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Mauro Fermariello – Pro Lacor Hospital
Una mostra fotografica pro Lacor Hospital, tra i più grandi ospedali a scopo caritatevole dell’Africa equatoriale
Comunicato stampa
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Il prossimo sabato 10 Maggio alle ore 11.00 verrà inaugurata la Mostra Fotografica Lacor Hospital alla Sala Papa Lucani, presso il Duomo di Conegliano. La mostra itinerante, che ha già visitato Milano, Napoli, Montreal e Québec in Canada, arriva a Conegliano Veneto portando testimonianza dell’operato del Lacor Hospital oggi.
Gulu, una località situata al confine col Sudan, è l’ultimo avamposto di una terra colpita da 30 anni di guerra che hanno segnato la sorte dell’Uganda di abominevoli dittature e che hanno dato la nascita allo stato semi autonomo del Sudan Meridionale. Lungo la strada di terra rossa che porta alla frontiera, sulla destra, un modesto cartello con una croce blu indica l’entrata dell’ospedale del Lacor.
E’ qui che iniziò la storia di un medico Italiano, Piero Corti, e di sua moglie Lucille Teasdale, uno dei primi chirurghi canadesi, in un’epoca in cui la medicina era una professione quasi esclusivamente maschile. Arrivati a Gulu nel 1961, essi hanno trasformato un piccolo ospedale fondato dai Missionari e dalle Missionarie Comboniane in uno dei più grandi ospedali a scopo caritatevole dell’Africa equatoriale. Con costanza e determinazione Piero e Lucille hanno formato generazioni di medici e operatori sanitari ugandesi, i quali hanno creato negli anni un’équipe sempre più qualificata. Lucille ha pagato in prima persona il prezzo di questo sforzo, contraendo l’AIDS nello svolgimento del proprio lavoro di chirurgo. Nel 2000 un altro eroico sacrificio: per combattere ed arginare la terribile epidemia del virus Ebola morirono 12 operatori ugandesi, tra cui il direttore sanitario Dottor Matthew Lukwiya, successore designato di Piero Corti.
Oggi il Lacor Hospital, sopravvissuto alle più impensabili traversie, è un esempio di eccellenza, al di sopra degli standard locali: 40 medici, 574 operatori, tutti ugandesi, lavorano all’ospedale. Più di 3 milioni di persone sono state curate dal 1988 ad oggi; 300.000 pazienti vengono curati ogni anno di cui oltre la metà bambini con meno di 6 anni.
Le fotografie di questa mostra raccontano la storia di questo successo, parlano della dignità nella povertà, della speranza nella sofferenza, e della volontà di sostenere gli sforzi di un’intera popolazione garantendogli tutto l’aiuto necessario al buon funzionamento dell’ospedale.
L’Associazione Soffio d’Africa ,in sintonia con la sua finalità di promuovere il dialogo tra culture diverse e iniziative a sostegno della realizzazione di progetti di miglioramento delle condizioni umane e socio-sanitarie di donne e bambini nei Paesi Africani, ha sostenuto nel 2007 la Fondazione Piero e Lucille Corti con alcuni eventi mirati a sensibilizzare e divulgare l’operato del Lacor Hospital.
La Fondazione Piero e Lucille Corti è stata creata al fine di raccogliere fondi e fornire assistenza tecnica al Lacor Hospital, sensibilizzare e divulgare il suo operato; attività fondamentali per garantire un futuro all’ospedale.
Le fotografie sono del fotografo Mauro Fermariello, nato a Napoli nel 1958, vive e lavora a Milano dove è specializzato nell’ambito della fotografia scientifica.
Gulu, una località situata al confine col Sudan, è l’ultimo avamposto di una terra colpita da 30 anni di guerra che hanno segnato la sorte dell’Uganda di abominevoli dittature e che hanno dato la nascita allo stato semi autonomo del Sudan Meridionale. Lungo la strada di terra rossa che porta alla frontiera, sulla destra, un modesto cartello con una croce blu indica l’entrata dell’ospedale del Lacor.
E’ qui che iniziò la storia di un medico Italiano, Piero Corti, e di sua moglie Lucille Teasdale, uno dei primi chirurghi canadesi, in un’epoca in cui la medicina era una professione quasi esclusivamente maschile. Arrivati a Gulu nel 1961, essi hanno trasformato un piccolo ospedale fondato dai Missionari e dalle Missionarie Comboniane in uno dei più grandi ospedali a scopo caritatevole dell’Africa equatoriale. Con costanza e determinazione Piero e Lucille hanno formato generazioni di medici e operatori sanitari ugandesi, i quali hanno creato negli anni un’équipe sempre più qualificata. Lucille ha pagato in prima persona il prezzo di questo sforzo, contraendo l’AIDS nello svolgimento del proprio lavoro di chirurgo. Nel 2000 un altro eroico sacrificio: per combattere ed arginare la terribile epidemia del virus Ebola morirono 12 operatori ugandesi, tra cui il direttore sanitario Dottor Matthew Lukwiya, successore designato di Piero Corti.
Oggi il Lacor Hospital, sopravvissuto alle più impensabili traversie, è un esempio di eccellenza, al di sopra degli standard locali: 40 medici, 574 operatori, tutti ugandesi, lavorano all’ospedale. Più di 3 milioni di persone sono state curate dal 1988 ad oggi; 300.000 pazienti vengono curati ogni anno di cui oltre la metà bambini con meno di 6 anni.
Le fotografie di questa mostra raccontano la storia di questo successo, parlano della dignità nella povertà, della speranza nella sofferenza, e della volontà di sostenere gli sforzi di un’intera popolazione garantendogli tutto l’aiuto necessario al buon funzionamento dell’ospedale.
L’Associazione Soffio d’Africa ,in sintonia con la sua finalità di promuovere il dialogo tra culture diverse e iniziative a sostegno della realizzazione di progetti di miglioramento delle condizioni umane e socio-sanitarie di donne e bambini nei Paesi Africani, ha sostenuto nel 2007 la Fondazione Piero e Lucille Corti con alcuni eventi mirati a sensibilizzare e divulgare l’operato del Lacor Hospital.
La Fondazione Piero e Lucille Corti è stata creata al fine di raccogliere fondi e fornire assistenza tecnica al Lacor Hospital, sensibilizzare e divulgare il suo operato; attività fondamentali per garantire un futuro all’ospedale.
Le fotografie sono del fotografo Mauro Fermariello, nato a Napoli nel 1958, vive e lavora a Milano dove è specializzato nell’ambito della fotografia scientifica.
10
maggio 2008
Mauro Fermariello – Pro Lacor Hospital
Dal 10 al 18 maggio 2008
fotografia
Location
DUOMO
Conegliano, Via Xx Settembre, (Treviso)
Conegliano, Via Xx Settembre, (Treviso)
Orario di apertura
feriali 10-13; 17-20; festivi 10-13; 16-20
Vernissage
10 Maggio 2008, ore 11.00
Autore