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Cinque artisti a Milano
La galleria Arteincornice è lieta ddi presentare una rassegna dedicata ai Cinque artisti di Milano. Ognuno presenta un linguaggio artistico che lo differenzia dagli altri colleghi,senza però rinnegare influenze reciproche.
Comunicato stampa
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Cinque artisti di Milano che lavorano insieme da 1983.
Un lavoro assiduo sul proprio linguaggio, uno scavo costante; coerenza, incertezze, istanti di felicità creativa. Notevoli le differenze, fino agli esiti più recenti.
La pittura drammatica, d’intenso contrasto chiaroscurale di Renato Galbusera.
L’astrazione dinamica e gestuale delle opere più recenti di Claudio Zanini, dominate dalla profondità del nero.
La materia ricca e preziosa, graffiata da un segno elegante e contaminata da materiali leggeri, nelle sculture di Pino Di Gennaro.
I ritratti impietosi di artisti del ‘900 di Antonio Miano, scavo psicologico e incisività neo/espressionista.
Il gioco dei neri, grigi e ocra, negli intensi e raffinati ritratti femminili di Maria Jannelli.
Un’accentuata diversità che una strana alchimia del caso trasforma in una sorta di superiore armonia, inaspettata, di opere che stanno bene insieme.
Influenze reciproche e inavvertite hanno ben operato nel corso del tempo.
Parecchio, infatti ne è trascorso, dall’epoca del debutto, nel 1983 a Milano con una mostra ispirata al grande dipinto di Courbet, “l’Atélier”, quando i cinque insegnavano tutti al Liceo Artistico di Brera.
Dopo la prima, altre mostre, personali e collettive, soprattutto in spazi pubblici, svincolati dalle più restrittive logiche di mercato.
Questo implica, quasi naturalmente, un’apertura verso altri artisti colleghi e amici, gravitanti soprattutto in area milanese, promuovendo una serie di mostre allargate:
• la rassegna VENATURE che, preso l’avvio nell’1988 con la mostra alla Permanente, raggiunge venticinque edizioni in luoghi pubblici, spesso palazzi prestigiosi, di numerose città in Italia e all’estero (Berlino, Madrid, Vienna, Amburgo, ecc.) coinvolgendo complessivamente una settantina di artisti, tra cui molti giovani;
• “Gli occhi del metrò”, nel ’90, propone idee per un arredo urbano, segni artistici, visioni, immagini, icone per la metropolitana milanese;
• nel ’91 una mostra a Palazzo Diamanti, a Ferrara, “Memoria di porte mai attraversate”.
• nel ’92, a Rozzano, “Il Grande Evento” celebra l’anniversario della scoperta dell’America.
• “Utopie Metropolitane” al Politecnico di Milano, nel ’93, stimola la riflessione sugli spazi urbani della contemporaneità;
• sempre nel ’93, “Hieròs – forme del sacro”, in mostra nell’antico Oratorio di Sant'Ambrogio affronta i temi dell’arte sacra;
• le sette edizioni di LINOLEUM, rassegna d’opere grafiche, e la mostra “I Colori della Poesia” del 1994, dedicata a Pablo Neruda per il novantesimo della nascita, all’interno dei chiostri della Società Umanitaria;
• “55 artisti per il Che”, omaggio a Che Guevara, sempre nei chiostri dell’Umanitaria, nel ’97.
• NATURARTE, percorsi artistici, all’aperto e in antiche dimore, in vari centri del territorio lodigiano, giunta alla settima edizione;
• “Europa - art languages”, importante iniziativa realizzata nell’ambito del progetto METROPOLI, una mostra scambio con altri paesi della comunità europea, con esposizioni a Wolfsburg, Madrid, Villach e Praga;
• “5 artisti a Milano”, cinque personali alla Cascina Roma di San Donato Milanese nel 2003/04, replicata nel 2005 alle “Officine del Volo”;
• collaborazione con la galleria Alcolea che organizza mostre a Madrid (2005), Valencia (2006) e Barcellona (2008).
Un’attività a cui diversi critici hanno rivolto il proprio interesse.
Mario De Micheli, Emilio Tadini, Luciano Caramel, Giorgio Seveso, Raffaele De Grada, Sebastiano Grasso, Rossana Bossaglia, Marina De Stasio, Francesca Pensa, Alessandro Riva.
Giudizi verificati nella qualità dell’ultima mostra importante del gruppo originario, “5 in Volo” alle Officine del Volo, ex industre Caproni, a Milano.
Un percorso che, se, da un lato, ha assorbito e rielaborato le più intense suggestioni dall’humus culturale milanese, dall’altro, ha senz’altro contribuito al dibattito culturale della città alla fine dello scorso secolo e al principio di quello nuovo.
Un lavoro assiduo sul proprio linguaggio, uno scavo costante; coerenza, incertezze, istanti di felicità creativa. Notevoli le differenze, fino agli esiti più recenti.
La pittura drammatica, d’intenso contrasto chiaroscurale di Renato Galbusera.
L’astrazione dinamica e gestuale delle opere più recenti di Claudio Zanini, dominate dalla profondità del nero.
La materia ricca e preziosa, graffiata da un segno elegante e contaminata da materiali leggeri, nelle sculture di Pino Di Gennaro.
I ritratti impietosi di artisti del ‘900 di Antonio Miano, scavo psicologico e incisività neo/espressionista.
Il gioco dei neri, grigi e ocra, negli intensi e raffinati ritratti femminili di Maria Jannelli.
Un’accentuata diversità che una strana alchimia del caso trasforma in una sorta di superiore armonia, inaspettata, di opere che stanno bene insieme.
Influenze reciproche e inavvertite hanno ben operato nel corso del tempo.
Parecchio, infatti ne è trascorso, dall’epoca del debutto, nel 1983 a Milano con una mostra ispirata al grande dipinto di Courbet, “l’Atélier”, quando i cinque insegnavano tutti al Liceo Artistico di Brera.
Dopo la prima, altre mostre, personali e collettive, soprattutto in spazi pubblici, svincolati dalle più restrittive logiche di mercato.
Questo implica, quasi naturalmente, un’apertura verso altri artisti colleghi e amici, gravitanti soprattutto in area milanese, promuovendo una serie di mostre allargate:
• la rassegna VENATURE che, preso l’avvio nell’1988 con la mostra alla Permanente, raggiunge venticinque edizioni in luoghi pubblici, spesso palazzi prestigiosi, di numerose città in Italia e all’estero (Berlino, Madrid, Vienna, Amburgo, ecc.) coinvolgendo complessivamente una settantina di artisti, tra cui molti giovani;
• “Gli occhi del metrò”, nel ’90, propone idee per un arredo urbano, segni artistici, visioni, immagini, icone per la metropolitana milanese;
• nel ’91 una mostra a Palazzo Diamanti, a Ferrara, “Memoria di porte mai attraversate”.
• nel ’92, a Rozzano, “Il Grande Evento” celebra l’anniversario della scoperta dell’America.
• “Utopie Metropolitane” al Politecnico di Milano, nel ’93, stimola la riflessione sugli spazi urbani della contemporaneità;
• sempre nel ’93, “Hieròs – forme del sacro”, in mostra nell’antico Oratorio di Sant'Ambrogio affronta i temi dell’arte sacra;
• le sette edizioni di LINOLEUM, rassegna d’opere grafiche, e la mostra “I Colori della Poesia” del 1994, dedicata a Pablo Neruda per il novantesimo della nascita, all’interno dei chiostri della Società Umanitaria;
• “55 artisti per il Che”, omaggio a Che Guevara, sempre nei chiostri dell’Umanitaria, nel ’97.
• NATURARTE, percorsi artistici, all’aperto e in antiche dimore, in vari centri del territorio lodigiano, giunta alla settima edizione;
• “Europa - art languages”, importante iniziativa realizzata nell’ambito del progetto METROPOLI, una mostra scambio con altri paesi della comunità europea, con esposizioni a Wolfsburg, Madrid, Villach e Praga;
• “5 artisti a Milano”, cinque personali alla Cascina Roma di San Donato Milanese nel 2003/04, replicata nel 2005 alle “Officine del Volo”;
• collaborazione con la galleria Alcolea che organizza mostre a Madrid (2005), Valencia (2006) e Barcellona (2008).
Un’attività a cui diversi critici hanno rivolto il proprio interesse.
Mario De Micheli, Emilio Tadini, Luciano Caramel, Giorgio Seveso, Raffaele De Grada, Sebastiano Grasso, Rossana Bossaglia, Marina De Stasio, Francesca Pensa, Alessandro Riva.
Giudizi verificati nella qualità dell’ultima mostra importante del gruppo originario, “5 in Volo” alle Officine del Volo, ex industre Caproni, a Milano.
Un percorso che, se, da un lato, ha assorbito e rielaborato le più intense suggestioni dall’humus culturale milanese, dall’altro, ha senz’altro contribuito al dibattito culturale della città alla fine dello scorso secolo e al principio di quello nuovo.
07
maggio 2008
Cinque artisti a Milano
Dal 07 al 17 maggio 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARTEINCORNICE
Torino, Corso Casale, 186, (Torino)
Torino, Corso Casale, 186, (Torino)
Orario di apertura
9.00 - 13.00 e 15.00 - 19.00 Chiuso lunedì mattina e festivi.
Vernissage
7 Maggio 2008, ore 18.30
Autore