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Jovana Tomanovic – Sculture e disegni di pesci tra pesci veri
Ideata dall’esperienza del soggiorno a Zanzibar di 4 mesi, la mostra – allestita tre le bacheche espositive e le vasche coinvolte sia al loro interno che attorno – costituisce un evento alternativo per la sede che la ospita. Per la sua dimensione coinvolgente, per la colorazione e la fantasia dei pezzi esposti e per l’azzardo della stessa artista coinvolgerà un pubblico vasto e uno spazio non solito a contenere le opere d’arte.
Comunicato stampa
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Grazie alla disponibilità del direttore dell’acquario civico di Milano, Dott. Mauro Mariani, un’artista ha la possibilità di esporre le sue opere nello spazio del terzo più antico acquario europeo per le quali, tali opere sono state apposito pensate.
Ideata dall’esperienza del soggiorno a Zanzibar di 4 mesi, la mostra - allestita tre le bacheche espositive e le vasche coinvolte sia al loro interno che attorno - costituisce un evento alternativo per la sede che la ospita. Per la sua dimensione coinvolgente, per la colorazione e la fantasia dei pezzi esposti e per l’azzardo della stessa artista coinvolgerà un pubblico vasto e uno spazio non solito a contenere le opere d’arte.
Evento inserito in un weekend tra i più attivi del milanese, è inserito tra due altri presenti nello stesso edificio organizzati per la notte di sabato del EXPO ADARTE - programma della “serata per un’opera d’arte” ideato dall’assessore Sgarbi – dove vi saranno presenti nell’atrio dell’acquario due sculture del deposito comunale: il torso di giovinetto di Arturo Martini del 1928, in bronzo, e linee e forza di una bottiglia di Umberto Boccioni del 1912 in bronzo, affiancate da alcune opere del artista spagnolo Jose Molina, presenti nella saletta d’esposizioni e collegate all’altra mostra dello stesso artista nel Museo di scienze naturali.
C’è un luogo, in ogni città, dove da piccoli siamo stati tutti portati dai nonni o da scuole materne ed elementari per vedere e conoscere il mondo marino. Questo luogo a Milano è l’acquario piccolo ma molto grazioso e coinvolgente per i più curiosi e di una sempre attenta collezione. Ora dopo tre anni del celebrato centenario è ancora più bello, più curato e attento alle attività didattiche ed allo spazio espositivo.
Jovana, ha riscoperto questo spazio a 25 anni, dopo l’estate passata tra i pesci delle acque oceaniche dell’isola di Zanzibar, dove ha avuto l’occasione di soggiornare per 4 mesi, e si è coinvolta e innamorata dell’impatto della struttura e l’isolamento dalla città circostante.
È un bellissimo palazzo in stile Liberty che molti conoscono meglio dall’esterno che all’interno e trovatosi mimmetizato nel parco Sempione vicino all’Arena di Milano.
Nelle sue vasche completamente rinnovate l'Acquario racconta la storia dell'acqua, dalla sua caduta sulla terra fino al mare. A tal proposito sono stati ricostruiti i principali ambienti di acqua dolce e marina che la stessa acqua forma nel suo ciclo. Gli ambienti sono prevalentemente italiani ad eccezione di una scogliera madreporica del Mar Rosso, per questo weekend occupata dalle sculture di Jovana Tomanovic e avvolta da un disegno su carta di 10 metri.
Le Collezioni scientifiche ricche di reperti, la Biblioteca specialistica con oltre 13.000 monografie sull'acqua e circa 1000 periodici e, infine l'Archivio fotografico con migliaia di immagini, sono la base indispensabile per la ricerca scientifica che si rivolge sia alle acque dolci italiane sia a quelle marine nostrane e tropicali.
Questo ambiente cosi vario e ricco, ha fatto nascere nella fantasia di Jovana mille idée per la realizzazione di sculture e quadri da inserirvi e unire il fantasioso, ironico e magico mondo delle sue creature alla presetazione delle varie specie presenti all’acquario.
Il percorso circolare della struttura, durante la sua esposizione vi accolte da due quadri, poi si incontrano le esposizioni delle sculture nelle nicchie, le prime a destra rigorosamente in ceramica, poi un quadro sulla parete scura che come le vasche naturali rappresenta un’altra ironica vasca bidimensionale. Al lato opposto dell’entrata, si trova la più grande delle vasche, quella tropicale, dove il disegno sullo sfondo di 10 metri rappresenta pesci tolti momentaniamente della vasca rappresentati magicamente da un solo enorme esemplare inventato dall’artista. Andando avanti, un’altra vasca più piccola ospita sculture nel suo interno e nel secondo gruppo di bacheche di fronte, vi trovate l’altra decina di sculture, questa volta di tecniche miste, dalla carta-pesta al mosaico. L’esposizione si chiude con la proiezione di un video, sempre di Jovana Tomanovic, nei due monitor all’uscita.
Si ritrova la naturale farinata atmosfera degli e il magico e fantasioso l’incanto delle origini e della vita. Un’occasione per comprendere il rapporto tra naturale e artificiale che lega le opere allo spazio che le contiene.
La mostra è stata realizzata anche grazie all’interesse e gentile collaborazione con Laura Mazzoni e dalla concessa autorizzazione del direttore dell’acquario, dott. Mauro Mariani.
Dopo l’esposizione a Milano, la mostra sarà inserita negli altri acquari, come il London Aquarium, negli ultimi mesi del anno in corso.
Ideata dall’esperienza del soggiorno a Zanzibar di 4 mesi, la mostra - allestita tre le bacheche espositive e le vasche coinvolte sia al loro interno che attorno - costituisce un evento alternativo per la sede che la ospita. Per la sua dimensione coinvolgente, per la colorazione e la fantasia dei pezzi esposti e per l’azzardo della stessa artista coinvolgerà un pubblico vasto e uno spazio non solito a contenere le opere d’arte.
Evento inserito in un weekend tra i più attivi del milanese, è inserito tra due altri presenti nello stesso edificio organizzati per la notte di sabato del EXPO ADARTE - programma della “serata per un’opera d’arte” ideato dall’assessore Sgarbi – dove vi saranno presenti nell’atrio dell’acquario due sculture del deposito comunale: il torso di giovinetto di Arturo Martini del 1928, in bronzo, e linee e forza di una bottiglia di Umberto Boccioni del 1912 in bronzo, affiancate da alcune opere del artista spagnolo Jose Molina, presenti nella saletta d’esposizioni e collegate all’altra mostra dello stesso artista nel Museo di scienze naturali.
C’è un luogo, in ogni città, dove da piccoli siamo stati tutti portati dai nonni o da scuole materne ed elementari per vedere e conoscere il mondo marino. Questo luogo a Milano è l’acquario piccolo ma molto grazioso e coinvolgente per i più curiosi e di una sempre attenta collezione. Ora dopo tre anni del celebrato centenario è ancora più bello, più curato e attento alle attività didattiche ed allo spazio espositivo.
Jovana, ha riscoperto questo spazio a 25 anni, dopo l’estate passata tra i pesci delle acque oceaniche dell’isola di Zanzibar, dove ha avuto l’occasione di soggiornare per 4 mesi, e si è coinvolta e innamorata dell’impatto della struttura e l’isolamento dalla città circostante.
È un bellissimo palazzo in stile Liberty che molti conoscono meglio dall’esterno che all’interno e trovatosi mimmetizato nel parco Sempione vicino all’Arena di Milano.
Nelle sue vasche completamente rinnovate l'Acquario racconta la storia dell'acqua, dalla sua caduta sulla terra fino al mare. A tal proposito sono stati ricostruiti i principali ambienti di acqua dolce e marina che la stessa acqua forma nel suo ciclo. Gli ambienti sono prevalentemente italiani ad eccezione di una scogliera madreporica del Mar Rosso, per questo weekend occupata dalle sculture di Jovana Tomanovic e avvolta da un disegno su carta di 10 metri.
Le Collezioni scientifiche ricche di reperti, la Biblioteca specialistica con oltre 13.000 monografie sull'acqua e circa 1000 periodici e, infine l'Archivio fotografico con migliaia di immagini, sono la base indispensabile per la ricerca scientifica che si rivolge sia alle acque dolci italiane sia a quelle marine nostrane e tropicali.
Questo ambiente cosi vario e ricco, ha fatto nascere nella fantasia di Jovana mille idée per la realizzazione di sculture e quadri da inserirvi e unire il fantasioso, ironico e magico mondo delle sue creature alla presetazione delle varie specie presenti all’acquario.
Il percorso circolare della struttura, durante la sua esposizione vi accolte da due quadri, poi si incontrano le esposizioni delle sculture nelle nicchie, le prime a destra rigorosamente in ceramica, poi un quadro sulla parete scura che come le vasche naturali rappresenta un’altra ironica vasca bidimensionale. Al lato opposto dell’entrata, si trova la più grande delle vasche, quella tropicale, dove il disegno sullo sfondo di 10 metri rappresenta pesci tolti momentaniamente della vasca rappresentati magicamente da un solo enorme esemplare inventato dall’artista. Andando avanti, un’altra vasca più piccola ospita sculture nel suo interno e nel secondo gruppo di bacheche di fronte, vi trovate l’altra decina di sculture, questa volta di tecniche miste, dalla carta-pesta al mosaico. L’esposizione si chiude con la proiezione di un video, sempre di Jovana Tomanovic, nei due monitor all’uscita.
Si ritrova la naturale farinata atmosfera degli e il magico e fantasioso l’incanto delle origini e della vita. Un’occasione per comprendere il rapporto tra naturale e artificiale che lega le opere allo spazio che le contiene.
La mostra è stata realizzata anche grazie all’interesse e gentile collaborazione con Laura Mazzoni e dalla concessa autorizzazione del direttore dell’acquario, dott. Mauro Mariani.
Dopo l’esposizione a Milano, la mostra sarà inserita negli altri acquari, come il London Aquarium, negli ultimi mesi del anno in corso.
03
aprile 2008
Jovana Tomanovic – Sculture e disegni di pesci tra pesci veri
Dal 03 al 21 aprile 2008
arte contemporanea
Location
ACQUARIO E CIVICA STAZIONE IDROBIOLOGICA
Milano, Viale Gerolamo Gadio, 2, (Milano)
Milano, Viale Gerolamo Gadio, 2, (Milano)
Orario di apertura
Da martedì a domenica ore 9.00 -13.00 / 14.00 - 17.30 (lunedì chiuso). Straordinaria apertura, per l’EXPO ADARTE, il giorno 5 aprile 2008, fino a mezzanotte
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