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Elcin Ekinci. Portable mama breast-First hand sale product
L’installazione Portable mama breast-First hand sale product d’Elcin Ekinci, che presuppone una ironica e singolare offerta commerciale, suggerisce a tutta prima l’idea delle scatole conservate nelle cosidette “camere delle meraviglie”.
Comunicato stampa
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L'installazione Portable mama breast-First hand sale product d'Elcin Ekinci, che presuppone una ironica e singolare offerta commerciale, suggerisce a tutta prima l'idea delle scatole conservate nelle cosidette "camere delle meraviglie". Quelle collezioni erano immagazzinate nelle vetrine d'ambienti come il castello d'Ambras presso Innsbruck, appartenente al duca Ferdinando del Tirolo, o il cinquecentesco Studiolo del duca Francesco I de' Medici a Palazzo Vecchio di Firenze, fino agli oggetti surrealisti, alle scatole Fluxus e ai Box di Joseph Cornell, passando per la BoÓte en valise di Marcel Duchamp del 1938. Alla base di quel collezionismo c'Ë la certezza che non vi Ë un rigido confine tra poesia e scienza, tra esperimento naturalistico e curiosita', tra storia e leggenda, tra arte ed arguzia, tra filologia ed invenzione e tutto appartiene ad un unico. In quei contenitori ad essere accuratamente stipati erano oggetti scientifici, pietre particolari, sostanze magiche, superfici scritte, fossili, meccanismi vari ecc. in una parola il meraviglioso che non si manifesta immediatamente a tutti ma implica dei voli di fantasia e il contributo creativo individuale. Duchamp nel 1955 per spiegare perchÈ ha sistemato le sue opere in un contenitore formula un passo esemplare:
"Invece di dipingere qualcosa, si trattava di riprodurre quei quadri che amavo tanto in miniatura ed in un volume molto ridotto. Non sapevo come regolarmi. Pensai ad un libro, ma l'idea non mi piaceva. / » allora che mi venne in mente l'idea della scatola nella quale tutte le mie opere si troverebbero raccolte come in un museo in riduzione, un museo portatile, ed ecco perche' l'installai in una valigia" .
Nessuno storico saprebbe formulare un concetto tanto preciso in poche righe.
Nella cassetta-valigia di fronte a cui ci troviamo pero' ci sono un certo numero di calchi di mammelle e si aggiunge cosi' un elemento innovativo rispetto ai casi in precedenza citati. Il protagonista Ë un organo indicante la funzione mammaria come presente nelle "madonne del latte" d'origine bizantina che hanno il loro piu' stupefacente esemplare nella Madonna di Jean Fouquet, conservata presso il Museo Reale di Belle Arti d'Anversa, databile all'incirca al 1450-55. Il gioco ed il vagheggiamento si puo' trasformare in sogno, come sottinteso nella presente occasione. Questa singolare "presentazione", che insiste su di un attributo in grado di far ripensare all'infanzia come la sequenza visionaria di Un guanto di Max Klinger del 1881, e' volta alla rivitalizzazione di persone rese passive dall'abbrutimento quotidiano. » una proposta provocatoria elaborata in occasione del celebre evento del design milanese denominato Salone del Mobile, che perÚ persegue precisi scopi commerciali e di circolazione meno sconsolati nei confronti dell'esistenza. Il tema della commercializzazione del corpo femminile Ë presente nella proposta ma non pare il motivo principale dell'operazione. Il materiale utilizzato per i seni contenuti nella cassetta-valigia e' il leggero silicone. Ci si potrebbe poi porre alcune domande. Sono dei calchi di seni realmente esistenti? A chi appartiene il prototipo, ad una nutrice, ad una strega sorpresa su un caprone durante un sabba, ad un'adultera lapidata in un paese islamico, ad una martire cristiana come santa Agata e sarebbe un prezioso attributo, oppure Ë modellato ex novo come una scultura? Forse non lo sapremo mai anche se l'argomento sarebbe interessante da sviscerare. Di certo la leggerezza e la trasportabilità e' basilare per un'operazione che ha ovviamente dei rimandi sensoriali su cui non s'insiste troppo. L'Ekinci enuncia i suoi scopi in una filastrocca anziche' con un testo teorico, secondo un metodo impiegato nel 1959 da Asger Jorn per introdurre una propria esposizione parigina, i cui punti salienti potrebbero essere riassunti cosi':
"Se sei annoiato dalla vita razionale e meccanica e da ogni limitazione questo prodotto fa per te, ritorna come un bambino che ha appena lasciato il seno della mamma! Abbiamo pensato a te e abbiamo disegnato questo seno materno portatile per le persone del 21° secolo che hanno perso le speranze. Si puo' usare dovunque si voglia, in ufficio, a casa, in strada, sul bus, se sei annoiato dalle notizie della TV: puoi avere un momento di quiete semplicemente aprendo (la valigia) chiudendo gli occhi e mettendoti a succhiare. Dai un significato alla vita offrendo una chance ai sogni". Non resta quindi che provare. Paolo Thea
........................english
The installation which is named as "PORTABLE MAMA BREAST" will be presented by Elçin Ekinci in Gallery of Famiglia Margini, from 18 april 2008 to 7 may. Ekinci prepared a suitcase like a real and usable design product that was installed by the ironic language of the "first hand sale" publicity that surrounds us on tv and billboards. And she mixed reality with editing in it that is having traces on its base from psychoanalysis and its theories (before the dialect phase, duration of turning back to core that has been realized over breast context) .
This suitcase is produced for the people of 21 th century who is pasivisied, pushed under the life's rational and mechanic system, limitation and pressure. It is portable that you can carry it to everwhere. And you can use it whenever you want. You can lie and comfort on mother's holy breast and you can reach your innerworld and phase before dialect like you were baby who has the satisfaction and to be purified and falls asleep with a pink cheeks. And you can have power to fight against the structure of power that makes individual passive mechanical and rational structure of the life.
Now there is a very important design fair that is named as "salone del mobile" that represents the very important top design products. Ekinci specially wanted to present "portable mama breast" in this design atmosphere circulation. And she asks about "in which category locates this "art product"?"
This ironic installation will be presented in Gallery Famiglia Margini with the original suitcase, it's how-to-do-it book/prospectus, and some images.
"Invece di dipingere qualcosa, si trattava di riprodurre quei quadri che amavo tanto in miniatura ed in un volume molto ridotto. Non sapevo come regolarmi. Pensai ad un libro, ma l'idea non mi piaceva. / » allora che mi venne in mente l'idea della scatola nella quale tutte le mie opere si troverebbero raccolte come in un museo in riduzione, un museo portatile, ed ecco perche' l'installai in una valigia" .
Nessuno storico saprebbe formulare un concetto tanto preciso in poche righe.
Nella cassetta-valigia di fronte a cui ci troviamo pero' ci sono un certo numero di calchi di mammelle e si aggiunge cosi' un elemento innovativo rispetto ai casi in precedenza citati. Il protagonista Ë un organo indicante la funzione mammaria come presente nelle "madonne del latte" d'origine bizantina che hanno il loro piu' stupefacente esemplare nella Madonna di Jean Fouquet, conservata presso il Museo Reale di Belle Arti d'Anversa, databile all'incirca al 1450-55. Il gioco ed il vagheggiamento si puo' trasformare in sogno, come sottinteso nella presente occasione. Questa singolare "presentazione", che insiste su di un attributo in grado di far ripensare all'infanzia come la sequenza visionaria di Un guanto di Max Klinger del 1881, e' volta alla rivitalizzazione di persone rese passive dall'abbrutimento quotidiano. » una proposta provocatoria elaborata in occasione del celebre evento del design milanese denominato Salone del Mobile, che perÚ persegue precisi scopi commerciali e di circolazione meno sconsolati nei confronti dell'esistenza. Il tema della commercializzazione del corpo femminile Ë presente nella proposta ma non pare il motivo principale dell'operazione. Il materiale utilizzato per i seni contenuti nella cassetta-valigia e' il leggero silicone. Ci si potrebbe poi porre alcune domande. Sono dei calchi di seni realmente esistenti? A chi appartiene il prototipo, ad una nutrice, ad una strega sorpresa su un caprone durante un sabba, ad un'adultera lapidata in un paese islamico, ad una martire cristiana come santa Agata e sarebbe un prezioso attributo, oppure Ë modellato ex novo come una scultura? Forse non lo sapremo mai anche se l'argomento sarebbe interessante da sviscerare. Di certo la leggerezza e la trasportabilità e' basilare per un'operazione che ha ovviamente dei rimandi sensoriali su cui non s'insiste troppo. L'Ekinci enuncia i suoi scopi in una filastrocca anziche' con un testo teorico, secondo un metodo impiegato nel 1959 da Asger Jorn per introdurre una propria esposizione parigina, i cui punti salienti potrebbero essere riassunti cosi':
"Se sei annoiato dalla vita razionale e meccanica e da ogni limitazione questo prodotto fa per te, ritorna come un bambino che ha appena lasciato il seno della mamma! Abbiamo pensato a te e abbiamo disegnato questo seno materno portatile per le persone del 21° secolo che hanno perso le speranze. Si puo' usare dovunque si voglia, in ufficio, a casa, in strada, sul bus, se sei annoiato dalle notizie della TV: puoi avere un momento di quiete semplicemente aprendo (la valigia) chiudendo gli occhi e mettendoti a succhiare. Dai un significato alla vita offrendo una chance ai sogni". Non resta quindi che provare. Paolo Thea
........................english
The installation which is named as "PORTABLE MAMA BREAST" will be presented by Elçin Ekinci in Gallery of Famiglia Margini, from 18 april 2008 to 7 may. Ekinci prepared a suitcase like a real and usable design product that was installed by the ironic language of the "first hand sale" publicity that surrounds us on tv and billboards. And she mixed reality with editing in it that is having traces on its base from psychoanalysis and its theories (before the dialect phase, duration of turning back to core that has been realized over breast context) .
This suitcase is produced for the people of 21 th century who is pasivisied, pushed under the life's rational and mechanic system, limitation and pressure. It is portable that you can carry it to everwhere. And you can use it whenever you want. You can lie and comfort on mother's holy breast and you can reach your innerworld and phase before dialect like you were baby who has the satisfaction and to be purified and falls asleep with a pink cheeks. And you can have power to fight against the structure of power that makes individual passive mechanical and rational structure of the life.
Now there is a very important design fair that is named as "salone del mobile" that represents the very important top design products. Ekinci specially wanted to present "portable mama breast" in this design atmosphere circulation. And she asks about "in which category locates this "art product"?"
This ironic installation will be presented in Gallery Famiglia Margini with the original suitcase, it's how-to-do-it book/prospectus, and some images.
18
aprile 2008
Elcin Ekinci. Portable mama breast-First hand sale product
Dal 18 aprile al 07 maggio 2008
arte contemporanea
Location
ASSOCIAZIONE CULTURALE FAMIGLIA MARGINI
Milano, Via Simone D'orsenigo, 6, (Milano)
Milano, Via Simone D'orsenigo, 6, (Milano)
Orario di apertura
su appuntamento
Vernissage
18 Aprile 2008, ore 18
Curatore