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Fabrizia Caleari – Forse a Genova
Inaugurazione della mostra fotografica di Fabrizia Caleari: gli scatti dipingono le emozioni in bianco e nero della fotografa genovese che coglie nell’ambientazione ligure un’altra vita, versatile e parallela, l’empirica vitalità della luce
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Inaugura Mercoledì 16 aprile 2008, in collaborazione col gruppo Burn Out e presso i locali dell’Associazione Feronia, l’esposizione fotografica di Fabrizia Caleari, “Forse a Genova”. La mostra, dal carattere monografico, racchiude una trentina di fotografie, in edizione limitata, stampate a mano dall’autrice e realizzate nell’arco di quasi un ventennio, dal 1989 al 2007. Dipingono le emozioni in bianco e nero della fotografa genovese che coglie nell’ambientazione ligure un’altra vita, versatile e parallela: l’empirica vitalità della luce.
Eroica e ammaliante, la luce imperversa sul suolo genovese e getta il suo faro luminoso sulla superficie dell’esistenza, sollecitando l’intimo incontro tra materia e spirito.
La terra plumbea, traboccante di ricordi, e il chiarore brillante della neve, il mare cupo e misterioso, cieli lattei e caliginosi interni domestici, sono gli scenari dissolti da Fabrizia nelle segrete vie dell’intelletto, attimi di luce effusi sul panorama dello spirito, forse a Genova.
TESTO CRITICO
Vestigia del passato e documenti del contemporaneo, gli scatti in bianco e nero della collezione “Forse a Genova” di Fabrizia Caleari si mostrano nell’inedita prolessi del vissuto. Una trentina di fotografie, in edizione limitata, stampate a mano dall’autrice e realizzate nell’arco di quasi un ventennio, dal 1989 al 2007, dipingono le emozioni bicromatiche della fotografa genovese che coglie nell’ambientazione ligure un’altra vita, versatile e parallela: l’empirica vitalità della luce.
Eroica e ammaliante, la luce imperversa sul suolo genovese e getta il suo faro luminoso sulla superficie dell’esistenza, sollecitando l’intimo incontro tra materia e spirito. La luce, vera protagonista di ogni istante rubato alla realtà genovese, rivela il calore sepolto dalla polvere, narra la riscoperta della pace nell’indagine atmosferica.
Creature viventi e frangenti di vita quotidiana carpiti, il fascino antico del porto, l’odore della sua eroica storia, il mare seducente e inquieto, le languide imbarcazioni, a commemorare la fruttuosa attività nautica che allude sottilmente alle peregrinazioni di Cristoforo Colombo, genovese di nascita, queste sono le immagini soavi di Fabrizia Caleari.
La terra plumbea, traboccante di ricordi, e il chiarore brillante della neve, il mare cupo e misterioso, cieli lattei e caliginosi interni domestici, sono gli scenari dissolti da Fabrizia nelle segrete vie dell’intelletto, attimi di luce effusi sul panorama dello spirito, forse a Genova.
Sabrina Falzone
Eroica e ammaliante, la luce imperversa sul suolo genovese e getta il suo faro luminoso sulla superficie dell’esistenza, sollecitando l’intimo incontro tra materia e spirito.
La terra plumbea, traboccante di ricordi, e il chiarore brillante della neve, il mare cupo e misterioso, cieli lattei e caliginosi interni domestici, sono gli scenari dissolti da Fabrizia nelle segrete vie dell’intelletto, attimi di luce effusi sul panorama dello spirito, forse a Genova.
TESTO CRITICO
Vestigia del passato e documenti del contemporaneo, gli scatti in bianco e nero della collezione “Forse a Genova” di Fabrizia Caleari si mostrano nell’inedita prolessi del vissuto. Una trentina di fotografie, in edizione limitata, stampate a mano dall’autrice e realizzate nell’arco di quasi un ventennio, dal 1989 al 2007, dipingono le emozioni bicromatiche della fotografa genovese che coglie nell’ambientazione ligure un’altra vita, versatile e parallela: l’empirica vitalità della luce.
Eroica e ammaliante, la luce imperversa sul suolo genovese e getta il suo faro luminoso sulla superficie dell’esistenza, sollecitando l’intimo incontro tra materia e spirito. La luce, vera protagonista di ogni istante rubato alla realtà genovese, rivela il calore sepolto dalla polvere, narra la riscoperta della pace nell’indagine atmosferica.
Creature viventi e frangenti di vita quotidiana carpiti, il fascino antico del porto, l’odore della sua eroica storia, il mare seducente e inquieto, le languide imbarcazioni, a commemorare la fruttuosa attività nautica che allude sottilmente alle peregrinazioni di Cristoforo Colombo, genovese di nascita, queste sono le immagini soavi di Fabrizia Caleari.
La terra plumbea, traboccante di ricordi, e il chiarore brillante della neve, il mare cupo e misterioso, cieli lattei e caliginosi interni domestici, sono gli scenari dissolti da Fabrizia nelle segrete vie dell’intelletto, attimi di luce effusi sul panorama dello spirito, forse a Genova.
Sabrina Falzone
16
aprile 2008
Fabrizia Caleari – Forse a Genova
Dal 16 aprile al 30 maggio 2008
fotografia
Location
ASSOCIAZIONE FERONIA
Genova, Via Del Campo, 10/7, (Genova)
Genova, Via Del Campo, 10/7, (Genova)
Orario di apertura
lun.-ven. 14:30/18(chiuso 25 Aprile, 1 e 2 Maggio)
Vernissage
16 Aprile 2008, ore 18
Sito web
www.chiaroscuro.ge.it
Autore
Curatore