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Tutti Frutti
Riflessione sul ruolo dell’artista rispetto all’attuale società e una destrutturazione del concetto di autore, di opera d’arte e di contenitore così come sono accettati a livello di senso comune per mettere in evidenza la possibilità e il potere di creare relazioni e connessioni come vero movente dell’atto artistico.
Comunicato stampa
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BASE / Progetti per l'arte festeggia il suo decimo anno di attività presentando un progetto speciale di FRANZ WEST pensato appositamente per l'occasione. TUTTI FRUTTI è una mostra collettiva pensata da West, è una mostra con West, è un concerto, è un presentare opere che accolgono altre opere d'arte. TUTTI FRUTTI è una riflessione sul ruolo dell'artista rispetto all'attuale società e una destrutturazione del concetto di autore, di opera d'arte e di contenitore così come sono accettati a livello di senso comune per mettere in evidenza la possibilità e il potere di creare relazioni e connessioni come vero movente dell'atto artistico.
L'artista descrive così il suo intervento: La mostra non é realizzata da me, ma attraverso e a partire dai contributi degli artisti con cui sono da sempre in contatto. La strategia dell'intervento é quella di esprimere un'interpersonale, effettiva materializzazione di legami di natura spirituale, non conformandosi a quella della normale autorialità dell'opera d'arte.
Il conglomerato di tutte queste opere di altri artisti viene esposto a BASE in una provvisoria e ancora sconosciuta installazione senza tener conto dello status dei singoli artisti partecipanti. Il risultato non é prevedibile: originariamente volevo diventare un gallerista, ma alla fine degli anni sessanta a Vienna, a causa di una serie di motivi economici non è stato possibile. La mia galleria avrebbe avuto l'aspetto di questa mostra, e quindi é una comprensione tardiva e artificiale del mio desiderio. Naturalmente nessun oggetto è in vendita. Tutto questo si lascia liberamente interpretare e se viene capito questo atteggiamento il progetto avrá adempiuto al suo scopo.
Il progetto Tutti Frutti è composto da: Anselm Reyle, Agata Snow, Josh Smith, Heiri Hafliger, Jason Rhoades, Urs Fischer, Peter Friedl, Heimo Zoberning, Sophie Von Hellermann, Gelitin, Muntean & Rosenblum, Anton Herzl, Tamuna Sirbiladze, Rudolf Polanszky, Zlatan Vukosavljevic, Reinhard Bernsteiner, Michelangelo Pistoletto, Jean Marc Bustamante, Jannis Kounellis, Andreas Reiter Raabe.
Live concert: Philipp Quehenberger
Franz West vive e lavora a Vienna, dove è nato nel 1947, è una delle figure più significative dell'arte degli ultimi trent'anni. L'artista austriaco da sempre punta a ricercare una nuova identità e uso del vecchio concetto di scultura monumentale o scultura pubblica ripensandolo rispetto all'uso che ne fa e come viene percepita dello spettatore stesso. Nel corso degli anni 90 divengono famose le sue sculture/oggetti in metallo smaltato o grezzo inseriti nello spazio pubblico che sembrando fuori contesto creano invece nuova coscienza di condivisione di quel luogo e di presenza lì da parte del normale cittadino. Questi oggetti in cui coesiste una dimensione grottesca con quella pop possono essere visti come la giusta evoluzione e ingrandimento di scala di una serie di piccole sculture portatili realizzati nei primi anni settanta e chiamati "Adaptives". Questi elementi creati con giornali e gesso raggiungevano la loro completezza solo quando lo spettatore li raccoglieva e li trasportava con se o quando venivano usati come strumenti per azioni performative. Le sue sedie degli anni 80 sono invece realizzate con tondino di ferro grezzo ricoperte con stoffe di varie decorazioni che riflettono sull'eredità del modernismo e dell'astrazione geometrica. Quello che è al centro delle ricerche artistiche di West è l'idea di seduta come creazione di un dispositivo per l'osservazione delle opere d'arte e poi dello spazio urbano. La sua partecipazione alla Documeta 9 a Kassel nel 1992 fu quella di mutare completamente una strada cittadina attraverso l'invasione di divani ricoperti di tappeti su cui le persone si potevano mettere a sedere e relazionare tra loro e con il luogo. Con le sue opere si ha una coesistenza di elementi del fare dello scultore con l'anonimato e perfezione della produzione industriale, dell'essenzialità e rigore formale con l'ironia ludica che porta lo spettatore a mettere in discussione le categorie classiche con cui giudica normalmente sia l'opera d'arte come una testa in gesso che l'oggetto del quotidiano come la sedia. Proprio questi due elementi sono presenti e messi a confronto nelle sue installazioni domandandoci alla fine se è più scultura o opera d'arte l'oggetto osservato o l'oggetto usato.
Franz West per tre decenni ha continuato a realizzare mostre nei più importanti musei e gallerie del mondo oltre a partecipare a varie manifestazioni temporanee tra cui Documenta IX (1992) e Documenta X (1997), Kassel; Sculpture Projects, Münster (1997); e alla Biennale di Venezia (1988,1993,1997,2003). Nel 1997 il Museum of Modern Art Ovest presentato con una mostra personale. Più di recente le opere di West sono state esposte presso il Museo Nacional de Arte Reina Sofia (2001), Whitechapel Gallery, Londra (2003); Kunsthalle Wien, Vienna (2003); Gagosian Gallery, New York (2003) e la Galerie Eva Presenhuber, Zurigo (2006 e 2008) e alla Gagosian Gallery di Londra (2006)e New York (2008)
BASE / Progetti per l'arte è un'idea di artisti per altri artisti. BASE è un luogo unico per la pratica dell'arte in Italia, la cui attività iniziata nel 1998 e proseguita ininterrottamente per oltre dieci anni, viene curata da un collettivo di artisti che vivono e operano in Toscana e che si fanno promotori di dare voce a Firenze gli aspetti più interessanti dell'arte del duemila. BASE è un dialogo sulla contemporaneità aperto ad un confronto internazionale, la cui fama ha superato i confini nazionali. Attualmente fanno parte del collettivo di BASE / Progetti per l'arte: Mario Airò, Marco Bagnoli, Massimo Bartolini, Paolo Masi, Massimo Nannucci, Maurizio Nannucci, Paolo Parisi, Remo Salvadori.
Dal 1998 si sono tenute a BASE oltre sessanta mostre di: Sol Lewitt, Marco Bagnoli, Alfredo Pirri, Cesare Pietroiusti, Jan Vercruysse, Niele Toroni, Michael Galasso, Luca Pancrazzi, John Nixon & Marco Fusinato, Heimo Zobernig, Ingo Springenschmid, Paolo Masi & Pier Luigi Tazzi, Antonio Muntadas, Robert Barry, Luca Vitone, Gino De Dominicis, Liliana Moro, Claude Closky, Remo Salvadori, Pietro Sanguineti, Liam Gillick, Massimo Bartolini, Mario Airò, Eva Marisaldi, Rainer Ganahl, François Morellet, Bernhard Rüdiger, Nedko Solakov & Slava Nakovska, Olaf Nicolai, Giuliano Scabia, Kinkaleri, Steve Piccolo & Gak Sato, Rirkrit Tiravanija, Matt Mullican, Michel Verjux, Elisabetta Benassi, Pedro Cabrita Reis, Pietro Riparbelli, Simone Berti, Jeppe Hein, Gerwald Rockenschaub, Jonathan Monk, Peter Koegler, Carsten Nicolai, Surasi Kusulwong che hanno sempre presentato progetti inediti pensati per lo spazio di BASE. Prossime mostre: Nico Dockx, Maurizio Mochetti, Grazia Toderi, Diego Perrone, Stefano Arienti, Armin Linke, Michael Snow, Lawrence Weiner.
L'attività di BASE è promossa e sostenuta dal collettivo di artisti, dall'associazione BASExBASE e dall'Osservatorio per le Arti Contemporanee della CRF.
Si ringrazia Angelika Stepken direttrice di Villa Romana, Firenze.
L'artista descrive così il suo intervento: La mostra non é realizzata da me, ma attraverso e a partire dai contributi degli artisti con cui sono da sempre in contatto. La strategia dell'intervento é quella di esprimere un'interpersonale, effettiva materializzazione di legami di natura spirituale, non conformandosi a quella della normale autorialità dell'opera d'arte.
Il conglomerato di tutte queste opere di altri artisti viene esposto a BASE in una provvisoria e ancora sconosciuta installazione senza tener conto dello status dei singoli artisti partecipanti. Il risultato non é prevedibile: originariamente volevo diventare un gallerista, ma alla fine degli anni sessanta a Vienna, a causa di una serie di motivi economici non è stato possibile. La mia galleria avrebbe avuto l'aspetto di questa mostra, e quindi é una comprensione tardiva e artificiale del mio desiderio. Naturalmente nessun oggetto è in vendita. Tutto questo si lascia liberamente interpretare e se viene capito questo atteggiamento il progetto avrá adempiuto al suo scopo.
Il progetto Tutti Frutti è composto da: Anselm Reyle, Agata Snow, Josh Smith, Heiri Hafliger, Jason Rhoades, Urs Fischer, Peter Friedl, Heimo Zoberning, Sophie Von Hellermann, Gelitin, Muntean & Rosenblum, Anton Herzl, Tamuna Sirbiladze, Rudolf Polanszky, Zlatan Vukosavljevic, Reinhard Bernsteiner, Michelangelo Pistoletto, Jean Marc Bustamante, Jannis Kounellis, Andreas Reiter Raabe.
Live concert: Philipp Quehenberger
Franz West vive e lavora a Vienna, dove è nato nel 1947, è una delle figure più significative dell'arte degli ultimi trent'anni. L'artista austriaco da sempre punta a ricercare una nuova identità e uso del vecchio concetto di scultura monumentale o scultura pubblica ripensandolo rispetto all'uso che ne fa e come viene percepita dello spettatore stesso. Nel corso degli anni 90 divengono famose le sue sculture/oggetti in metallo smaltato o grezzo inseriti nello spazio pubblico che sembrando fuori contesto creano invece nuova coscienza di condivisione di quel luogo e di presenza lì da parte del normale cittadino. Questi oggetti in cui coesiste una dimensione grottesca con quella pop possono essere visti come la giusta evoluzione e ingrandimento di scala di una serie di piccole sculture portatili realizzati nei primi anni settanta e chiamati "Adaptives". Questi elementi creati con giornali e gesso raggiungevano la loro completezza solo quando lo spettatore li raccoglieva e li trasportava con se o quando venivano usati come strumenti per azioni performative. Le sue sedie degli anni 80 sono invece realizzate con tondino di ferro grezzo ricoperte con stoffe di varie decorazioni che riflettono sull'eredità del modernismo e dell'astrazione geometrica. Quello che è al centro delle ricerche artistiche di West è l'idea di seduta come creazione di un dispositivo per l'osservazione delle opere d'arte e poi dello spazio urbano. La sua partecipazione alla Documeta 9 a Kassel nel 1992 fu quella di mutare completamente una strada cittadina attraverso l'invasione di divani ricoperti di tappeti su cui le persone si potevano mettere a sedere e relazionare tra loro e con il luogo. Con le sue opere si ha una coesistenza di elementi del fare dello scultore con l'anonimato e perfezione della produzione industriale, dell'essenzialità e rigore formale con l'ironia ludica che porta lo spettatore a mettere in discussione le categorie classiche con cui giudica normalmente sia l'opera d'arte come una testa in gesso che l'oggetto del quotidiano come la sedia. Proprio questi due elementi sono presenti e messi a confronto nelle sue installazioni domandandoci alla fine se è più scultura o opera d'arte l'oggetto osservato o l'oggetto usato.
Franz West per tre decenni ha continuato a realizzare mostre nei più importanti musei e gallerie del mondo oltre a partecipare a varie manifestazioni temporanee tra cui Documenta IX (1992) e Documenta X (1997), Kassel; Sculpture Projects, Münster (1997); e alla Biennale di Venezia (1988,1993,1997,2003). Nel 1997 il Museum of Modern Art Ovest presentato con una mostra personale. Più di recente le opere di West sono state esposte presso il Museo Nacional de Arte Reina Sofia (2001), Whitechapel Gallery, Londra (2003); Kunsthalle Wien, Vienna (2003); Gagosian Gallery, New York (2003) e la Galerie Eva Presenhuber, Zurigo (2006 e 2008) e alla Gagosian Gallery di Londra (2006)e New York (2008)
BASE / Progetti per l'arte è un'idea di artisti per altri artisti. BASE è un luogo unico per la pratica dell'arte in Italia, la cui attività iniziata nel 1998 e proseguita ininterrottamente per oltre dieci anni, viene curata da un collettivo di artisti che vivono e operano in Toscana e che si fanno promotori di dare voce a Firenze gli aspetti più interessanti dell'arte del duemila. BASE è un dialogo sulla contemporaneità aperto ad un confronto internazionale, la cui fama ha superato i confini nazionali. Attualmente fanno parte del collettivo di BASE / Progetti per l'arte: Mario Airò, Marco Bagnoli, Massimo Bartolini, Paolo Masi, Massimo Nannucci, Maurizio Nannucci, Paolo Parisi, Remo Salvadori.
Dal 1998 si sono tenute a BASE oltre sessanta mostre di: Sol Lewitt, Marco Bagnoli, Alfredo Pirri, Cesare Pietroiusti, Jan Vercruysse, Niele Toroni, Michael Galasso, Luca Pancrazzi, John Nixon & Marco Fusinato, Heimo Zobernig, Ingo Springenschmid, Paolo Masi & Pier Luigi Tazzi, Antonio Muntadas, Robert Barry, Luca Vitone, Gino De Dominicis, Liliana Moro, Claude Closky, Remo Salvadori, Pietro Sanguineti, Liam Gillick, Massimo Bartolini, Mario Airò, Eva Marisaldi, Rainer Ganahl, François Morellet, Bernhard Rüdiger, Nedko Solakov & Slava Nakovska, Olaf Nicolai, Giuliano Scabia, Kinkaleri, Steve Piccolo & Gak Sato, Rirkrit Tiravanija, Matt Mullican, Michel Verjux, Elisabetta Benassi, Pedro Cabrita Reis, Pietro Riparbelli, Simone Berti, Jeppe Hein, Gerwald Rockenschaub, Jonathan Monk, Peter Koegler, Carsten Nicolai, Surasi Kusulwong che hanno sempre presentato progetti inediti pensati per lo spazio di BASE. Prossime mostre: Nico Dockx, Maurizio Mochetti, Grazia Toderi, Diego Perrone, Stefano Arienti, Armin Linke, Michael Snow, Lawrence Weiner.
L'attività di BASE è promossa e sostenuta dal collettivo di artisti, dall'associazione BASExBASE e dall'Osservatorio per le Arti Contemporanee della CRF.
Si ringrazia Angelika Stepken direttrice di Villa Romana, Firenze.
22
maggio 2008
Tutti Frutti
Dal 22 maggio all'undici luglio 2008
arte contemporanea
Location
BASE / PROGETTI PER L’ARTE
Firenze, Via Di San Niccolò, 18R, (Firenze)
Firenze, Via Di San Niccolò, 18R, (Firenze)
Orario di apertura
mar-sab 17-20 / 0-24 come vetrina
Vernissage
22 Maggio 2008, ore 18.30
Autore
Curatore