Due giorni dedicati al teatro e alla danza nel Novecento i prossimi 26 e 27 aprile (con inizio dalle ore 18.30) al FRAC di Baronissi presso la Sala Conferenze e la Galleria dei Frati (Sa). Il Fondo Regionale d’Arte Contemporanea, che da tempo si muove nel segno delle contaminazioni culturali e delle ricerche della contemporaneità, con questa due giorni diventa il riuscito scenario per raccontare altri spaccati dell’odierna scena dell’arte: il mimo corporeo e la danza. Gli incontri, curati da Alfonso Amendola e Pasquale De Cristofaro, rappresentano un’importante sintesi su due momenti centrali dello spettacolo del Novecento. Sabato 26 è di scena il mimo, con Michele Monetta coadiuvato da Lina Salvatore che propongono un seminario tra conversazioni, video e performance dal titolo “Il Mimo Corporeo: l’arte dell’atteggiamento”. Mentre domenica 27, con inizio sempre alle ore 18,30, è di scena la grande danza d’avanguardia con la conferenza-spettacolo “Prospettive: da Isadora Duncan a Susanne Linke: la scoperta del corpo” di Claudio Marangone e Borderline danza.

Il seminario di Michele Monetta e Lina Salvatore verte sui principali passaggi della nascita e dell’evoluzione del mimo corporeo a cominciare dal suo grande iniziatore Etienne Decroux, del quale saranno proiettati rari e brevi filmati che mostrano il maestro impegnato in alcuni esercizi di lavoro. Nel corso del seminario sono previsti esemplificazioni pratiche e tecniche, mentre nella parte finale, si esaminerà un brano di mimo al femminile attraverso la presentazione de La lavandaia nella versione realistica degli anni Cinquanta.
La conferenza-spettacolo di Claudio Malangone ed Emma Cianchi, si avvale di un nutrito staff di collaboratori (al video Ugo Petillo, mentre gli interpreti delle performance sono Rossella Canciello, Alessandra Di Donato, Paola Montanaro, Simona Manzo). Un vero e proprio viaggio dedicato ai primi 50 anni del Novecento. Con due pilastri espressivi rappresentati dall’americana Isadora Duncan e dall’europea Susanne Linke, tra di loro tutta la storia della ‘modern dance’ e dei migliori momenti della grande avanguardia. Attraverso foto, video, letture, performance itineranti, gli spettatori verranno coinvolti in questo percorso dove formazione del pubblico e spettacolo restano sempre in giusto equilibrio.



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