Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Pino Caputi – Giochi di ruolo
La magia dell’adolescenza e insieme l’appello contro la sua “condanna” contemporanea. Un percorso dicirca 50 lavori, tra oli e siliconi, mette in scena le problematiche legate al ruolo dell’adolescente. Condensatinelle opere, dal piccolo al grandissimo formato, sono piccoli eroi del quotidiano e i loro oggetti d’affezione,che diventano essi stessi metafora della società intera
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La magia dell’adolescenza e insieme l’appello contro la sua “condanna” contemporanea. Un percorso dicirca 50 lavori, tra oli e siliconi, mette in scena le problematiche legate al ruolo dell’adolescente. Condensatinelle opere, dal piccolo al grandissimo formato, sono piccoli eroi del quotidiano e i loro oggetti d’affezione,che diventano essi stessi metafora della società intera.Un’indagine attualissima quella dell’età dello sviluppo, indagata da molti artisti contemporanei. Tra i tantirichiami, nelle diverse discipline artistiche, citiamo Hernan Bas, Marlene Dumas, Elizabeth Peyton, AlixSmith, gli AES+F, gli italiani Valerio Berruti e Massimo Gurnari.I protagonisti di Pino Caputi, ripresi da vecchi album di famiglia, riviste o da frame cinematografici, sono coltinella tipica e ambivalentesemi-innocenza. A manifestare il precario equilibrio ecco situazioni ironiche,paradossali; ma anche oggetti, che si fanno magici traghettatori verso dimensioni altre. Non da ultimi gliambienti. Soprattutto quelli naturali sembrano “costruiti” ad hoc, temporanei e transitori, trasmettonoun’interiorità in uguale “costruzione”. Ma a controbilanciare l’insicurezza ecco una grande forza e un infinitosenso di potenza, che qui trova espressione attraverso pennellate vibranti, larghe e avvolgenti.Il particolare allestimento, studiato insieme all’artista stesso, diventerà metafora della narrazione, dell’intrigoirrisolto dei protagonisti. Di un’età che mai si dimentica.Pino Caputi (Massafra, 1968) si laurea in Pittura nel 1992 all’Accademia di Belle Arti di Lecce. Vive e lavoratra Milano e il paese natale, in Puglia. Una terra che respira profondamente nelle opere dell’artista, proiettatanella loro stessa dimensione mitica. Una realtà in cui la dimensione ritualistica esiste ancora, ed è il retaggiodi antiche tradizioni ancora vive nelle pratiche sociali della comunità. Radure, boschi, squarci di paesaggioche testimoniano un intimo contatto dell’uomo con la natura. Lo stesso cercato dai protagonisti di Caputi.Accompagna la mostra il testo critico di Silvia Criara
08
maggio 2008
Pino Caputi – Giochi di ruolo
Dall'otto maggio al 28 giugno 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA MAZZOLENI
Milano, Via Gerolamo Morone, 6, (Milano)
Milano, Via Gerolamo Morone, 6, (Milano)
Orario di apertura
Lunedì: 15-19, da martedì a sabato: 10–12.30 e 15-19
Autore