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Gianfranco Giannoni – Giocosamente
Le opere presentate sono una conseguenza del percorso narrativo ironico di questo ultimo decennio all’interno dell’eclettico mondo dell’artista
Comunicato stampa
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Con una selezione di oltre una ventina di opere inedite relative al ciclo “Giocosa”, Gianfranco Giannoni si presenta all’ Associazione Culturale “La Ruga”.
Le opere presentate in Giocosamente sono una conseguenza del percorso narrativo ironico di questo ultimo decennio all’interno dell’eclettico mondo dell’artista.
Tranne i lavori del 2008, gli altri, che partono dal 1998 fino ad arrivare ai giorni nostri, sono per lo più bozzetti e studi preparatori fatti da Giannoni.
“Gioca la mente in un attuale bisogno d'amore, e picchia dentro ed esce, e si complica dietro i rebus
di un quotidiano disperso, e ritrova un continuo bisogno d’eros.
Il nodo esistenziale di Gianfranco Giannoni, che io colgo, è confuso dalle immagini di un sogno distorto, dove cerca di mantenere sopra tutto un collegamento innato con la forza vitale, cerca l'humus che crea.
Negli ingrandimenti pindarici di una ciliegia, è manifesta l'istintiva energia che tende alla vita.
Forte di un’autoaffermazione che s’impone attraverso il distacco dal passato e dall'indistinto, si acceca, quasi si brucia, nei colori stridenti.
La carnosità dei frutti, come dei corpi, necessitano di una lucida luce, di un evidente contrasto, di un fallace reale, di una sfacciata allusione, per ri-esistere.
L'azione creativa non può essere solo mentale abbisogna... d'amore. Cerca Giannoni, l'amore, in un difficile rapportarsi al femminile delle cose, delle idee, dei pensieri.
Gioca il pittore con la mente, nascondendosi dietro una maschera bianca, forse a cercare l'unione segreta degli opposti, mentre piovono chicchi di mais ibridi e sterili dal cielo, e volteggiano
arcobaleniche girandole di plastica.
Giocosamente, giocoliere di equilibri scomposti, ma non giocoliere per ischerzo, gioca la serietà
delle contraddizioni moderne con i suoi nitidi contrasti”. (Elisa Nesi)
“I quadri di Giannoni sono frutto di suggestioni immaginarie e fantastiche, che propongono una via alternativa alla realtà, che allo stesso tempo inglobano e fanno proprio, creando un macrocosmo immaginario, l’inconsueto e l’uomo che lo popola giocosamente.
Dunque una sorta di sperimentazione di gradazioni cromatiche lineari, scintillanti, senza variazioni, che prendono forma come simboli che Giannoni inventa, non affatto ingenuamente, ma andando oltre lo strato superficiale del senso delle cose, e in bilico tra ciò che esiste davvero e il sogno”. (Cludia Perica)
“Il lavoro artistico ed il mondo poetico di Giannoni sono l’occasione per un viaggio immaginario e fantastico nell’arte contemporanea con un artista che ama mettersi in gioco e giocare, consapevole che l’arte vive attraverso forme e linguaggi diversi, tra astrazione e figurazione. Un modo per rileggere la vita attraverso l’ironia. Giannoni fa sì che il veritiero superi i limiti del reale: la sua pittura è sogno, è ricomposizione della realtà, è scelta dell’irreale, ma sempre rispettosa di un ordine che l’artista inventa e ricrea, in uno schema formale rigoroso ma libero.
L’arte di Giannoni vive e fonda le basi nel simbolismo dove il linguaggio diviene magico approdando così ad una visione fantastica: i personaggi diventano apparizioni magiche, le forme spaziali divengono astrazioni. È un mondo onirico, surreale, quello in cui veniamo immersi. È gioco cromatico. Un percorso personale e autonomo dove la tecnica e la creatività prendono il sopravvento e caratterizzano il suo lavoro artistico. Esso include in sé tutto quanto nasce dalla fantasia, dall’immaginazione, dal sogno”. (Filippo Lotti)
Gianfranco Giannoni è nato nel 1946 a San Miniato (Pi), dove tuttora vive e lavora.
Inizia giovanissimo a usare pennelli e colori nell’arte della ceramica e si diploma in grafica pubblicitaria. Intraprende l’attività pittorica nel 1966.
Le opere presentate in Giocosamente sono una conseguenza del percorso narrativo ironico di questo ultimo decennio all’interno dell’eclettico mondo dell’artista.
Tranne i lavori del 2008, gli altri, che partono dal 1998 fino ad arrivare ai giorni nostri, sono per lo più bozzetti e studi preparatori fatti da Giannoni.
“Gioca la mente in un attuale bisogno d'amore, e picchia dentro ed esce, e si complica dietro i rebus
di un quotidiano disperso, e ritrova un continuo bisogno d’eros.
Il nodo esistenziale di Gianfranco Giannoni, che io colgo, è confuso dalle immagini di un sogno distorto, dove cerca di mantenere sopra tutto un collegamento innato con la forza vitale, cerca l'humus che crea.
Negli ingrandimenti pindarici di una ciliegia, è manifesta l'istintiva energia che tende alla vita.
Forte di un’autoaffermazione che s’impone attraverso il distacco dal passato e dall'indistinto, si acceca, quasi si brucia, nei colori stridenti.
La carnosità dei frutti, come dei corpi, necessitano di una lucida luce, di un evidente contrasto, di un fallace reale, di una sfacciata allusione, per ri-esistere.
L'azione creativa non può essere solo mentale abbisogna... d'amore. Cerca Giannoni, l'amore, in un difficile rapportarsi al femminile delle cose, delle idee, dei pensieri.
Gioca il pittore con la mente, nascondendosi dietro una maschera bianca, forse a cercare l'unione segreta degli opposti, mentre piovono chicchi di mais ibridi e sterili dal cielo, e volteggiano
arcobaleniche girandole di plastica.
Giocosamente, giocoliere di equilibri scomposti, ma non giocoliere per ischerzo, gioca la serietà
delle contraddizioni moderne con i suoi nitidi contrasti”. (Elisa Nesi)
“I quadri di Giannoni sono frutto di suggestioni immaginarie e fantastiche, che propongono una via alternativa alla realtà, che allo stesso tempo inglobano e fanno proprio, creando un macrocosmo immaginario, l’inconsueto e l’uomo che lo popola giocosamente.
Dunque una sorta di sperimentazione di gradazioni cromatiche lineari, scintillanti, senza variazioni, che prendono forma come simboli che Giannoni inventa, non affatto ingenuamente, ma andando oltre lo strato superficiale del senso delle cose, e in bilico tra ciò che esiste davvero e il sogno”. (Cludia Perica)
“Il lavoro artistico ed il mondo poetico di Giannoni sono l’occasione per un viaggio immaginario e fantastico nell’arte contemporanea con un artista che ama mettersi in gioco e giocare, consapevole che l’arte vive attraverso forme e linguaggi diversi, tra astrazione e figurazione. Un modo per rileggere la vita attraverso l’ironia. Giannoni fa sì che il veritiero superi i limiti del reale: la sua pittura è sogno, è ricomposizione della realtà, è scelta dell’irreale, ma sempre rispettosa di un ordine che l’artista inventa e ricrea, in uno schema formale rigoroso ma libero.
L’arte di Giannoni vive e fonda le basi nel simbolismo dove il linguaggio diviene magico approdando così ad una visione fantastica: i personaggi diventano apparizioni magiche, le forme spaziali divengono astrazioni. È un mondo onirico, surreale, quello in cui veniamo immersi. È gioco cromatico. Un percorso personale e autonomo dove la tecnica e la creatività prendono il sopravvento e caratterizzano il suo lavoro artistico. Esso include in sé tutto quanto nasce dalla fantasia, dall’immaginazione, dal sogno”. (Filippo Lotti)
Gianfranco Giannoni è nato nel 1946 a San Miniato (Pi), dove tuttora vive e lavora.
Inizia giovanissimo a usare pennelli e colori nell’arte della ceramica e si diploma in grafica pubblicitaria. Intraprende l’attività pittorica nel 1966.
12
aprile 2008
Gianfranco Giannoni – Giocosamente
Dal 12 al 20 aprile 2008
arte contemporanea
Location
ASSOCIAZIONE CULTURALE LA RUGA
San Miniato, Via I Maggio, 200, (Pisa)
San Miniato, Via I Maggio, 200, (Pisa)
Orario di apertura
tutti i giorni 16.30 – 19.30 / dal Lun. al Ven. 21.30 – 23.30
Vernissage
12 Aprile 2008, ore 18
Autore