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Luciano Bobba – Divercity
New York, Milano, Parigi, Saigon e Hanoi: queste le metropoli rappresentate da Bobba, tante visioni psichedeliche che aprono un concatenarsi di finestre sul mondo. Da questa stratificazione dinamica di immagini, l’artista dà vita a una serie di opere in cui la città è trasfigurata dallo scorrere dei riflessi attraverso cui si raccontano le più svariate storie.
Comunicato stampa
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Artepensiero-eventi culturali presenta "DiverCity", mostra personale di Luciano Bobba, un'esplorazione attraverso volti ed emozioni che percorrono le città di New York, Milano, Parigi, Saigon ed Hanoi. Proprio la metropoli, con il suo fluire incessante di immagini ed emozioni, è al centro della ricerca di Bobba, che ne ha catturato con sguardo attento le mille suggestioni e sfumature. Ne scaturisce un affascinante diario di viaggio attraverso le città visitate e rilette dall'artista: un gioco continuo di architetture e persone che si sovrappongono, elementi "diversi" per l'appunto, come le metropoli raffigurate, ma legati da un sottile fil rouge: la comunicazione pubblicitaria globale.
New York, Milano, Parigi, Saigon e Hanoi: queste le metropoli rappresentate da Bobba, tante visioni psichedeliche che aprono un concatenarsi di finestre sul mondo. Da questa stratificazione dinamica di immagini, l'artista dà vita a una serie di opere in cui la città è trasfigurata dallo scorrere dei riflessi attraverso cui si raccontano le più svariate storie. Il risultato è una contaminazione visiva tra immagini reali e oniriche, un mix di motivi tratti dal contesto urbano, che svela narrazioni e messaggi su cui varrebbe forse la pena di fermarsi a riflettere. Ad una prima lettura il panorama urbano potrà apparire sconcertante e a tratti caotico, ma scavando tra queste immagini scattate come fossero strati, si scoprirà invece una moltitudine visiva tutt'altro che casuale, una sovrapposizione "ordinata" carica di precise valenze simboliche. Riflessi della vita metropolitana che continua a scorrere concitata e mutevole. Un viaggio che racconta l'identità dei luoghi, rivelandone le essenze e i profondi cambiamenti. Le città, seguendo lo sguardo di Luciano Bobba, appaiono come un teatro mutevole, popolato di figure ectoplasmiche, immagini in cui le presenze riconoscibili, come i più celebri grattacieli di New York, la Torre Velasca di Milano o altri noti monumenti di Parigi diventano pure ombre, che sfumano nell'indistinto. Come scrive Andrea Bosco nel testo in catalogo delle mostra: "la città che divora uomini e umanità diventa il fondale di mille storie metropolitane. Storie anonime di volti, bocche, mani. Ectoplasmi in cerca di identità, confusi con individui diventati icone: la lingua srotolata del vecchio Einstein è più di uno sberleffo alla città che gli sfila attorno. E' l'affermazione di una volontà che sa sopravvivere alla quotidiana mostruosità dello tzunami metropolitano".
New York, Milano, Parigi, Saigon e Hanoi: queste le metropoli rappresentate da Bobba, tante visioni psichedeliche che aprono un concatenarsi di finestre sul mondo. Da questa stratificazione dinamica di immagini, l'artista dà vita a una serie di opere in cui la città è trasfigurata dallo scorrere dei riflessi attraverso cui si raccontano le più svariate storie. Il risultato è una contaminazione visiva tra immagini reali e oniriche, un mix di motivi tratti dal contesto urbano, che svela narrazioni e messaggi su cui varrebbe forse la pena di fermarsi a riflettere. Ad una prima lettura il panorama urbano potrà apparire sconcertante e a tratti caotico, ma scavando tra queste immagini scattate come fossero strati, si scoprirà invece una moltitudine visiva tutt'altro che casuale, una sovrapposizione "ordinata" carica di precise valenze simboliche. Riflessi della vita metropolitana che continua a scorrere concitata e mutevole. Un viaggio che racconta l'identità dei luoghi, rivelandone le essenze e i profondi cambiamenti. Le città, seguendo lo sguardo di Luciano Bobba, appaiono come un teatro mutevole, popolato di figure ectoplasmiche, immagini in cui le presenze riconoscibili, come i più celebri grattacieli di New York, la Torre Velasca di Milano o altri noti monumenti di Parigi diventano pure ombre, che sfumano nell'indistinto. Come scrive Andrea Bosco nel testo in catalogo delle mostra: "la città che divora uomini e umanità diventa il fondale di mille storie metropolitane. Storie anonime di volti, bocche, mani. Ectoplasmi in cerca di identità, confusi con individui diventati icone: la lingua srotolata del vecchio Einstein è più di uno sberleffo alla città che gli sfila attorno. E' l'affermazione di una volontà che sa sopravvivere alla quotidiana mostruosità dello tzunami metropolitano".
09
aprile 2008
Luciano Bobba – Divercity
Dal 09 aprile al 09 maggio 2008
arte contemporanea
Location
REVEL – SCALO D’ISOLA
Milano, Via Thaon Di Revel Genova, 3, (Milano)
Milano, Via Thaon Di Revel Genova, 3, (Milano)
Orario di apertura
tutti i giorni 12,00 - 22,00
Vernissage
9 Aprile 2008, ore 18.30
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI
Autore
Curatore