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Marino Ficola / Rita Miranda / Riccardo Murelli – DegustArte 08
La seconda mostra del ciclo DegustArte propone ancora una volta tre artisti, ma se lo scorso anno la selezione anche delle opere proposte pareva ispirarsi alla sinfonia, con lavori accomunati dall’attenzione alla materia che si trova a fare i conti con la luce, quest’anno si potrebbe parlare di contrappunto.
Comunicato stampa
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Ormai la “cantina” si è stabilmente inserita fra le location scelte per ospitare mostre ed eventi legati all’arte contemporanea, in piena sintonia con la teoria dei non-luoghi formulata dall’antropologo francese Marc Augé. Affiancando in tal senso - assieme fra gli altri a centri commerciali, sottopassaggi stradali, stabilimenti industriali - gli spazi tradizionalmente deputati all’arte, gallerie, musei, centri polifunzionali. Sono anzi sempre di più le cantine che nascono prevedendo locali dedicati ad esposizioni o allestimenti artistici, spesso affidate a grandi architetti come Renzo Piano, nell'azienda vinicola Rocca di Frassinello, nel Chianti, o Frank Gehry, con la cantina Marques de Riscal a Elciego, in Spagna, giusto per fare due esempi. Si inserisce in questa fattispecie la modernissima cantina della Residenza di campagna Roccafiore, una struttura immersa completamente nel verde paesaggio di Todi, che già accoglie numerose opere d’arte, in particolare nel vecchio fienile trasformato in club-house. Nell’edificio della cantina un ampio e luminoso salone è stato infatti progettato per ospitare mostre d’arte contemporanea, accompagnate da degustazioni dei prestigiosi vini che l’azienda produce.
La seconda mostra del ciclo DegustArte propone ancora una volta tre artisti, ma se lo scorso anno la selezione anche delle opere proposte pareva ispirarsi alla sinfonia, con lavori accomunati dall’attenzione alla materia che si trova a fare i conti con la luce, quest’anno si potrebbe parlare di contrappunto. Opere apparentemente disomogenee per caratteri formali e contesto creativo, che mette in fila scultura, pittura fino alle arti applicate, ma che nel dialogo reciproco e nel rapporto con i forti segni architettonici riescono a fornire sensazioni di grande pregnanza. Dalle resine gialle di Marino Ficola, universi dalla profonda vitalità che con la loro presenza cromatica scardinano l’austerità cemento-acciaio dell’ambiente. Alle sculture in acciaio inox di Riccardo Murelli, che quell’austerità assecondano, volumi dove l’elemento architettonico si fonde con quello scultoreo, sviluppando linee di forza inscritte nel parallelepipedo. Fino alla teoria di sfere in ceramica di Rita Miranda, sorta di satelliti che, anche nell’allestimento, queste dinamiche osservano dall’alto, tema con variazioni - per restare alla metafora musicale - dove la ricerca su armonia, equilibrio, proporzione svela la costante ispirazione alle forme della natura.
Marino Ficola nasce nel 1969 a Deruta (Pg), dove vive e lavora.
Già Maestro d’Arte, nel 1993 consegue il diploma di Scultore alla Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, sotto la guida di Edgardo Abbozzo. Nel 1992 è collaboratore teatrale de La Mama Umbra International di Spoleto (Pg). Inizia la sua carriera artistica svolgendo il ruolo di collaboratore e assistente di studio per la scultrice americana Beverly Pepper. Insieme ad altri artisti perugini fonda l’Associazione Culturale “Iride”. Tra le sue esposizioni personali si ricordano Novecento Digerito, performance-monologo sulla contaminazione arte/cibo che da quel momento viene realizzata diverse altre volte in tutta Italia, si ricorda tra tutti il Festival “I Primi d’Italia”, a cura di Massimo Mattioli, Untouched World, Spazio Espositivo Contemporaneo, a cura di Miriam Zonaria a Deruta e Giallo, presso FilippoFettucciariArte a Perugia
Rita Miranda ha iniziato giovanissima ad affiancare agli studi scientifici e naturalistici la pratica del disegno e della pittura. In seguito ha individuato nella ceramica raku, avvicinata da autodidatta, la tecnica più adeguata a compendiare le proprie esigenze creative con la sensibilità e l’ispirazione alle forme della natura. Tecnica approfondita anche con il maestro Enzo Tilia e con l’incontro con Nino Caruso, autore di numerosi saggi in materia. Incontri importanti per la sua formazione sono stati quelli con gli artisti Piero Dorazio, Bruno Ceccobelli - con il quale ha anche collaborato - e con l’orafa Jacqueline Ryan. Nel 2007 ha esposto nelle mostre Ab Ovo: alle origini della manualità e Hua - Il dono dell'arte come arte del dono, presso la Ab Ovo Gallery di Todi (Perugia), che rappresenta il suo lavoro insieme alle gallerie Manidesign (Napoli) e Contemporastudio (Firenze). Nel 2008 ha esposto presso il Workshop Raku tenutosi a La Corte della Miniera (Urbino).
Riccardo Murelli è nato a Roma nel 1975. Ha vissuto fra Venezia, Milano, Dusseldorf, Todi e Roma. Ha collaborato a progetti di comunicazione visiva con Assemble-audiovisualresearch e Roberto Marsella (Materiale/Virtuale – Festival Dei Due Mondi 2002 – Murelli/Marsella – Spoleto, Merano Kunst Project) ; come assistente della scultrice Beverly Pepper nello studio di Todi; con Com.plot S.Y.S. tem (Piazza Project – Eindhoven, 10° Biennale di Architettura Venezia – Com.plot S.Y.S tem / Glac – Altre visioni: Libertà, Politica, Territorio); con Natuzzi s.p.a per set fotografici con le sue sculture. Dal ‘95 partecipa a mostre collettive e personali ed è presente in collezioni pubbliche e private. Hanno scritto di lui Massimo Mattioli, Mauro Salvi, Marco Enrico Giacomelli, Michele Benucci, Alberto Dambruoso, Isabella Aquilanti, Cesare Cunaccia. Attualmente è proposto dalle Gallerie: Room Arte Contemporanea di Milano, Fu Xin di Shanghai, Art Life di Venezia.
La seconda mostra del ciclo DegustArte propone ancora una volta tre artisti, ma se lo scorso anno la selezione anche delle opere proposte pareva ispirarsi alla sinfonia, con lavori accomunati dall’attenzione alla materia che si trova a fare i conti con la luce, quest’anno si potrebbe parlare di contrappunto. Opere apparentemente disomogenee per caratteri formali e contesto creativo, che mette in fila scultura, pittura fino alle arti applicate, ma che nel dialogo reciproco e nel rapporto con i forti segni architettonici riescono a fornire sensazioni di grande pregnanza. Dalle resine gialle di Marino Ficola, universi dalla profonda vitalità che con la loro presenza cromatica scardinano l’austerità cemento-acciaio dell’ambiente. Alle sculture in acciaio inox di Riccardo Murelli, che quell’austerità assecondano, volumi dove l’elemento architettonico si fonde con quello scultoreo, sviluppando linee di forza inscritte nel parallelepipedo. Fino alla teoria di sfere in ceramica di Rita Miranda, sorta di satelliti che, anche nell’allestimento, queste dinamiche osservano dall’alto, tema con variazioni - per restare alla metafora musicale - dove la ricerca su armonia, equilibrio, proporzione svela la costante ispirazione alle forme della natura.
Marino Ficola nasce nel 1969 a Deruta (Pg), dove vive e lavora.
Già Maestro d’Arte, nel 1993 consegue il diploma di Scultore alla Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, sotto la guida di Edgardo Abbozzo. Nel 1992 è collaboratore teatrale de La Mama Umbra International di Spoleto (Pg). Inizia la sua carriera artistica svolgendo il ruolo di collaboratore e assistente di studio per la scultrice americana Beverly Pepper. Insieme ad altri artisti perugini fonda l’Associazione Culturale “Iride”. Tra le sue esposizioni personali si ricordano Novecento Digerito, performance-monologo sulla contaminazione arte/cibo che da quel momento viene realizzata diverse altre volte in tutta Italia, si ricorda tra tutti il Festival “I Primi d’Italia”, a cura di Massimo Mattioli, Untouched World, Spazio Espositivo Contemporaneo, a cura di Miriam Zonaria a Deruta e Giallo, presso FilippoFettucciariArte a Perugia
Rita Miranda ha iniziato giovanissima ad affiancare agli studi scientifici e naturalistici la pratica del disegno e della pittura. In seguito ha individuato nella ceramica raku, avvicinata da autodidatta, la tecnica più adeguata a compendiare le proprie esigenze creative con la sensibilità e l’ispirazione alle forme della natura. Tecnica approfondita anche con il maestro Enzo Tilia e con l’incontro con Nino Caruso, autore di numerosi saggi in materia. Incontri importanti per la sua formazione sono stati quelli con gli artisti Piero Dorazio, Bruno Ceccobelli - con il quale ha anche collaborato - e con l’orafa Jacqueline Ryan. Nel 2007 ha esposto nelle mostre Ab Ovo: alle origini della manualità e Hua - Il dono dell'arte come arte del dono, presso la Ab Ovo Gallery di Todi (Perugia), che rappresenta il suo lavoro insieme alle gallerie Manidesign (Napoli) e Contemporastudio (Firenze). Nel 2008 ha esposto presso il Workshop Raku tenutosi a La Corte della Miniera (Urbino).
Riccardo Murelli è nato a Roma nel 1975. Ha vissuto fra Venezia, Milano, Dusseldorf, Todi e Roma. Ha collaborato a progetti di comunicazione visiva con Assemble-audiovisualresearch e Roberto Marsella (Materiale/Virtuale – Festival Dei Due Mondi 2002 – Murelli/Marsella – Spoleto, Merano Kunst Project) ; come assistente della scultrice Beverly Pepper nello studio di Todi; con Com.plot S.Y.S. tem (Piazza Project – Eindhoven, 10° Biennale di Architettura Venezia – Com.plot S.Y.S tem / Glac – Altre visioni: Libertà, Politica, Territorio); con Natuzzi s.p.a per set fotografici con le sue sculture. Dal ‘95 partecipa a mostre collettive e personali ed è presente in collezioni pubbliche e private. Hanno scritto di lui Massimo Mattioli, Mauro Salvi, Marco Enrico Giacomelli, Michele Benucci, Alberto Dambruoso, Isabella Aquilanti, Cesare Cunaccia. Attualmente è proposto dalle Gallerie: Room Arte Contemporanea di Milano, Fu Xin di Shanghai, Art Life di Venezia.
25
maggio 2008
Marino Ficola / Rita Miranda / Riccardo Murelli – DegustArte 08
Dal 25 maggio al 06 luglio 2008
arte contemporanea
arti decorative e industriali
arti decorative e industriali
Location
ROCCAFIORE
Todi, Chioano - loc. Collina, (PERUGIA)
Todi, Chioano - loc. Collina, (PERUGIA)
Vernissage
25 Maggio 2008, ore 11,30
Autore
Curatore