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Mariantonietta Sulcanese – Dalla luce della materia alla materia della luce
In mostra circa quaranta opere inedite dell’artista abruzzese, la cui ricerca indaga da anni l’analisi del rapporto estetico-linguistico tra materia-luce-forma e colore
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il 10 aprile 2008 alle ore 18,00 a Teramo, nei locali della Sala “Carino Gambacorta” della Banca di Teramo BCC, in Viale Crucioli n. 3, sarà inaugurata la mostra Mariantonietta Sulcanese, opere dal ciclo “Dalla luce della materia alla materia della luce”, in cui vengono presentate circa quaranta opere inedite dell’artista abruzzese, la cui ricerca indaga da anni l’analisi del rapporto estetico/linguistico tra materia/luce/forma/colore.
Lunga la serie di mostre tenute da Sulcanese, che ha esposto i suoi lavori in prestigiose sedi in Italia e all’estero (nei soli ultimi due anni, tra le altre numerose presenze, spiccano le mostre personali allestite a Toronto (Canada), presso la Joseph D. Carrier Gallery, all’Università di Basilea (Svizzera) in occasione della Settimana della Cultura Italiana, a Wolfsburg (Germania) nella Cattedrale St. Christophourus (in collaborazione con L’Istituto Italiano di Cultura), a Padova, nella Sala Samonà della Banca d’Italia.
Scrive, tra l’altro, nel saggio critico in catalogo Gabriele Simongini:
La Sulcanese è consapevole che la luce è l’essenza della vita, l’energia del mondo, la più immateriale e la più rapida delle sostanze, il mezzo trasparente e impalpabile che permette alle immagini di manifestarsi e di entrare in contatto con noi tramite il senso della vista. E, da artista curiosa e sempre aperta ai rischi della sperimentazione, cerca tante nature diverse dell’energia luminosa, dalle sue trasparenze più dinamicamente acquoree alla sue densità più terrene, quando la luce si ferma su una materia compatta e rugosa venendone assorbita quasi completamente. Questo cortocircuito luce-materia, movimento-ordine, inseguito tramite la metafisica dei colori e un andamento musicale, è reso con esemplare rigore soprattutto nei polittici ed evoca il rapporto tra una natura naturans in divenire, mobile ed una natura naturata quasi cristallizzata, quella di immemorabili ere geologiche che hanno il sapore dell’eternità. E proprio in questo serrato confronto, fondato sulla compresenza delle differenze, sta uno dei maggiori motivi di forza poetica della ricerca di Mariantonietta Sulcanese(…)
E l’artista non si lascia mai trasportare dal caso o da un’attitudine sciamanica, completamente istintiva ed intuitiva, temperando sempre l’impulso emotivo con un rigoroso controllo compositivo: è, fatte le debite proporzioni, “la regola che corregge l’emozione” decantata da Braque o l’idea di pittura come “fiamma in un pezzo di ghiaccio” lanciata da Kandinsky. Su questi precedenti illustri, inarrivabili ed ardui, tanto da far tremare i polsi, la Sulcanese sta costruendo un percorso ben degno di attenzione e da ammirare per la sua forte personalità.
Lunga la serie di mostre tenute da Sulcanese, che ha esposto i suoi lavori in prestigiose sedi in Italia e all’estero (nei soli ultimi due anni, tra le altre numerose presenze, spiccano le mostre personali allestite a Toronto (Canada), presso la Joseph D. Carrier Gallery, all’Università di Basilea (Svizzera) in occasione della Settimana della Cultura Italiana, a Wolfsburg (Germania) nella Cattedrale St. Christophourus (in collaborazione con L’Istituto Italiano di Cultura), a Padova, nella Sala Samonà della Banca d’Italia.
Scrive, tra l’altro, nel saggio critico in catalogo Gabriele Simongini:
La Sulcanese è consapevole che la luce è l’essenza della vita, l’energia del mondo, la più immateriale e la più rapida delle sostanze, il mezzo trasparente e impalpabile che permette alle immagini di manifestarsi e di entrare in contatto con noi tramite il senso della vista. E, da artista curiosa e sempre aperta ai rischi della sperimentazione, cerca tante nature diverse dell’energia luminosa, dalle sue trasparenze più dinamicamente acquoree alla sue densità più terrene, quando la luce si ferma su una materia compatta e rugosa venendone assorbita quasi completamente. Questo cortocircuito luce-materia, movimento-ordine, inseguito tramite la metafisica dei colori e un andamento musicale, è reso con esemplare rigore soprattutto nei polittici ed evoca il rapporto tra una natura naturans in divenire, mobile ed una natura naturata quasi cristallizzata, quella di immemorabili ere geologiche che hanno il sapore dell’eternità. E proprio in questo serrato confronto, fondato sulla compresenza delle differenze, sta uno dei maggiori motivi di forza poetica della ricerca di Mariantonietta Sulcanese(…)
E l’artista non si lascia mai trasportare dal caso o da un’attitudine sciamanica, completamente istintiva ed intuitiva, temperando sempre l’impulso emotivo con un rigoroso controllo compositivo: è, fatte le debite proporzioni, “la regola che corregge l’emozione” decantata da Braque o l’idea di pittura come “fiamma in un pezzo di ghiaccio” lanciata da Kandinsky. Su questi precedenti illustri, inarrivabili ed ardui, tanto da far tremare i polsi, la Sulcanese sta costruendo un percorso ben degno di attenzione e da ammirare per la sua forte personalità.
10
aprile 2008
Mariantonietta Sulcanese – Dalla luce della materia alla materia della luce
Dal 10 aprile al 10 maggio 2008
arte contemporanea
Location
BANCA DI TERAMO
Teramo, Viale Francesco Crucioli, 3, (Teramo)
Teramo, Viale Francesco Crucioli, 3, (Teramo)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 10/13-16/19(domenica e lunedì chiuso)
Vernissage
10 Aprile 2008, ore 18
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