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Grand Tour: quadri e oggetti del viaggiatore e della viaggiatrice a Roma e nella Campagna romana
In esposizione circa 80 quadri e numerosissimi oggetti del viaggiatore e della viaggiatrice sette/ottocenteschi
Comunicato stampa
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Inaugurazione venerdì 18 aprile 2008, alle ore 18.00 presso Villa Mondragone, via Frascati 51, Monte Porzio Catone (Rm).
La mostra, con circa 80 quadri e numerosissimi oggetti esposti del viaggiatore e della viaggiatrice sette/ottocenteschi, a Villa Mondragone, sede di rappresentanza e centro congressi dell’Università di Roma Tor Vergata, in Monte Porzio Catone (Rm), apre venerdì 18 aprile con l’inaugurazione alle ore 18 alla presenza dei curatori – il prof. Francesco Negri Arnoldi, docente di Storia dell’Arte Moderna a Tor Vergata, e l’avv. Renato Mammucari, collezionista e appassionato del Grand Tour nell’area romana e suburbana – oltre che del Rettore dell’Università Tor Vergata, prof. Alessandro Finazzi Agrò, del Preside della Facoltà di Lettere dell’Ateneo, prof. Rino Caputo e del Direttore del Centro Congressi e Rappresentanza Villa Mondragone, dr. Liù Catena.
La mostra che durerà fino al 27 luglio 2008 presenta una carrellata notevole di quadri e stampe provenienti da artisti inglesi, francesi, tedeschi, spagnoli, svizzeri oltre che danesi, statunitensi, austriaci che visitarono gli affascinanti territori della Campagna romana e di Roma, capitale dello Stato papalino prima e italiano poi. Qualche nome? Coleman, Corot, Serra, Müller, Coddori, Kaisermann, Ducros…
Il Grand Tour illustrato in questa mostra con 4 sezioni – il Viaggio, Roma, la Campagna, i Costumi - interessa una estensione temporale che va dalla fine del ’700 all’inizio del Novecento ed espone anche gli oggetti del viaggiatore e della viaggiatrice (come dimenticare le figure importati delle coraggiose viaggiatrici del Grand Tour? Per fare qualche nome: George Sand, che tra l’altro soggiornò a Villa Mondragone e ne ambientò il romanzo epistolare “La Daniella”; Madame de Staël; Angelika Kauffmann; ecc) che in quegli anni si muovevano soprattutto dall’Europa continentale, per venire a visitare l’Italia e l’affascinantissima ed eterna Roma.
Il Grand Tour […] è stata una inquietudine intellettuale quasi alla ricerca di se stessi e questo viaggio iniziatico se nel Settecento veniva sentito come un “bisogno esistenziale dell’intellettuale” è nel secolo successivo che diventa addirittura “abito mentale” perché solo in Italia, ed in particolare a Roma, poteva appagare quegli interessi culturali, quel crogiuolo di curiosità intellettuali, di tristezza se non addirittura di malinconia – intesa come mal du siècle del giovane intellettuale dell’epoca – che solo il “sogno italiano” poteva lenire, in quanto la propria patria lontana non era in grado di soddisfare. (da “Il mito eterno della libertà”, di Renato Mammucari, Roma e la Campagna romana nel Grand Tour, catalogo della mostra).
E il viaggiatore viaggiava scevro da grandi lussi e ingombranti bagagli ma con un corredo – esposto in mostra – di oggetti assolutamente pratici e ‘tascabili’: dal pesamonete, a bilance e orologi, sestanti e altimetri, binocoli e telescopi, barometri e termometri, i più vari. E l’equipaggiamento non era completo senza lo scrittoio, dal più semplice, consistente in una tavoletta su cui appoggiarsi, al più elaborato, che si ribaltava su se stesso costituendo un vero e proprio piano di scrittura, con cassettini per la carta e scomparti per l’inchiostro e modesti quanto ingenui “segreti” per conservare la corrispondenza più preziosa e documenti riservati. E la farmacia da viaggio, e lo stiracravatte. Non doveva poi mancare ovviamente un album da disegno.
La mostra, con circa 80 quadri e numerosissimi oggetti esposti del viaggiatore e della viaggiatrice sette/ottocenteschi, a Villa Mondragone, sede di rappresentanza e centro congressi dell’Università di Roma Tor Vergata, in Monte Porzio Catone (Rm), apre venerdì 18 aprile con l’inaugurazione alle ore 18 alla presenza dei curatori – il prof. Francesco Negri Arnoldi, docente di Storia dell’Arte Moderna a Tor Vergata, e l’avv. Renato Mammucari, collezionista e appassionato del Grand Tour nell’area romana e suburbana – oltre che del Rettore dell’Università Tor Vergata, prof. Alessandro Finazzi Agrò, del Preside della Facoltà di Lettere dell’Ateneo, prof. Rino Caputo e del Direttore del Centro Congressi e Rappresentanza Villa Mondragone, dr. Liù Catena.
La mostra che durerà fino al 27 luglio 2008 presenta una carrellata notevole di quadri e stampe provenienti da artisti inglesi, francesi, tedeschi, spagnoli, svizzeri oltre che danesi, statunitensi, austriaci che visitarono gli affascinanti territori della Campagna romana e di Roma, capitale dello Stato papalino prima e italiano poi. Qualche nome? Coleman, Corot, Serra, Müller, Coddori, Kaisermann, Ducros…
Il Grand Tour illustrato in questa mostra con 4 sezioni – il Viaggio, Roma, la Campagna, i Costumi - interessa una estensione temporale che va dalla fine del ’700 all’inizio del Novecento ed espone anche gli oggetti del viaggiatore e della viaggiatrice (come dimenticare le figure importati delle coraggiose viaggiatrici del Grand Tour? Per fare qualche nome: George Sand, che tra l’altro soggiornò a Villa Mondragone e ne ambientò il romanzo epistolare “La Daniella”; Madame de Staël; Angelika Kauffmann; ecc) che in quegli anni si muovevano soprattutto dall’Europa continentale, per venire a visitare l’Italia e l’affascinantissima ed eterna Roma.
Il Grand Tour […] è stata una inquietudine intellettuale quasi alla ricerca di se stessi e questo viaggio iniziatico se nel Settecento veniva sentito come un “bisogno esistenziale dell’intellettuale” è nel secolo successivo che diventa addirittura “abito mentale” perché solo in Italia, ed in particolare a Roma, poteva appagare quegli interessi culturali, quel crogiuolo di curiosità intellettuali, di tristezza se non addirittura di malinconia – intesa come mal du siècle del giovane intellettuale dell’epoca – che solo il “sogno italiano” poteva lenire, in quanto la propria patria lontana non era in grado di soddisfare. (da “Il mito eterno della libertà”, di Renato Mammucari, Roma e la Campagna romana nel Grand Tour, catalogo della mostra).
E il viaggiatore viaggiava scevro da grandi lussi e ingombranti bagagli ma con un corredo – esposto in mostra – di oggetti assolutamente pratici e ‘tascabili’: dal pesamonete, a bilance e orologi, sestanti e altimetri, binocoli e telescopi, barometri e termometri, i più vari. E l’equipaggiamento non era completo senza lo scrittoio, dal più semplice, consistente in una tavoletta su cui appoggiarsi, al più elaborato, che si ribaltava su se stesso costituendo un vero e proprio piano di scrittura, con cassettini per la carta e scomparti per l’inchiostro e modesti quanto ingenui “segreti” per conservare la corrispondenza più preziosa e documenti riservati. E la farmacia da viaggio, e lo stiracravatte. Non doveva poi mancare ovviamente un album da disegno.
18
aprile 2008
Grand Tour: quadri e oggetti del viaggiatore e della viaggiatrice a Roma e nella Campagna romana
Dal 18 aprile al 27 luglio 2008
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
VILLA MONDRAGONE
Monte Porzio Catone, Via Frascati, 51, (Roma)
Monte Porzio Catone, Via Frascati, 51, (Roma)
Orario di apertura
lun-ven 10-16, sab-dom 16-20 (aprile - maggio) - 17–21 (giugno - luglio)
Vernissage
18 Aprile 2008, ore 18
Curatore