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Aghim Muka – Nel giardino dell’Eden
Nel giardino dell’Eden, indica una reinterpretazione in chiave assolutamente personale del racconto biblico. La nostalgia di una pace totalizzante infranta dalla cupidigia, dall’avidità intellettuale e materiale degli uomini che hanno disgregato l’equilibrio originario tra l’uomo e la terra.
Comunicato stampa
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Giovedi 10 aprile alle 18 Agorárte inaugura nella galleria di Via del Carmine 11 la mostra personale dell’artista albanese Aghim Muka a cura di Simona Vigo, dal titolo Nel giardino dell’Eden.
La mostra è realizzata in collaborazione con il Gruppo Camuzzi, Baglietto e Cantieri di Pisa e con il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica di Albania a Roma.
Il titolo della mostra, Nel giardino dell’Eden, indica una reinterpretazione in chiave assolutamente personale del racconto biblico. La nostalgia di una pace totalizzante infranta dalla cupidigia, dall’avidità intellettuale e materiale degli uomini che hanno disgregato l’equilibrio originario tra l’uomo e la terra provocando guerre e distruzioni, allontanando irrimediabilmente l’uomo dal divino che è in lui e rompendo l’unità del principio maschile e femminile con la conseguente lacerazione della complementarietà tra Amore e Terra.
Il nucleo fondamentale delle opere nuove proposte in questa mostra, si apre a diverse letture proponendosi in due modi. Con o senza la luce delle lampade al neon Wood, rendendole così assai versatili anche dal punto di vista formale. Queste opere sono state tecnicamente realizzate in modo da potere essere illuminate dalla luce della lampada acquisendo quindi una particolare solennità cromatica. L’allestimento di tali opere in una sala della galleria Agorarte, è funzionale all’opportunità di farne un’esperienza diretta e polisensoriale. Attraverso la ricostruzione di un ambiente buio e “uterino”: un pavimento morbido, illuminato soltanto dalla luce delle lampade filtrata dalle opere, il visitatore si trova proiettato in una dimensione quasi onirica. In un certo senso, l’intento è quello di cambiare il suo stato di coscienza cercando di farlo entrare nel racconto come parte attiva e non soltanto come osservatore distaccato di una sequenza di opere. Tuttavia, sottratte all’atmosfera favolistica, queste opere divengono tra loro autonome e vivono un presente che si apre ad altre possibilità interpretative. In entrambe le versioni, ogni lavoro mantiene la sua identità e sta solo allo spettatore scegliere come la vuole guardare e quale esperienza vuole farne.
Le altre sale della galleria ospitano opere che rientrano sempre nel circuito del Giardino dell’Eden mostrandone un altro, inedito, aspetto.
Contemporaneamente alla mostra personale di Agorarte,il Complesso del Vittoriano di Roma gli dedica l’esposizione antologica “Amore & Guerra – Atto II”,con il Patrocinio del Comune di Roma, della Regione Lazio, della Ambasciata della Repubblica di Albania a Roma, dell’Osservatorio sui Balcani di Trento.
Aghim Muka è uno dei giovani artisti tra i più rappresentativi nel panorama artistico albanese operante in Italia. E’ nato a Fieri (Albania) nel 1965, dal 1995 vive e lavora a Milano e svolge attività espositive sia qui che in Europa.
Nel 2006 è invitato da Philippe Daverio, a partecipare alla “LVII Edizione del Premio Michetti: Laboratorio Italia”, a Francavilla al Mare, nella sezione Bizantini.
Lo stesso anno, viene segnalato dalla giuria del Premio “Iconarts, Internazionale delle arti contemporanee” organizzato dall’Associazione Culturale Arteam di Albissola Marina; selezionato per la sezione a libera partecipazione del “ Premio Suzzara 2006 - 45° edizione” e sia nel 2006 che nel 2007 inserito da Gianluca Marziani nel catalogo del “Premio Celeste”.
Nel 2001 è segnalato da Martina Corgnati per il “Premio Suzzara a libera partecipazione”.
Sia nel 2005, che nel 2006 e 2007 partecipa alla Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI E DARC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione generale per l'architettura e l'arte contemporanea).
Sempre nel 2005 viene segnalato al “Concorso Artea” dalla giuria composta da Maurizio Coccia, Curatore del Flash Art Museum di Trevi, e Chiara Sarteanesi, Curatrice della Fondazione Burri di Città di Castello.
Nel 2007 partecipa all’iniziativa “Melting pot volti e voci della terra”, iniziativa che ha coinvolto più di 400 bambini, nata dalla collaborazione dell’Assessorato alle Politiche Giovanili di Roccafranca, con le associazioni giovanili del territorio per favorire tra i giovani il desiderio di scoperta e approfondimento delle culture del mondo.
Nel corso di quest’anno avrà luogo una personale dell’artista presso lo Spazio Guicciardini a cura dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Milano.
La mostra è realizzata in collaborazione con il Gruppo Camuzzi, Baglietto e Cantieri di Pisa e con il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica di Albania a Roma.
Il titolo della mostra, Nel giardino dell’Eden, indica una reinterpretazione in chiave assolutamente personale del racconto biblico. La nostalgia di una pace totalizzante infranta dalla cupidigia, dall’avidità intellettuale e materiale degli uomini che hanno disgregato l’equilibrio originario tra l’uomo e la terra provocando guerre e distruzioni, allontanando irrimediabilmente l’uomo dal divino che è in lui e rompendo l’unità del principio maschile e femminile con la conseguente lacerazione della complementarietà tra Amore e Terra.
Il nucleo fondamentale delle opere nuove proposte in questa mostra, si apre a diverse letture proponendosi in due modi. Con o senza la luce delle lampade al neon Wood, rendendole così assai versatili anche dal punto di vista formale. Queste opere sono state tecnicamente realizzate in modo da potere essere illuminate dalla luce della lampada acquisendo quindi una particolare solennità cromatica. L’allestimento di tali opere in una sala della galleria Agorarte, è funzionale all’opportunità di farne un’esperienza diretta e polisensoriale. Attraverso la ricostruzione di un ambiente buio e “uterino”: un pavimento morbido, illuminato soltanto dalla luce delle lampade filtrata dalle opere, il visitatore si trova proiettato in una dimensione quasi onirica. In un certo senso, l’intento è quello di cambiare il suo stato di coscienza cercando di farlo entrare nel racconto come parte attiva e non soltanto come osservatore distaccato di una sequenza di opere. Tuttavia, sottratte all’atmosfera favolistica, queste opere divengono tra loro autonome e vivono un presente che si apre ad altre possibilità interpretative. In entrambe le versioni, ogni lavoro mantiene la sua identità e sta solo allo spettatore scegliere come la vuole guardare e quale esperienza vuole farne.
Le altre sale della galleria ospitano opere che rientrano sempre nel circuito del Giardino dell’Eden mostrandone un altro, inedito, aspetto.
Contemporaneamente alla mostra personale di Agorarte,il Complesso del Vittoriano di Roma gli dedica l’esposizione antologica “Amore & Guerra – Atto II”,con il Patrocinio del Comune di Roma, della Regione Lazio, della Ambasciata della Repubblica di Albania a Roma, dell’Osservatorio sui Balcani di Trento.
Aghim Muka è uno dei giovani artisti tra i più rappresentativi nel panorama artistico albanese operante in Italia. E’ nato a Fieri (Albania) nel 1965, dal 1995 vive e lavora a Milano e svolge attività espositive sia qui che in Europa.
Nel 2006 è invitato da Philippe Daverio, a partecipare alla “LVII Edizione del Premio Michetti: Laboratorio Italia”, a Francavilla al Mare, nella sezione Bizantini.
Lo stesso anno, viene segnalato dalla giuria del Premio “Iconarts, Internazionale delle arti contemporanee” organizzato dall’Associazione Culturale Arteam di Albissola Marina; selezionato per la sezione a libera partecipazione del “ Premio Suzzara 2006 - 45° edizione” e sia nel 2006 che nel 2007 inserito da Gianluca Marziani nel catalogo del “Premio Celeste”.
Nel 2001 è segnalato da Martina Corgnati per il “Premio Suzzara a libera partecipazione”.
Sia nel 2005, che nel 2006 e 2007 partecipa alla Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI E DARC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione generale per l'architettura e l'arte contemporanea).
Sempre nel 2005 viene segnalato al “Concorso Artea” dalla giuria composta da Maurizio Coccia, Curatore del Flash Art Museum di Trevi, e Chiara Sarteanesi, Curatrice della Fondazione Burri di Città di Castello.
Nel 2007 partecipa all’iniziativa “Melting pot volti e voci della terra”, iniziativa che ha coinvolto più di 400 bambini, nata dalla collaborazione dell’Assessorato alle Politiche Giovanili di Roccafranca, con le associazioni giovanili del territorio per favorire tra i giovani il desiderio di scoperta e approfondimento delle culture del mondo.
Nel corso di quest’anno avrà luogo una personale dell’artista presso lo Spazio Guicciardini a cura dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Milano.
10
aprile 2008
Aghim Muka – Nel giardino dell’Eden
Dal 10 aprile al 16 maggio 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA AGORARTE
Milano, Viale Angelo Filippetti, 41, (Milano)
Milano, Viale Angelo Filippetti, 41, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 15-19
Vernissage
10 Aprile 2008, ore 18.00
Autore