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Avventurieri dell’aria e del magnete
Opere di due artisti-amici, fra i protagonisti dell’arte cinetica e programmata l’uno (Boriani) e dell’arte ambientale l’altro (Mazzucchelli).
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il Giorno 17 Maggio 2008 alle ore 18,00 si inaugura presso la galleria Mandelli arte di Seregno la doppia personale di Davide Boriani e Franco Mazzucchelli.
Diciamo subito che si tratta di un evento di eccezionale importanza.
Mai infatti si erano potute vedere insieme le opere di questi due artisti-amici, fra i protagonisti dell'arte cinetica e programmata l'uno (Boriani) e dell'arte ambientale l'altro (Mazzucchelli). Ambedue sono stati attori di quelle temperie culturale che, fra gli anni '60 e '70, ha permesso a quella generazione di artisti l'elaborazione e lo sviluppo di idee straordinarie, di lanciarsi con uno spirito quasi pionieristico alla ricerca e sperimentazione di nuove situazioni e nuovi linguaggi artistici. Il titolo della mostra infatti, Avventurieri dell'aria e del magnete, e' un riferimento ironico al film di Howard Hawks - Avventurieri dell'aria -, le cui colonne portanti sono l'abilità, lo spirito d'avventura e il sentimento dell'amicizia.
Franco Mazzucchelli, in una carriera ormai quasi quarantennale, ha elaborato nel corso degli anni una serie di progetti legati ad un modo nuovo di intendere la scultura, non piu' legata al concetto tradizionale del monumentale, del solido, del pieno, ma al contrario caratterizzata dalla leggerezza dei nuovi materiali, che, una volta gonfiati, consentono la costruzione di sculture gigantesche, dalle bellissime forme a spirale, a piramide o a cono, immensi tubi in cui poter camminare e giocare: uno degli elementi del suo lavoro e' sempre stato infatti il fattore ludico. Altro elemento, infine era la -durata- delle sue opere destinate a una vita estremamente breve, giusto lo spazio della performance. In questa mostra Mazzucchelli presenta una serie di lavori -a parete-, costituiti da elementi gonfiabili in pvc. Il gioco delle masse del pvc gonfiato e lucido in diversi colori, spesso anche trasparente con inserti liquidi o di foglia oro, permette un ulteriore sviluppo alla sua ricerca, che con spirito di vero avventuriero si sperimenta, da par suo, nel ruolo dell'-artista tradizionale-.
Davide Boriani, (1936) fra i fondatori nel 1959 insieme a Giovanni Anceschi, Gabriele de Vecchi, Gianni Colombo del glorioso Gruppo T, che ha parte attiva in Azimut, nell'arte programmata e nel movimento internazionale delle Nuove Tendenze. Dal 1959 Boriani realizza opere in divenire e ambienti che innovano mezzi e metodi operativi delle arti visive e propongono nuove modalità di percezione estetica. Le sue opere interattive stabiliscono un diverso rapporto con il fruitore, che con gli ambienti e' posto davvero al -centro dell'opera-. Successivamente lavoro di gruppo, movimento, tecnologie e materiali nuovi, luce artificiale e ambienti sono entrati nel repertorio delle arti visive. L'interattività e il rapporto tra programma e caso, da cui il divenire irreversibile delle opere di Boriani, anticipano gli esordi dei calcolatori elettronici, aspetti che emergono oggi nel contesto della comunicazione. Riprendendo qualche utopia delle avanguardie e come verifica alternativa della ricerca estetica, dal 1968 ha realizzato interventi d'immagine anche nello spazio dell'architettura, del territorio, della vita collettiva. Le sue opere, esposte in rassegne internazionali, si trovano in raccolte private e musei in Italia e all'estero. Attualmente vive in Italia e in Brasile. Presenti in mostra sono quelli che molti considerano i suoi capolavori, le Superfici magnetiche, opere in cui all'interno di una teca viene depositata della limatura di ferro che viene poi mossa da un certo numero di magneti in una serie infinita di combinazioni, ed altre splendide realizzazioni della sua creatività.
Diciamo subito che si tratta di un evento di eccezionale importanza.
Mai infatti si erano potute vedere insieme le opere di questi due artisti-amici, fra i protagonisti dell'arte cinetica e programmata l'uno (Boriani) e dell'arte ambientale l'altro (Mazzucchelli). Ambedue sono stati attori di quelle temperie culturale che, fra gli anni '60 e '70, ha permesso a quella generazione di artisti l'elaborazione e lo sviluppo di idee straordinarie, di lanciarsi con uno spirito quasi pionieristico alla ricerca e sperimentazione di nuove situazioni e nuovi linguaggi artistici. Il titolo della mostra infatti, Avventurieri dell'aria e del magnete, e' un riferimento ironico al film di Howard Hawks - Avventurieri dell'aria -, le cui colonne portanti sono l'abilità, lo spirito d'avventura e il sentimento dell'amicizia.
Franco Mazzucchelli, in una carriera ormai quasi quarantennale, ha elaborato nel corso degli anni una serie di progetti legati ad un modo nuovo di intendere la scultura, non piu' legata al concetto tradizionale del monumentale, del solido, del pieno, ma al contrario caratterizzata dalla leggerezza dei nuovi materiali, che, una volta gonfiati, consentono la costruzione di sculture gigantesche, dalle bellissime forme a spirale, a piramide o a cono, immensi tubi in cui poter camminare e giocare: uno degli elementi del suo lavoro e' sempre stato infatti il fattore ludico. Altro elemento, infine era la -durata- delle sue opere destinate a una vita estremamente breve, giusto lo spazio della performance. In questa mostra Mazzucchelli presenta una serie di lavori -a parete-, costituiti da elementi gonfiabili in pvc. Il gioco delle masse del pvc gonfiato e lucido in diversi colori, spesso anche trasparente con inserti liquidi o di foglia oro, permette un ulteriore sviluppo alla sua ricerca, che con spirito di vero avventuriero si sperimenta, da par suo, nel ruolo dell'-artista tradizionale-.
Davide Boriani, (1936) fra i fondatori nel 1959 insieme a Giovanni Anceschi, Gabriele de Vecchi, Gianni Colombo del glorioso Gruppo T, che ha parte attiva in Azimut, nell'arte programmata e nel movimento internazionale delle Nuove Tendenze. Dal 1959 Boriani realizza opere in divenire e ambienti che innovano mezzi e metodi operativi delle arti visive e propongono nuove modalità di percezione estetica. Le sue opere interattive stabiliscono un diverso rapporto con il fruitore, che con gli ambienti e' posto davvero al -centro dell'opera-. Successivamente lavoro di gruppo, movimento, tecnologie e materiali nuovi, luce artificiale e ambienti sono entrati nel repertorio delle arti visive. L'interattività e il rapporto tra programma e caso, da cui il divenire irreversibile delle opere di Boriani, anticipano gli esordi dei calcolatori elettronici, aspetti che emergono oggi nel contesto della comunicazione. Riprendendo qualche utopia delle avanguardie e come verifica alternativa della ricerca estetica, dal 1968 ha realizzato interventi d'immagine anche nello spazio dell'architettura, del territorio, della vita collettiva. Le sue opere, esposte in rassegne internazionali, si trovano in raccolte private e musei in Italia e all'estero. Attualmente vive in Italia e in Brasile. Presenti in mostra sono quelli che molti considerano i suoi capolavori, le Superfici magnetiche, opere in cui all'interno di una teca viene depositata della limatura di ferro che viene poi mossa da un certo numero di magneti in una serie infinita di combinazioni, ed altre splendide realizzazioni della sua creatività.
17
maggio 2008
Avventurieri dell’aria e del magnete
Dal 17 maggio al 17 giugno 2008
arte contemporanea
Location
MANDELLI ARTE CONTEMPORANEA
Seregno, Via Giuseppe Garibaldi, 89, (Milano)
Seregno, Via Giuseppe Garibaldi, 89, (Milano)
Vernissage
17 Maggio 2008, ore 18.00
Autore