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Alain Denis – Ridicoli suicidi
Comunicato stampa
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Autobiografia (in forma di processo)
Costui (Io), delinquente costituzionale, confesso assuntore (in quantità aberrante) di ogni immaginabile sostanza psicotropica tipo cognac, whisky, vino, birra, pastis, ecc.., viene a esprimere una caratterizzazione mentale abnorme e certamente squilibrata. Le difficoltà di adattamento manifestate sin dalla più tenera età (malmenava i suoi numerosi fratelli), la fallimentare carriera scolastica, (vinse la maturità per ventura, si iscrisse alla facoltà d'architettura per numerosi anni senza risultati concreti), l'incapacità di ottenere o conservare se ottenuto un lavoro dignitoso (fu falegname, arredatore, barista, traduttore, marinaio, cineasta, attore, viaggiatore, fondatore di riviste quale l'orripilante "Il Male", scrittore di cucina, ispettore di ristoranti per la pericolosa rivista "il Gambero Rosso", disegnatore su numerosi giornali di famigerata connotazione quale Linus, La Repubblica ed altri di vignette asociali e di astio verso persone pubbliche di fama consolidata, ... e continua), il disagio manifestato verso una matura affettività, l'inadattabilità a funzionare come cittadino responsabile ad accettare le norme comuni (incapacità ad accettare ogni forma di gerarchia, di rispetto verso tutto quel che è superiore, compassione verso i genuflessi e profonda insofferenza verso qualsiasi forma di potere costituito), i suoi disturbi della sfera emotiva con frequenti episodi depressivi e maniacali (frequenti scatti d'ira e infelicità davanti a parecchi comportamenti umani detti normali), l'irresponsabile tendenza alla tossicomania già descritta, denotano una debolezza di mente con tratti caratteriali antisociali che confermano ampiamente un'abnormità psichica di grado grave resa ancora più acuta da nefaste influenze ambientali (ha avuto l'occasione di incontrarsi con personaggi di notevole fama quali scrittori, modelle, cantanti, intellettuali e artisti, ben noti in ambienti sospetti).
La sua produzione “letteraria” (e cinematografica: fece tre cortometraggi antirazzisti e femministi impubblicabili) non è da meno. Ha cominciato con sbeffeggiare la grande letteratura con il suo Cuore di De Amicis a fumetti (Linus 1974) e Levy-Strauss con Bella cucina.. (ed. Il Male Mazzotta 1978), dissacrare vergognosamente il denaro e le banche con Storie di Borsa (ed. Trio, palma d'oro a Bordighera 1988), denigrare il Commercio con Che Cavolo mangiamo (ed. Malatempora 1999), commettere un raccapricciante peccato di Gola con Spezie e condimenti (Il Gambero rosso editore 2005), esprimere una grave mancanza di rispetto verso la gerarchia ufficialmente costituita con le sue vignette di satira interpadronale sulle pagine economiche di Repubblica ed infine con questa deprecabile mostra macabra.
Questo quadro non denota una favorevole diagnosi per un normale sviluppo cerebrale. Con propensione alla menzogna e alla affabulazione dimostra anche nelle attività quotidiane un atteggiamento parossistico con stato di ottundimento e fugga di idee chiare. E noto che il megalomane concepisce le idee in maniera cosi rapida da non riuscire a dominarle dando così stura a un modo di pensare disordinato e non in direttiva con le norme del pensiero logico ufficiale. Presenta aspetti devianti di coscienza non lucida, di stato delirante di confusione, di idea ossessiva di dissociazione e l'insieme comporta la completa inaffidabilità per i suoi racconti imprecisi e deformati. Tutto ciò si ritrova nella sua produzione"artistica". Da questo fosco panorama si evince la necessità di mettere a verbale che il soggetto è da considerare ad alto rischio di recidiva...
Alain Denis
Costui (Io), delinquente costituzionale, confesso assuntore (in quantità aberrante) di ogni immaginabile sostanza psicotropica tipo cognac, whisky, vino, birra, pastis, ecc.., viene a esprimere una caratterizzazione mentale abnorme e certamente squilibrata. Le difficoltà di adattamento manifestate sin dalla più tenera età (malmenava i suoi numerosi fratelli), la fallimentare carriera scolastica, (vinse la maturità per ventura, si iscrisse alla facoltà d'architettura per numerosi anni senza risultati concreti), l'incapacità di ottenere o conservare se ottenuto un lavoro dignitoso (fu falegname, arredatore, barista, traduttore, marinaio, cineasta, attore, viaggiatore, fondatore di riviste quale l'orripilante "Il Male", scrittore di cucina, ispettore di ristoranti per la pericolosa rivista "il Gambero Rosso", disegnatore su numerosi giornali di famigerata connotazione quale Linus, La Repubblica ed altri di vignette asociali e di astio verso persone pubbliche di fama consolidata, ... e continua), il disagio manifestato verso una matura affettività, l'inadattabilità a funzionare come cittadino responsabile ad accettare le norme comuni (incapacità ad accettare ogni forma di gerarchia, di rispetto verso tutto quel che è superiore, compassione verso i genuflessi e profonda insofferenza verso qualsiasi forma di potere costituito), i suoi disturbi della sfera emotiva con frequenti episodi depressivi e maniacali (frequenti scatti d'ira e infelicità davanti a parecchi comportamenti umani detti normali), l'irresponsabile tendenza alla tossicomania già descritta, denotano una debolezza di mente con tratti caratteriali antisociali che confermano ampiamente un'abnormità psichica di grado grave resa ancora più acuta da nefaste influenze ambientali (ha avuto l'occasione di incontrarsi con personaggi di notevole fama quali scrittori, modelle, cantanti, intellettuali e artisti, ben noti in ambienti sospetti).
La sua produzione “letteraria” (e cinematografica: fece tre cortometraggi antirazzisti e femministi impubblicabili) non è da meno. Ha cominciato con sbeffeggiare la grande letteratura con il suo Cuore di De Amicis a fumetti (Linus 1974) e Levy-Strauss con Bella cucina.. (ed. Il Male Mazzotta 1978), dissacrare vergognosamente il denaro e le banche con Storie di Borsa (ed. Trio, palma d'oro a Bordighera 1988), denigrare il Commercio con Che Cavolo mangiamo (ed. Malatempora 1999), commettere un raccapricciante peccato di Gola con Spezie e condimenti (Il Gambero rosso editore 2005), esprimere una grave mancanza di rispetto verso la gerarchia ufficialmente costituita con le sue vignette di satira interpadronale sulle pagine economiche di Repubblica ed infine con questa deprecabile mostra macabra.
Questo quadro non denota una favorevole diagnosi per un normale sviluppo cerebrale. Con propensione alla menzogna e alla affabulazione dimostra anche nelle attività quotidiane un atteggiamento parossistico con stato di ottundimento e fugga di idee chiare. E noto che il megalomane concepisce le idee in maniera cosi rapida da non riuscire a dominarle dando così stura a un modo di pensare disordinato e non in direttiva con le norme del pensiero logico ufficiale. Presenta aspetti devianti di coscienza non lucida, di stato delirante di confusione, di idea ossessiva di dissociazione e l'insieme comporta la completa inaffidabilità per i suoi racconti imprecisi e deformati. Tutto ciò si ritrova nella sua produzione"artistica". Da questo fosco panorama si evince la necessità di mettere a verbale che il soggetto è da considerare ad alto rischio di recidiva...
Alain Denis
03
aprile 2008
Alain Denis – Ridicoli suicidi
Dal 03 al 13 aprile 2008
arte contemporanea
Location
MONSERRATOARTE900
Roma, Via Di Monserrato, 14, (Roma)
Roma, Via Di Monserrato, 14, (Roma)
Orario di apertura
lun-ven 16.00/20.00
Vernissage
3 Aprile 2008, ore 18
Autore
Curatore