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Aste di Primavera 2008
Due aste, rispettivamente di arte moderna e contemporanea e di ceramiche del ‘900
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Arte Moderna e Contemporanea
Asta 28 Maggio - Esposizione 23 - 28 maggio
Un maggio vivace all'insegna dell'arte moderna e contemporanea prosegue dalla Porro & C, importante punto di riferimento per collezionisti e amanti dell’arte.
I due cataloghi dell'asta di Arte Moderna e Contemporanea comprendono 239 prestigiosi lotti che vanno principalmente dal primo dopoguerra alle sperimentazioni degli anni Sessanta, Settanta fino agli anni Ottanta, oltre a opere provenienti da una pregevole Collezione Emiliana. Le provenienze garantiscono la massima sicurezza dei lotti proposti.
Due opere insolite e particolari si distinguono nell'accurata selezione in asta: considerate tra le firme più rare del Novecento italiano, Tullio Garbari e Antonio Sant'Elia (disponibili schede) sono presenti con due quadri eccellenti. La famiglia del carradore di Tullio Garbari, che compare sulla copertina del catalogo, è un olio su tavola del 1928 circa, cm 151×151 (stima € 200.000/250.000, lotto 193), che fu esposto per la prima volta in occasione della XVI Esposizione Internazionale di Venezia, ricevendo critiche positive da Ugo Nebbia e Carlo Carrà. Questo grande olio è da includersi nel ciclo di dipinti dedicati al tema del carradore e rappresenta senza dubbio la prova più alta dell’intera serie, non solo per il grande formato, unico esempio nel campo della produzione “profana” di Garbari, ma anche per lo sviluppo compositivo piuttosto articolato e per l’impeccabile qualità pittorica. Dell'architetto Antonio Sant’Elia si ammira Centrale elettrica del 1914, un raro inchiostro su carta, cm 30x20 (stima € 70.000/90.000, lotto 188): appartenente al periodo del concepimento del "Manifesto dell’architettura futurista" da parte di Sant'Elia, l’opera conferma una notevole ricerca personale volta a sovvertire tutto quanto facesse parte della tradizione per determinare nuove forme, nuove linee ed una nuova armonia. Il lavoro presenta ardite soluzioni grafiche la cui enfasi monumentale è spesso accentuata dall'uso della prospettiva dal basso.
Uno degli artisti più originali del dopoguerra, Jean Paul Riopelle, è rappresentato da Senza titolo, un olio su tela del 1954, cm 90x71, che regala una straordinaria varietà di colori: dagli stupendi rossi, gialli, verdi, agli azzurri freschissimi, ai bianchi abbaglianti (stima € 300.000/350.000, lotto 219).
Si continua con una rosa di artisti eccezionali: Giorgio Morandi con Natura morta, olio su tela del 1947, cm29x45 (€ 480.000/550.000, lotto 198), Alberto Burri con Combustione – 1968, tecnica mista su tela, cm19x39 (stima € 95.000/110.000, lotto 222), Filippo De Pisis con Chiesa – 1928, olio su tela, cm 80x60 (stima € 70.000/90.000, lotto 201).
Fra le diverse opere di Mario Schifano incanta lo straordinario Per due vedute del cielo, 1983, smalto su tela, cm 151x246 (stima €30.000/40.000, lotto 232), mentre la creatività di Mimmo Rotella ha dato vita nel 1960 a un décollage su tela, cm 94x67, dal titolo Soulier Dechiré (stima € 80.000/90.000, lotto 233).
Spicca l’indimenticabile blu dell’opera di Sam Francis, SPF84-74, 1984, acrilico su tela, cm 38x61 (stima €35.000/50.000, lotto 214), e si resta affascinati da due lavori di Lucio Fontana tra cui un Concetto spaziale con buchi e graffiti su terracotta colorata, cm 30x40 (stima € 50.000/60.000, lotto 221), una delicata e poetica scultura di Fausto Melotti, La vacca lunatica, 1961 (stima € 30.000/35.000, lotto 200) e un acrilico su tela di Hans Hartung, T1980-R48, 1989, cm 64,7x92 (stima € 50.000/60.000, lotto 223).
Tra i grandi nomi presenti si segnalano Enrico Baj, Osvaldo Licini, Mario Sironi presente con tre opere, Arturo Tosi, Mario Tozzi e Giulio Turcato.
Nel catalogo che illustra le opere provenienti da una Collezione Emiliana si ammira un bronzo di Pietro Consagra dal titolo Muro del suono, 1956, cm 70x47x3,5 (stima € 45.000/50.000, lotto 132). Di grande effetto il Senza titolo di Mario Merz, un olio su cartone datato 1959 (stima € 35.000/40.000, lotto 128); notevole anche l’olio su tela di Giulio Turcato, Senza titolo, 1955 circa (stima € 15.000/18.000, lotto 127).
Tra i lavori di particolare pregio si citano anche quelli di Gianni Dova, Gianfranco Ferroni, Renato Guttuso, Aldo Mondino, Emilio Scanavino e Jean Tinguely.
Ceramiche del '900
Asta 29 Maggio - Esposizione 23 - 29 maggio
Notevoli i 146 lotti proposti in catalogo la cui copertina riproduce il finissimo Piatto “I Progenitori” di Giò Ponti. Le ceramiche chiudono dunque questa interessante tornata di aste primaverili con opere di grande interesse come dimostrano i sei vasi con coperchi e due plastiche in ceramica decorata e colorata di Andrea Parini, raffiguranti pezzi degli scacchi, già esposti alla XXV Biennale di Venezia: risalenti al 1950, sono realizzati in ceramica decorata e colorata (stima € 18.000/20.000, lotto 113). Celebre il Profilo continuo del Duce di Renato Bertelli, una terracotta patinata in nero del 1933 (stima € 14.000/16.000, lotto 38): la scultura fu eseguita in alcuni esemplari per le case del fascio della Toscana ed oggi, al contrario del passato, possono essere definite un simbolo del pre-design italiano.
I 500 anni della scoperta dell'America sono stati celebrati in maniera singolare da Mimmo Rotella che per l'occasione ha realizzato una vela in ceramica dal titolo Colombiadi con decoro astratto, h. cm 50 (stima €5.000/6.000, lotto 143).
Si segnalano inoltre 22 preziosi lotti realizzati dall'insigne mano di Giò Ponti, fra cui spiccano la rarissima scultura raffigurante una mano in ceramica bianca, pezzo unico realizzato da Gabbianelli, 1951, h. cm 66, che fa parte di una serie di “divertimenti” ceramici realizzati da Giò Ponti per decorare i transatlantici e alcune case private che andava arredando alla fine degli anni ’40 (stima € 10.000/12.000, lotto 82); un grande vaso ad urna con coperchio in maiolica con costolature applicate, Richard Ginori Sesto Fiorentino, h. cm 53, esposto alla Biennale di Monza nel 1923 (stima € 8.000/10.000, lotto 70); il Piatto “I Progenitori”, 1924, in porcellana decorata a figure blu con profili in oro entro quartieri geometrici con cornici in oro decorate, marca Ginori (stima € 15.000/18.000, lotto 80); di grande importanza “la carità”, vaso in porcellana bleu gran fuoco e oro con manici a piuma, Richard Ginori, 1928 ca., h. cm 29,5 (stima € 7.000/8.000, lotto 81). Di Giò Ponti si segnalano inoltre pezzi interessanti per tutte le tasche quali la piastrella in terraglia raffigurante personaggi (stima € 800/1.000, lotto 61) e quattro piatti in porcellana policroma Richard Ginori Sesto Fiorentino raffiguranti Le stagioni, 1925 ca (stima € 2.400/2.600, lotto 69).
Ettore Sottsass è presente in asta con tre Fruttiere in ceramica smaltate con finiture esterne in acrilico, produzione Gatti Faenza 2001 (stime € 1.000/1.200 cad., lotti 139, 140, 141). Di Alessandro Mendini si ammirano tre coppie di vasi in porcellana decorata da artisti diversi, Alessi, serie Tendense, 1992 (stime €1.000/1.200 a coppia, lotti 144, 145, 146).
La ceramica faentina è ben rappresentata dalle opere di indiscussi maestri quali Baccarini, Nonni e Melandri di cui si ammirano diversi esemplari importanti. Di Pietro Melandri citiamo il vaso con personaggi classici in maiolica a rilievo, decoro in oro a terza cottura, modello fine anni ’30, esecuzione anni ’60, h. cm.40 (stima € 2.300/2.600, lotto 87).
Eccezionali anche le diverse creazioni che recano la firma di Fausto Melotti come un vaso troncoconico in smalto rosso h. cm 32 (stima € 7.000/8.000, lotto 127), un vaso a clessidra in ceramica lustrata grigia, h. cm.25 (stima € 3.500/4.000, lotto 128) e una delicata figurina di galletto h. cm 11,5 (stima € 5.000/6.000, lotto 129). Si segnala inoltre la presenza di Leoncillo con una scultura raffigurante figura distesa (stima € 16.000/18.000, lotto 124).
Asta 28 Maggio - Esposizione 23 - 28 maggio
Un maggio vivace all'insegna dell'arte moderna e contemporanea prosegue dalla Porro & C, importante punto di riferimento per collezionisti e amanti dell’arte.
I due cataloghi dell'asta di Arte Moderna e Contemporanea comprendono 239 prestigiosi lotti che vanno principalmente dal primo dopoguerra alle sperimentazioni degli anni Sessanta, Settanta fino agli anni Ottanta, oltre a opere provenienti da una pregevole Collezione Emiliana. Le provenienze garantiscono la massima sicurezza dei lotti proposti.
Due opere insolite e particolari si distinguono nell'accurata selezione in asta: considerate tra le firme più rare del Novecento italiano, Tullio Garbari e Antonio Sant'Elia (disponibili schede) sono presenti con due quadri eccellenti. La famiglia del carradore di Tullio Garbari, che compare sulla copertina del catalogo, è un olio su tavola del 1928 circa, cm 151×151 (stima € 200.000/250.000, lotto 193), che fu esposto per la prima volta in occasione della XVI Esposizione Internazionale di Venezia, ricevendo critiche positive da Ugo Nebbia e Carlo Carrà. Questo grande olio è da includersi nel ciclo di dipinti dedicati al tema del carradore e rappresenta senza dubbio la prova più alta dell’intera serie, non solo per il grande formato, unico esempio nel campo della produzione “profana” di Garbari, ma anche per lo sviluppo compositivo piuttosto articolato e per l’impeccabile qualità pittorica. Dell'architetto Antonio Sant’Elia si ammira Centrale elettrica del 1914, un raro inchiostro su carta, cm 30x20 (stima € 70.000/90.000, lotto 188): appartenente al periodo del concepimento del "Manifesto dell’architettura futurista" da parte di Sant'Elia, l’opera conferma una notevole ricerca personale volta a sovvertire tutto quanto facesse parte della tradizione per determinare nuove forme, nuove linee ed una nuova armonia. Il lavoro presenta ardite soluzioni grafiche la cui enfasi monumentale è spesso accentuata dall'uso della prospettiva dal basso.
Uno degli artisti più originali del dopoguerra, Jean Paul Riopelle, è rappresentato da Senza titolo, un olio su tela del 1954, cm 90x71, che regala una straordinaria varietà di colori: dagli stupendi rossi, gialli, verdi, agli azzurri freschissimi, ai bianchi abbaglianti (stima € 300.000/350.000, lotto 219).
Si continua con una rosa di artisti eccezionali: Giorgio Morandi con Natura morta, olio su tela del 1947, cm29x45 (€ 480.000/550.000, lotto 198), Alberto Burri con Combustione – 1968, tecnica mista su tela, cm19x39 (stima € 95.000/110.000, lotto 222), Filippo De Pisis con Chiesa – 1928, olio su tela, cm 80x60 (stima € 70.000/90.000, lotto 201).
Fra le diverse opere di Mario Schifano incanta lo straordinario Per due vedute del cielo, 1983, smalto su tela, cm 151x246 (stima €30.000/40.000, lotto 232), mentre la creatività di Mimmo Rotella ha dato vita nel 1960 a un décollage su tela, cm 94x67, dal titolo Soulier Dechiré (stima € 80.000/90.000, lotto 233).
Spicca l’indimenticabile blu dell’opera di Sam Francis, SPF84-74, 1984, acrilico su tela, cm 38x61 (stima €35.000/50.000, lotto 214), e si resta affascinati da due lavori di Lucio Fontana tra cui un Concetto spaziale con buchi e graffiti su terracotta colorata, cm 30x40 (stima € 50.000/60.000, lotto 221), una delicata e poetica scultura di Fausto Melotti, La vacca lunatica, 1961 (stima € 30.000/35.000, lotto 200) e un acrilico su tela di Hans Hartung, T1980-R48, 1989, cm 64,7x92 (stima € 50.000/60.000, lotto 223).
Tra i grandi nomi presenti si segnalano Enrico Baj, Osvaldo Licini, Mario Sironi presente con tre opere, Arturo Tosi, Mario Tozzi e Giulio Turcato.
Nel catalogo che illustra le opere provenienti da una Collezione Emiliana si ammira un bronzo di Pietro Consagra dal titolo Muro del suono, 1956, cm 70x47x3,5 (stima € 45.000/50.000, lotto 132). Di grande effetto il Senza titolo di Mario Merz, un olio su cartone datato 1959 (stima € 35.000/40.000, lotto 128); notevole anche l’olio su tela di Giulio Turcato, Senza titolo, 1955 circa (stima € 15.000/18.000, lotto 127).
Tra i lavori di particolare pregio si citano anche quelli di Gianni Dova, Gianfranco Ferroni, Renato Guttuso, Aldo Mondino, Emilio Scanavino e Jean Tinguely.
Ceramiche del '900
Asta 29 Maggio - Esposizione 23 - 29 maggio
Notevoli i 146 lotti proposti in catalogo la cui copertina riproduce il finissimo Piatto “I Progenitori” di Giò Ponti. Le ceramiche chiudono dunque questa interessante tornata di aste primaverili con opere di grande interesse come dimostrano i sei vasi con coperchi e due plastiche in ceramica decorata e colorata di Andrea Parini, raffiguranti pezzi degli scacchi, già esposti alla XXV Biennale di Venezia: risalenti al 1950, sono realizzati in ceramica decorata e colorata (stima € 18.000/20.000, lotto 113). Celebre il Profilo continuo del Duce di Renato Bertelli, una terracotta patinata in nero del 1933 (stima € 14.000/16.000, lotto 38): la scultura fu eseguita in alcuni esemplari per le case del fascio della Toscana ed oggi, al contrario del passato, possono essere definite un simbolo del pre-design italiano.
I 500 anni della scoperta dell'America sono stati celebrati in maniera singolare da Mimmo Rotella che per l'occasione ha realizzato una vela in ceramica dal titolo Colombiadi con decoro astratto, h. cm 50 (stima €5.000/6.000, lotto 143).
Si segnalano inoltre 22 preziosi lotti realizzati dall'insigne mano di Giò Ponti, fra cui spiccano la rarissima scultura raffigurante una mano in ceramica bianca, pezzo unico realizzato da Gabbianelli, 1951, h. cm 66, che fa parte di una serie di “divertimenti” ceramici realizzati da Giò Ponti per decorare i transatlantici e alcune case private che andava arredando alla fine degli anni ’40 (stima € 10.000/12.000, lotto 82); un grande vaso ad urna con coperchio in maiolica con costolature applicate, Richard Ginori Sesto Fiorentino, h. cm 53, esposto alla Biennale di Monza nel 1923 (stima € 8.000/10.000, lotto 70); il Piatto “I Progenitori”, 1924, in porcellana decorata a figure blu con profili in oro entro quartieri geometrici con cornici in oro decorate, marca Ginori (stima € 15.000/18.000, lotto 80); di grande importanza “la carità”, vaso in porcellana bleu gran fuoco e oro con manici a piuma, Richard Ginori, 1928 ca., h. cm 29,5 (stima € 7.000/8.000, lotto 81). Di Giò Ponti si segnalano inoltre pezzi interessanti per tutte le tasche quali la piastrella in terraglia raffigurante personaggi (stima € 800/1.000, lotto 61) e quattro piatti in porcellana policroma Richard Ginori Sesto Fiorentino raffiguranti Le stagioni, 1925 ca (stima € 2.400/2.600, lotto 69).
Ettore Sottsass è presente in asta con tre Fruttiere in ceramica smaltate con finiture esterne in acrilico, produzione Gatti Faenza 2001 (stime € 1.000/1.200 cad., lotti 139, 140, 141). Di Alessandro Mendini si ammirano tre coppie di vasi in porcellana decorata da artisti diversi, Alessi, serie Tendense, 1992 (stime €1.000/1.200 a coppia, lotti 144, 145, 146).
La ceramica faentina è ben rappresentata dalle opere di indiscussi maestri quali Baccarini, Nonni e Melandri di cui si ammirano diversi esemplari importanti. Di Pietro Melandri citiamo il vaso con personaggi classici in maiolica a rilievo, decoro in oro a terza cottura, modello fine anni ’30, esecuzione anni ’60, h. cm.40 (stima € 2.300/2.600, lotto 87).
Eccezionali anche le diverse creazioni che recano la firma di Fausto Melotti come un vaso troncoconico in smalto rosso h. cm 32 (stima € 7.000/8.000, lotto 127), un vaso a clessidra in ceramica lustrata grigia, h. cm.25 (stima € 3.500/4.000, lotto 128) e una delicata figurina di galletto h. cm 11,5 (stima € 5.000/6.000, lotto 129). Si segnala inoltre la presenza di Leoncillo con una scultura raffigurante figura distesa (stima € 16.000/18.000, lotto 124).
28
maggio 2008
Aste di Primavera 2008
Dal 28 al 29 maggio 2008
arte contemporanea
arti decorative e industriali
asta
arti decorative e industriali
asta
Location
PALAZZO DURINI
Milano, Via Durini, 24, (Milano)
Milano, Via Durini, 24, (Milano)
Vernissage
28 Maggio 2008, ore 17
Ufficio stampa
IRMA BIANCHI