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Sheng Qi – Tien an men
Sheng Qi lavora ed esprime il suo dissenzo in Cina con le armi della cultura, denunziando i costi altissimi della trasformazione sociale pagata solo dalle classi subalterne e dalla forza lavoro che, in disaccordo con il capitale di rischio internazionale della globalizzazione, ne subisce tutte le violenze con inquinamento, perdita dei diritti sociali, perdita di sicurezza ed una bassa qualità della vita
Comunicato stampa
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Tien an men
Il dissenso fortifica il consenso, tutto il dissenso all’interno dello Stato, più componenti culturali si confrontano all’interno del potere e nella società cinese.
Il confronto è armato, prevede la violenza. La costruzione dello Stato è avvenuta con una lunga e sanguinosa guerra sia contro l’imperialismo nazifascista sia contro i regimi teocratici.
Il moderno è arrivato con schemi marxisti contro il confucianesimo e lo stato teocratico Lamaista contro gli integrismi islamici, sionisti, induisti e cattolici.
A seguito delle modernizzazioni nella struttura del produrre vi è un profondo cambiamento. Nella struttura sociale della Repubblica Popolare Cinese, laica, autonoma, indipendente, pronta alle tematiche del terzo mondo e, in particolare, dell’Africa, vi è una costante attenzione alle garanzie delle libertà e del dissenzo.
Impensabile uno Stato etero diretto dallo Stato del Vaticano o dal Dalai Lama o dagli Stati Uniti d’America. Il confronto è a tutto campo ed in tutti gli scacchieri del mondo sia culturalmente che economicamente.
Impensabili strutture di Stato, stragiste come quelle del capitalismo occidentale.
Sheng Qi lavora ed esprime il suo dissenzo in Cina con le armi della cultura, denunziando i costi altissimi della trasformazione sociale pagata solo dalle classi subalterne e dalla forza lavoro che, in disaccordo con il capitale di rischio internazionale della globalizzazione, ne subisce tutte le violenze con inquinamento, perdita dei diritti sociali, perdita di sicurezza ed una bassa qualità della vita.
Le ferite nell’animo di Sheng Qi sono profonde e si fanno vedere, è una costante lotta contro la pena di morte, contro le istituzioni che non provvedono, un costante ricordo degli eccidi di Tien an men e della lotta armata all’interno del potere con i conflitti delle varie componenti della società cinese, forze armate, forze economiche e bancarie, sindacati, denghismo, movimento contadino.
Nella misura in cui le modernizzazioni in Cina avranno liberato l’uomo dalla condizione subalterna all’imperialismo occidentale e grazie all’impegno di Sheng Qi si potrà coniugare libertà individuale e libertà economica contro i totalitarismi potremo, alla fine, dire che gli alti costi subiti dalla trasformazione sociale avranno avuto un senso ed un significato, la storia come storia della libertà economica, politica, culturale, laica e pluralista.
Sheng Qi è un intellettuale critico cinese che lotta per l’emancipazione, fate l’amore non fate la guerra, la libertà, l’uguaglianza, la solidarietà internazionale, socialismo o barbarie. Grande Pittura.
La mostra di Sheng Qi si tiene nella galleria d’arte MEDITERRANEA in via Mariano D’Amelio 28,30 a Palermo da venerdì 16 Maggio al 15 Giugno 2008, tutti i giorni dalle 11.00 alle 12.30 e dalle 17.30 alle 19.30
Il dissenso fortifica il consenso, tutto il dissenso all’interno dello Stato, più componenti culturali si confrontano all’interno del potere e nella società cinese.
Il confronto è armato, prevede la violenza. La costruzione dello Stato è avvenuta con una lunga e sanguinosa guerra sia contro l’imperialismo nazifascista sia contro i regimi teocratici.
Il moderno è arrivato con schemi marxisti contro il confucianesimo e lo stato teocratico Lamaista contro gli integrismi islamici, sionisti, induisti e cattolici.
A seguito delle modernizzazioni nella struttura del produrre vi è un profondo cambiamento. Nella struttura sociale della Repubblica Popolare Cinese, laica, autonoma, indipendente, pronta alle tematiche del terzo mondo e, in particolare, dell’Africa, vi è una costante attenzione alle garanzie delle libertà e del dissenzo.
Impensabile uno Stato etero diretto dallo Stato del Vaticano o dal Dalai Lama o dagli Stati Uniti d’America. Il confronto è a tutto campo ed in tutti gli scacchieri del mondo sia culturalmente che economicamente.
Impensabili strutture di Stato, stragiste come quelle del capitalismo occidentale.
Sheng Qi lavora ed esprime il suo dissenzo in Cina con le armi della cultura, denunziando i costi altissimi della trasformazione sociale pagata solo dalle classi subalterne e dalla forza lavoro che, in disaccordo con il capitale di rischio internazionale della globalizzazione, ne subisce tutte le violenze con inquinamento, perdita dei diritti sociali, perdita di sicurezza ed una bassa qualità della vita.
Le ferite nell’animo di Sheng Qi sono profonde e si fanno vedere, è una costante lotta contro la pena di morte, contro le istituzioni che non provvedono, un costante ricordo degli eccidi di Tien an men e della lotta armata all’interno del potere con i conflitti delle varie componenti della società cinese, forze armate, forze economiche e bancarie, sindacati, denghismo, movimento contadino.
Nella misura in cui le modernizzazioni in Cina avranno liberato l’uomo dalla condizione subalterna all’imperialismo occidentale e grazie all’impegno di Sheng Qi si potrà coniugare libertà individuale e libertà economica contro i totalitarismi potremo, alla fine, dire che gli alti costi subiti dalla trasformazione sociale avranno avuto un senso ed un significato, la storia come storia della libertà economica, politica, culturale, laica e pluralista.
Sheng Qi è un intellettuale critico cinese che lotta per l’emancipazione, fate l’amore non fate la guerra, la libertà, l’uguaglianza, la solidarietà internazionale, socialismo o barbarie. Grande Pittura.
La mostra di Sheng Qi si tiene nella galleria d’arte MEDITERRANEA in via Mariano D’Amelio 28,30 a Palermo da venerdì 16 Maggio al 15 Giugno 2008, tutti i giorni dalle 11.00 alle 12.30 e dalle 17.30 alle 19.30
16
maggio 2008
Sheng Qi – Tien an men
Dal 16 maggio al 15 giugno 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA MEDITERRANEA
Palermo, Via Mariano D'amelio, 12, (Palermo)
Palermo, Via Mariano D'amelio, 12, (Palermo)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 11 alle 12.30 e dalle 17.30 alle 19.30
Vernissage
16 Maggio 2008, ore 18
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