Si trova nel cuore della foresta amazzonica, immerso nel caldo equatoriale. E’ raggiungibile dalla capitale Manaus con due giorni di viaggio sul Rio Madeira che attraversa numerosi villaggi dai quali si dipartono canoe a motore che conducono i passeggeri al barco sul quale viaggiamo.

A raccontarla così, richiama molto le storie di Mister No, l’eroe dei fumetti fuggito dalla vita metropolitana del secondo dopoguerra che cerca tranquillità nella foresta amazzonica. Ma questo villaggio esiste davvero e si chiama Manicorè.

A Manicorè qualcuna abortisce a 16 anni per tornare sulla strada, qualcuno dall’età di otto anni comincia a lavorare come venditore di rosticceria (se va bene) o come tagliatore di legna (se va male).

Un ragazzo tornava dalla festa con alcuni amici. Nella spensieratezza giovanile, con la bicicletta, urtano, graffiandola, l’auto di due poliziotti. Due di essi fuggono, l’unico rimasto a spiegare la situazione, anziché essere premiato per la sua correttezza è picchiato fino al coma. Lo stesso pomeriggio il ragazzo muore. Il risultato è un continuo scarica-barile tra il sindaco, il giudice, la polizia militare e gli avversari politici del sindaco. Poi tutto tace in attesa delle elezioni amministrative. Molti i candidati, emergente il partito dei trabalhadores, quello del presidente Lula De Silva, per intenderci. Si dice che molte cose stanno cambiando con Lula, ha fatto tante leggi in favore dell’Amazzonia, forse però, manca la volontà, da parte delle circoscrizioni locali di farle rispettare ed il tasso di corruzione è ancora molto elevato.

In tutto il Brasile l’Amazzonia è considerata un paese a parte, con altre leggi, altre regole, altre questioni. Nello scenario politico brasiliano i partiti pretendono di essere la voce del popolo, mentre il popolo non ha modo di far sentire la sua voce. Su 38.038 persone residenti a Manicoré c’è solo un ospedale con 50 posti letto, gli elettori 15.356, sono meno della metà in un’area totale di 48.283,28 km.

Non si tratta dunque di fumetti. Jerry Drake (detto Mister No, perché rifiuta ingiustizia e corruzione, minacce e prevaricazioni), è ancora un sogno, qui è in gioco la vita, la vita di ogni giorno.