel 2006 realizza More Than This, la prima mostra personale al C. Cuzin workspace di Parigi alla quale segue Neuwall per la Marc Berville Prospects di Parigi. Nel 2007 To have and Have Not alla Galleria HO di Marsiglia.
Il nuovo ARCI di Siena di Via Vallerozzi 10-14 ha scelto, attraverso un laboratorio culturale, di promuovere l'esperienza d'incontro e relazione. L'ARCI si misura da sempre attraverso una serie di strutture dislocate e radicate sul territorio, con i grandi temi globali: la pace, la giustizia, la libertà di scelta e di espressione, crea spazi per i nuovi linguaggi giovanili, dalla musica all'arte. Il progetto ZONA HOT SPOT, con la direzione artistica di Rossella Bracali, vuole essere un luogo interculturale di elaborazione e conoscenza dei linguaggi dell'arte contemporanea sviluppati dai giovani artisti europei nel cuore della città universitaria.
22
maggio 2008
Clément Laigle – .. lux ..
Dal 22 maggio al 05 giugno 2008
giovane arte
Location
ZONA HOT SPOT
Siena, Via Di Vallerozzi, 10, (Siena)
Siena, Via Di Vallerozzi, 10, (Siena)
Orario di apertura
dalle 8 alle 24 - Chiuso il lunedì e la domenica mattina
Vernissage
22 Maggio 2008, ore 19
Autore
Curatore