Livorno, Roma, Firenze, Venezia, Vienna, Parigi costituiscono i diversi momenti dell’itinerario artistico di Hemmes, del quale, con la personale “Srappi”, la galleria C.A.O.S. CulturalArtistsOpenSpace presenta la serie delle opere più recenti: un originale tecnica mista, restituisce al linguaggio astratto di marca concretista, sensualità e drammatismo; strati di carta, trattati con pigmenti e riportati su tela, si aprono ed esplodono tra mille sfumature di colore.

Sono strappi del colore, dell`animo, del passato. Onda di mare che schiumando arriva da lontano, altre volte lo strappo evoca in noi la potenza incantatrice del fuoco, uno sprazzo di luce che dalle tenebre erutta verso l’alto.

Ma cosa sta cercando in realtà Hemmes? Appartiene all’impegno di seguire il passaggio risolutivo dal rappresentare in formare, così come annunciato nella dichiarazione del MAC in “Perché arte concreta”? La sua personalissima ricerca vive di una singolare fusione di elementi pittorici e scultorei, che, trascendendo dalle esigenze razionaliste del Gruppo, ne usa i metodi: “piani e colori. Un elemento pittorico deve avere significato per sé stesso e ne consegue che l’opera deve essere semplice e controllabile visualmente”. Strati di carta/colore/sfoglia/ricordo/forma. Si arrotola su stessa, si ripiega, mostra altri volti e poi c’è il colore, che s’impasta, ci parla, ammicca incastrato tra quelli che lo circondano. Ritorna il primo sguardo, accarezzato dalle sensazioni diverse e continue che le sue opere ci donano.

Giovanna Foresio