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Donato Maniello – Spirito e Spiriti di Napoli
Mostra fotografica 3D
Comunicato stampa
Segnala l'evento
SPIRITO E SPIRITI DI NAPOLI testo di Elena Santoni
Una sola anima…due spiriti.
Due tecniche, un solo modo di percepire una determinata realtà. Con la serie di foto in 3D, solo alcune delle quali non, viene esplorata un’essenza, qualcosa di impossibile a dirsi con le parole, qualcosa di difficilmente descrivibile, il soffio vitale di una città inafferrabile, l’energia della città di Napoli.
Con le foto 3D, quelle attinenti al luogo, allo spirito, siamo portati ad esplorare, ad entrare dentro, a sentire l’aria, a respirare un’atmosfera altamente suggestiva, fatta di luoghi, ambienti, architetture, dettagli, monumenti.
Lo spirito, il luogo, è privo di uomini, parla attraverso il suo stesso silenzio austero. Un silenzio che non è assenza, ma presenza nascosta e sublimata, dove vivono spiriti imprigionati nella sua stessa presenza, nella calma presenza dello spazio tangibile. La partecipazione nascosta dell’umano carica lo spirito di un incanto infinito. L’uomo non rappresentato si esprime attraverso l’opera architettonica. Vengono sottolineati, lo spazio, le costruzioni, i dettagli.
L’altra sezione è dedicata, alla gente, agli spiriti, è fatta di bianchi e neri ed accesi colori, contrasti che sottolineano una città strana, paradossale, tacita e vivace.
La gente, gli spiriti, insolitamente non sono associati a situazioni rumorose, è assente la folla, hanno una dimensione privata, non parlano. Un monumento solo, silente, rivede se stesso in un individuo altrettanto silente ed appartato. Le fotografie che colgono la presenza umana, rappresentano un soggetto che vive all’interno dello scenario urbano. E’ l’interazione, la simbiosi, fra il luogo, spesso la strada, e l’umano, ad essere presa in esame. La simultanea presenza ed assenza dell’uomo viene fermata dallo scatto immediato e permanente della fotografia. Il colore rappresenta l’attimo che passa, che fugge senza essere visto; la capacità cromatica ha la forza di rendere evidente ciò che passa inosservato, di rendere l’intangibile dell’essenza umana. Ci viene offerta una Napoli insolita, non chiassosa, strana, astratta; rappresentata attraverso atmosfere e sentimenti, che non la si può capire se non la si vive. La città è analizzata nei suoi dettagli, in modo profondo, analitico. Emerge una lettura soggettiva di Napoli che al contempo vuole evidenziare nello spirito, nel particolare, nello spazio architettonico, l’elemento di oggettività. Quello che si può toccare e vedere, è associato, alla parte delle foto sulla presenza umana che appare e svanisce. L’anima di Napoli è composta da Spiriti e Spirito, da soggetti ed oggetti consistenti eppure oscuri e misteriosi.
Una sola anima…due spiriti.
Due tecniche, un solo modo di percepire una determinata realtà. Con la serie di foto in 3D, solo alcune delle quali non, viene esplorata un’essenza, qualcosa di impossibile a dirsi con le parole, qualcosa di difficilmente descrivibile, il soffio vitale di una città inafferrabile, l’energia della città di Napoli.
Con le foto 3D, quelle attinenti al luogo, allo spirito, siamo portati ad esplorare, ad entrare dentro, a sentire l’aria, a respirare un’atmosfera altamente suggestiva, fatta di luoghi, ambienti, architetture, dettagli, monumenti.
Lo spirito, il luogo, è privo di uomini, parla attraverso il suo stesso silenzio austero. Un silenzio che non è assenza, ma presenza nascosta e sublimata, dove vivono spiriti imprigionati nella sua stessa presenza, nella calma presenza dello spazio tangibile. La partecipazione nascosta dell’umano carica lo spirito di un incanto infinito. L’uomo non rappresentato si esprime attraverso l’opera architettonica. Vengono sottolineati, lo spazio, le costruzioni, i dettagli.
L’altra sezione è dedicata, alla gente, agli spiriti, è fatta di bianchi e neri ed accesi colori, contrasti che sottolineano una città strana, paradossale, tacita e vivace.
La gente, gli spiriti, insolitamente non sono associati a situazioni rumorose, è assente la folla, hanno una dimensione privata, non parlano. Un monumento solo, silente, rivede se stesso in un individuo altrettanto silente ed appartato. Le fotografie che colgono la presenza umana, rappresentano un soggetto che vive all’interno dello scenario urbano. E’ l’interazione, la simbiosi, fra il luogo, spesso la strada, e l’umano, ad essere presa in esame. La simultanea presenza ed assenza dell’uomo viene fermata dallo scatto immediato e permanente della fotografia. Il colore rappresenta l’attimo che passa, che fugge senza essere visto; la capacità cromatica ha la forza di rendere evidente ciò che passa inosservato, di rendere l’intangibile dell’essenza umana. Ci viene offerta una Napoli insolita, non chiassosa, strana, astratta; rappresentata attraverso atmosfere e sentimenti, che non la si può capire se non la si vive. La città è analizzata nei suoi dettagli, in modo profondo, analitico. Emerge una lettura soggettiva di Napoli che al contempo vuole evidenziare nello spirito, nel particolare, nello spazio architettonico, l’elemento di oggettività. Quello che si può toccare e vedere, è associato, alla parte delle foto sulla presenza umana che appare e svanisce. L’anima di Napoli è composta da Spiriti e Spirito, da soggetti ed oggetti consistenti eppure oscuri e misteriosi.
04
luglio 2008
Donato Maniello – Spirito e Spiriti di Napoli
Dal 04 al 25 luglio 2008
fotografia
Location
CHIESA DI SAN SEVERO AL PENDINO
Napoli, Via Duomo, 286, (Napoli)
Napoli, Via Duomo, 286, (Napoli)
Orario di apertura
Dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 18.30
Vernissage
4 Luglio 2008, ore 17.00
Autore
Curatore