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Mario Sandonà – Architetto e pittore
Il Comune di Villa Lagarina ricorda questo architetto e pittore nativo del luogo, che attraverso un’esperienza artistica silenziosa e tormentata si è distinto nel panorama architettonico e artistico del primo Novecento.
Comunicato stampa
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Sabato 24 maggio 2008 alle ore 18.00 si apre a Villa Lagarina la mostra dedicata a “MARIO SANDONA’ 1877-1957. ARCHITETTO E PITTORE”. Come anticipato nel dicembre scorso, in occasione dei cinquant’anni dalla morte, il Comune di Villa Lagarina ricorda questo architetto e pittore nativo del luogo, che attraverso un’esperienza artistica silenziosa e tormentata si è distinto nel panorama architettonico e artistico del primo novecento.
I disegni di architettura, i dipinti e i documenti, generosamente messi a disposizione dalla famiglia, contribuiscono in questa occasione a precisare i contorni di un percorso che spazia tra Vienna, Firenze (dove Giorgio De Chirico lo ritrae nel 1920) e Parigi, investendo alcuni aspetti della cultura architettonica e artistica dei primi decenni di questo secolo.
Mario Sandonà, unico studente trentino ammesso alla Spezialschule für Architektur di Otto Wagner, che frequenta intorno al 1900, quindi funzionario delle maggiori istituzioni artistiche imperiali, architetto e pittore è destinato, con la svolta del primo dopoguerra, a rimanere isolato nella sua onestà intellettuale, rivelando in modo del tutto originale il tentativo di trovare una via nuova nell’archittettura.
Di assoluta modernità è, d'altra parte, il suo percoso in pittura che lo porta a superare la lezione di Cézanne per approdare, assieme a Tullio Garbari e a Francesco Di Terlizzi, a una ricerca artistica che è anche confronto con un problema di moralità e di stile. In tale senso, questo lavoro aggiunge un ulteriore tassello all’indagine sulla pittura di Garbari e dei “primitivi”, avviata dal MART più di vent’anni fa nell’approfondimento dei diversi temi del “moderno” e che proprio l’anno scorso ha visto un momento significativo nella mostra tenutasi al Museo Diocesano Tridentino.
L’abbandono della pratica architettonica e la sua pittura sono il segno di una riflessione critica che, nell’intreccio della storia mitteleuropea a scavalco della prima guerra mondiale, dà non solo lo spessore intellettuale e l’intensa spiritualità di questo architetto-pittore, ma anche lo spaccato di un mondo destinato irrimediabilmente a disperdersi.
La mostra, curata dall’architetto Giovanni Marzari, sarà allestita nelle sale del pianoterreno di palazzo Libera. Il percorso espositivo è accompagnato da un catalogo, dal titolo appunto “Mario Sandonà 1877-1957. Architetto e pittore”, curato da Giovanni Marzari, Silvana Giordani e Angiola Turella, che raccoglie tra gli altri i significativi contributi del prof. Marco Pogacnik dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, del prof. Sileno Salvagnini dell’Accademia di Belle Arti di Venezia. Il catalogo è edito da Silvana Editoriale.
I disegni di architettura, i dipinti e i documenti, generosamente messi a disposizione dalla famiglia, contribuiscono in questa occasione a precisare i contorni di un percorso che spazia tra Vienna, Firenze (dove Giorgio De Chirico lo ritrae nel 1920) e Parigi, investendo alcuni aspetti della cultura architettonica e artistica dei primi decenni di questo secolo.
Mario Sandonà, unico studente trentino ammesso alla Spezialschule für Architektur di Otto Wagner, che frequenta intorno al 1900, quindi funzionario delle maggiori istituzioni artistiche imperiali, architetto e pittore è destinato, con la svolta del primo dopoguerra, a rimanere isolato nella sua onestà intellettuale, rivelando in modo del tutto originale il tentativo di trovare una via nuova nell’archittettura.
Di assoluta modernità è, d'altra parte, il suo percoso in pittura che lo porta a superare la lezione di Cézanne per approdare, assieme a Tullio Garbari e a Francesco Di Terlizzi, a una ricerca artistica che è anche confronto con un problema di moralità e di stile. In tale senso, questo lavoro aggiunge un ulteriore tassello all’indagine sulla pittura di Garbari e dei “primitivi”, avviata dal MART più di vent’anni fa nell’approfondimento dei diversi temi del “moderno” e che proprio l’anno scorso ha visto un momento significativo nella mostra tenutasi al Museo Diocesano Tridentino.
L’abbandono della pratica architettonica e la sua pittura sono il segno di una riflessione critica che, nell’intreccio della storia mitteleuropea a scavalco della prima guerra mondiale, dà non solo lo spessore intellettuale e l’intensa spiritualità di questo architetto-pittore, ma anche lo spaccato di un mondo destinato irrimediabilmente a disperdersi.
La mostra, curata dall’architetto Giovanni Marzari, sarà allestita nelle sale del pianoterreno di palazzo Libera. Il percorso espositivo è accompagnato da un catalogo, dal titolo appunto “Mario Sandonà 1877-1957. Architetto e pittore”, curato da Giovanni Marzari, Silvana Giordani e Angiola Turella, che raccoglie tra gli altri i significativi contributi del prof. Marco Pogacnik dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, del prof. Sileno Salvagnini dell’Accademia di Belle Arti di Venezia. Il catalogo è edito da Silvana Editoriale.
14
giugno 2008
Mario Sandonà – Architetto e pittore
Dal 14 giugno al 31 agosto 2008
architettura
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
PALAZZO LIBERA
Villa Lagarina, Via Giuseppe Garibaldi, 10, (Trento)
Villa Lagarina, Via Giuseppe Garibaldi, 10, (Trento)
Vernissage
14 Giugno 2008, ore 18
Editore
SILVANA EDITORIALE
Autore
Curatore