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Mimmo Rotella – Playing Artypo
La mostra approfondisce e rivela al pubblico questo aspetto nuovo dell’opera dell’artista: il risultato del suo lavoro sulle immagini pubblicitarie, per dar luogo a nuove icone straordinariamente attuali, concepite quasi sradicando l’immaginario visivo della collettività
Comunicato stampa
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Si terrà al mdm - museum di Porto Cervo, dal 13 giugno al 21 settembre, la mostra Rotella Playing Artypo, a cura di Luca Massimo Barbero e realizzata in collaborazione con la Fondazione Mimmo Rotella. Gli artypo: una ricerca particolarmente attuale sull'immagine, realizzata tra anni Sessanta e anni Settanta, in un momento di grande felicità nel percorso artistico di Mimmo Rotella. La mostra approfondisce e rivela al pubblico questo aspetto nuovo dell'opera dell'artista: il risultato del suo lavoro sulle immagini pubblicitarie, per dar luogo a nuove icone straordinariamente attuali, concepite quasi sradicando l'immaginario visivo della collettività.
La mostra inaugura il mdm museum - Monte di Mola Museo, un progetto innovatore nato in questo tratto della costa gallurese, in quella Costa Smeralda che già dagli anni Sessanta (decennio in cui nascono gli artypo) è frequentata da tutto un mondo cosmopolita che ha scelto questo luogo pieno di luce per farne un microcosmo di internazionalità, dove cultura, architettura e natura convivono in armonia.
Il Museo è parte di un più ampio progetto, nato nel 2001 e realizzato da Gocil srl, che vuole rilanciare la propria vocazione alla cultura e all'arte: in questa occasione, scegliendo un personaggio come Rotella, che nella sua biografia avventurosa e internazionale, vissuta tra Roma, Parigi, New York, bene esprime la vitalità positiva di questo luogo.
La Promenade du Port, dove ha sede il mueso, è il borgo, dai sapori architettonici galluresi, nato con l'intento di diventare il centro della vita sociale di questo tratto di costa e del suo dialogo con il mondo, con l'ambizione di rappresentare la porta d'ingresso al futuro della Costa Smeralda.
Mimmo Rotella, considerato uno dei protagonisti della scena artistica della seconda metà del XX secolo e scomparso nel 2006, è internazionalmente noto per i suoi décollage. Questa mostra sarà l'occasione per vedere riuniti, in uno stesso percorso, esempi eccezionali di artypo, una tipologia che si rivelerà ai visitatori come particolarmente attuale, contemporanea e meno nota, quasi inedita al grande pubblico.
Artypo è termine che deriva dalla fusione delle parole art e typographie e indica una nuova tecnica inventata da Rotella nel suo utilizzo creativo dei procedimenti tipografici. Per realizzare gli artypo, l'artista seleziona, in tipografia, fogli di prove di stampa (usati per gli avviamenti di macchina, su cui lo stampatore in genere controlla immagini e colori), sui quali sono stampate una sull'altra casualmente diverse immagini, per poi trasporli su tela, plastica o lamiera. Rotella dà così vita alla sua immagine del mito di un'Italia internazionale, giocosa e colorata, che il miracolo economico apre agli orizzonti globali della comunicazione.
Esposti per la prima volta nell'estate del 1966 al Teatro La Fenice di Venezia, gli artypo vengono indicati dall'artista nella sua autobiografia come “quadri fatti con prove di stampa, affiche che mi sono procurate a Milano e Roma. Vengono fuori immagini, forti, suggestive”. È straordinario come alcuni logotipi, immagini ingigantite, close up di oggetti e di scritte, appaiano oggi di una eccezionale freschezza e contemporaneità, quasi fossero anticipazioni delle ricerche grafiche attuali.
L'esposizione si articola attorno a un nucleo centrale di artypo, realizzati da Rotella tra il 1966 al 1975: un percorso nel quale immagini, icone, loghi della comunicazione pubblicitaria vengono assunti e interpretati dall'artista nella loro natura di riferimento visivo dei meccanismi della comunicazione contemporanea, con una freschezza ed efficacia che testimoniano l'assoluta attualità del suo linguaggio in questa sua declinazione. La grande contemporaneità degli artypo sta proprio in questo continuo rotelliano elaborare loghi e icone, in una chiave grafica fresca e ironica, che al décollage degli anni precedenti affianca una sorta di accumulazione di immagini funzionale alla loro rilettura in chiave critica, dissacrante e rivoluzionaria.
Attorno a questo corpus centrale costituito dagli artypo, ad esemplificare la varietà e ricchezza di rimandi che lega questo momento dell'opera di Rotella al complesso della sua opera, saranno presentati in mostra anche alcuni décollage storici e di grande dimensione, oltre a una ricca sezione documentaria inclusiva di fotografie originali d'epoca, video documentari, materiali di lavoro, suoi oggetti tridimensionali e poemi fonetici, rivelando sempre di più come l'opera di Rotella continui a costituire una grande miniera di immagini e di felicità espressiva, dall'attualità inesauribile.
In occasione della mostra, verrà pubblicata una monografia a cura di Luca Massimo Barbero, che attraverso un ricco apparato iconografico intrecciato a una consistente selezione di materiali documentari, editi e inediti, intende proporre un percorso di lettura specificamente dedicato a questo momento dell'opera dell'artista nel contesto del suo iter creativo.
La mostra inaugura il mdm museum - Monte di Mola Museo, un progetto innovatore nato in questo tratto della costa gallurese, in quella Costa Smeralda che già dagli anni Sessanta (decennio in cui nascono gli artypo) è frequentata da tutto un mondo cosmopolita che ha scelto questo luogo pieno di luce per farne un microcosmo di internazionalità, dove cultura, architettura e natura convivono in armonia.
Il Museo è parte di un più ampio progetto, nato nel 2001 e realizzato da Gocil srl, che vuole rilanciare la propria vocazione alla cultura e all'arte: in questa occasione, scegliendo un personaggio come Rotella, che nella sua biografia avventurosa e internazionale, vissuta tra Roma, Parigi, New York, bene esprime la vitalità positiva di questo luogo.
La Promenade du Port, dove ha sede il mueso, è il borgo, dai sapori architettonici galluresi, nato con l'intento di diventare il centro della vita sociale di questo tratto di costa e del suo dialogo con il mondo, con l'ambizione di rappresentare la porta d'ingresso al futuro della Costa Smeralda.
Mimmo Rotella, considerato uno dei protagonisti della scena artistica della seconda metà del XX secolo e scomparso nel 2006, è internazionalmente noto per i suoi décollage. Questa mostra sarà l'occasione per vedere riuniti, in uno stesso percorso, esempi eccezionali di artypo, una tipologia che si rivelerà ai visitatori come particolarmente attuale, contemporanea e meno nota, quasi inedita al grande pubblico.
Artypo è termine che deriva dalla fusione delle parole art e typographie e indica una nuova tecnica inventata da Rotella nel suo utilizzo creativo dei procedimenti tipografici. Per realizzare gli artypo, l'artista seleziona, in tipografia, fogli di prove di stampa (usati per gli avviamenti di macchina, su cui lo stampatore in genere controlla immagini e colori), sui quali sono stampate una sull'altra casualmente diverse immagini, per poi trasporli su tela, plastica o lamiera. Rotella dà così vita alla sua immagine del mito di un'Italia internazionale, giocosa e colorata, che il miracolo economico apre agli orizzonti globali della comunicazione.
Esposti per la prima volta nell'estate del 1966 al Teatro La Fenice di Venezia, gli artypo vengono indicati dall'artista nella sua autobiografia come “quadri fatti con prove di stampa, affiche che mi sono procurate a Milano e Roma. Vengono fuori immagini, forti, suggestive”. È straordinario come alcuni logotipi, immagini ingigantite, close up di oggetti e di scritte, appaiano oggi di una eccezionale freschezza e contemporaneità, quasi fossero anticipazioni delle ricerche grafiche attuali.
L'esposizione si articola attorno a un nucleo centrale di artypo, realizzati da Rotella tra il 1966 al 1975: un percorso nel quale immagini, icone, loghi della comunicazione pubblicitaria vengono assunti e interpretati dall'artista nella loro natura di riferimento visivo dei meccanismi della comunicazione contemporanea, con una freschezza ed efficacia che testimoniano l'assoluta attualità del suo linguaggio in questa sua declinazione. La grande contemporaneità degli artypo sta proprio in questo continuo rotelliano elaborare loghi e icone, in una chiave grafica fresca e ironica, che al décollage degli anni precedenti affianca una sorta di accumulazione di immagini funzionale alla loro rilettura in chiave critica, dissacrante e rivoluzionaria.
Attorno a questo corpus centrale costituito dagli artypo, ad esemplificare la varietà e ricchezza di rimandi che lega questo momento dell'opera di Rotella al complesso della sua opera, saranno presentati in mostra anche alcuni décollage storici e di grande dimensione, oltre a una ricca sezione documentaria inclusiva di fotografie originali d'epoca, video documentari, materiali di lavoro, suoi oggetti tridimensionali e poemi fonetici, rivelando sempre di più come l'opera di Rotella continui a costituire una grande miniera di immagini e di felicità espressiva, dall'attualità inesauribile.
In occasione della mostra, verrà pubblicata una monografia a cura di Luca Massimo Barbero, che attraverso un ricco apparato iconografico intrecciato a una consistente selezione di materiali documentari, editi e inediti, intende proporre un percorso di lettura specificamente dedicato a questo momento dell'opera dell'artista nel contesto del suo iter creativo.
13
giugno 2008
Mimmo Rotella – Playing Artypo
Dal 13 giugno al 25 ottobre 2008
arte contemporanea
Location
MDM MUSEUM – MONTE DI MOLA MUSEO
Arzachena, Via Porto Vecchio, 1, (Olbia-tempio)
Arzachena, Via Porto Vecchio, 1, (Olbia-tempio)
Orario di apertura
da martedì a domenica 18-24
Vernissage
13 Giugno 2008, ore 19
Editore
SKIRA
Ufficio stampa
SPAINI & PARTNERS
Autore
Curatore