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Stefano Spinelli – Lo sguardo abissale
Spinelli ha fotografato sguardi di persone che hanno vissuto l’abisso. Insieme agli scritti di Maria Rosaria Valentini e alla musica di Nunzio Scibilia, gli scatti completano un progetto per la Memoria
Comunicato stampa
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L'esposizione trova origine in un progetto fotografico per la Memoria realizzato, attraverso unaserie di immagini, da Stefano Spinelli. Spinelli ha fotografato sguardi di persone che hanno vissuto l’abisso. Per abisso si vuole intenderequello spazio di tenebre in cui più volte, nella storia, è andato ad annientarsi il valore della vita, il senso stesso dell’esistere dell’uomo in quanto uomo. Negli occhi dei sopravvissuti a questi orrori èinsinuato lo strappo di quel limite che separa l’umano dal disumano. Questi occhi sono presi atestimonianza di verità da non dimenticare.Gli sguardi sono tutti rivolti verso l’obiettivo dell’apparecchio fotografico e, dunque, verso ilfruitore con l’intento di sollecitare domande e riflessioni. Stefano Spinelli, presentando questo suolavoro in galleria, abbina suoni e odori alle immagini fotografiche, per immergere lo spettatore inuno spazio composto da temporalità diverse e tra loro in dialogo.Anche Maria Rosaria Valentini, attraverso la scrittura, cerca di muoversi nella Memoria rastrellandoemozioni in frammenti, nel tentativo di “vedere” nei labirinti dell’ignoto e dell’ignobile. Le paroledella scrittrice segnano - qui – scie interiori , dentro specchi del ricordo, dove affiorano, soprattutto,timori e speranze, illusione e angosce, incredulità e sgomento. I testi sono brevi flash emotivi chel’autrice ha intessuto dopo aver riletto “comuni” pagine di storia. I suoi lavori sono stati trascritti inbraille, dalla signora Raffaella Agazzi, affinché l’orizzonte delle parole fosse ancor più ampio edeloquente.Nunzio Scibilia indaga itinerari della memoria sonora. I suoi temi sono stati scelti immaginando il“paesaggio sonoro” dei deportati. Il compositore ha preso spunto da una frase tratta dalla lettera diun deportato; l’uomo, rivolgendosi a sua figlia, esorta: “Hab vor Missgeschick keine Angst”. La composizione è stata costruita intorno a una cellula ritmica affidata, lungo tutto l’arco del brano, auno strumento a percussione che rievoca il rumore prodotto, sui giunti dei binari, dalle ruote deltreno: simbolo del viaggio, ma, al tempo stesso, elemento fisico protagonista di quei ricordi.I visitatori che si recheranno all’ Officinaarte seguiranno un percorso prestabilito che li condurràdalla prima sala, dove si trovano gli scritti di Maria Rosaria Valentini, nella sala centrale, dove è collocata l'installazione di Stefano Spinelli, mentre nell’ultima verrà presentato l’intervento sonoro di Nunzio Scibilia.
Stefano Spinelli (1963) è fotografo e sociologo. Si è diplomato in fotografia alla scuola d'arte Fortman Studios di Firenze. Sociologia a Ginevra.Varie esperienze anche nel campo della produzione cinematografica.Da anni, con il suo lavoro, realizza serie d'immagini in bilico tra l'essere documento, estrazionisoggettive di realtà e riflessioni circa l'atto e il mezzo fotografico stesso. Queste sue esplorazionisono state esposte in varie mostre personali e collettive presso musei e gallerie svizzere e italiane.Alcuni suoi lavori fanno parte di collezioni pubbliche e private.
Maria Rosaria Valentini (1963) è scrittrice e poetessa. Fra le sue pubblicazioni si ricordano: la raccolta di poesie Sassi Muschiati, edizioni Ulivo (librodell’anno della Fondazione Schiller nel 2003); i racconti Nomi Cose Città Fiori, edizioni Dadò (menzione speciale al premio europeo di narrativa G. Ferri- D.H. Lawrence); il racconto lungoQuattro mele annurche, edizioni Capelli; il catalogo intitolato Opere d’arte nel comune di Sorengo,edizione del Comune di Sorengo e il racconto lungo Ipotesi con aringhe, edizioni Mercurio.
Nunzio Scibilia (Palermo, 1959), compositore e direttore d'orchestra. Formatosi a Palermo alla scuola di Eliodoro Sollima, ha proseguito gli studi musicali a Vienna, Berlino, Milano, diplomandosi in Composizione sotto la guida di Bruno Bettinelli e in Direzione d’orchestra al Conservatorio di S. Cecilia di Roma con Bruno Aprea. Diplomato anche in Musica Corale e Direzione di Coro, dal 1990 è docente titolare dell’omonima cattedra presso i Conservatori di Musica. Ha svolto attività concertistica in qualità di direttore ed è autore dicomposizioni vocali e strumentali.
Stefano Spinelli (1963) è fotografo e sociologo. Si è diplomato in fotografia alla scuola d'arte Fortman Studios di Firenze. Sociologia a Ginevra.Varie esperienze anche nel campo della produzione cinematografica.Da anni, con il suo lavoro, realizza serie d'immagini in bilico tra l'essere documento, estrazionisoggettive di realtà e riflessioni circa l'atto e il mezzo fotografico stesso. Queste sue esplorazionisono state esposte in varie mostre personali e collettive presso musei e gallerie svizzere e italiane.Alcuni suoi lavori fanno parte di collezioni pubbliche e private.
Maria Rosaria Valentini (1963) è scrittrice e poetessa. Fra le sue pubblicazioni si ricordano: la raccolta di poesie Sassi Muschiati, edizioni Ulivo (librodell’anno della Fondazione Schiller nel 2003); i racconti Nomi Cose Città Fiori, edizioni Dadò (menzione speciale al premio europeo di narrativa G. Ferri- D.H. Lawrence); il racconto lungoQuattro mele annurche, edizioni Capelli; il catalogo intitolato Opere d’arte nel comune di Sorengo,edizione del Comune di Sorengo e il racconto lungo Ipotesi con aringhe, edizioni Mercurio.
Nunzio Scibilia (Palermo, 1959), compositore e direttore d'orchestra. Formatosi a Palermo alla scuola di Eliodoro Sollima, ha proseguito gli studi musicali a Vienna, Berlino, Milano, diplomandosi in Composizione sotto la guida di Bruno Bettinelli e in Direzione d’orchestra al Conservatorio di S. Cecilia di Roma con Bruno Aprea. Diplomato anche in Musica Corale e Direzione di Coro, dal 1990 è docente titolare dell’omonima cattedra presso i Conservatori di Musica. Ha svolto attività concertistica in qualità di direttore ed è autore dicomposizioni vocali e strumentali.
10
maggio 2008
Stefano Spinelli – Lo sguardo abissale
Dal 10 maggio all'otto giugno 2008
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
OFFICINAARTE
Magliaso, Via Cantonale, 57, (Lugano)
Magliaso, Via Cantonale, 57, (Lugano)
Orario di apertura
sabato e domenica 14– 17, mercoledì 19-21 o su appuntamento
Vernissage
10 Maggio 2008, ore 16
Autore