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L’oggetto d’eccezione. La pittura-oggetto, l’oggetto e la pittura
165 opere realizzate dopo il 2005, principalmente dipinti su tela, oltre a una serie di sculture e oggetti-scultura di art-design saranno il fulcro dell’esposizione
Comunicato stampa
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Settimo Torinese – 165 opere realizzate dopo il 2005, principalmente dipinti su tela, oltre a una serie di sculture e oggetti-scultura di art-design saranno il fulcro di un’imperdibile mostra che verrà inaugurata martedì 25 marzo, alle ore 18.00, nello spazio espositivio de La Giardinera in via Italia, 90 bis a Settimo Torinese.
“L’oggetto d’eccezione. La pittura-oggetto, l’oggetto e la pittura” è il titolo della mostra che riunisce le realizzazioni di 13 artisti di fama nazionale ed internazionale: Franca Battistella, Antonio Carena, Willy Darko, Piero Ferroglia, Fabrizio Frassa, Romano Frea, Claudio Giacone. Attilio Lauricella, Angelo Maggia, Domenico Musci, Francesco Preverino, Sergio Scanu e Livio Stroppiana e che si propone come un’esposizione di forte impatto visivo e notevole livello culturale , mantenendosi all’interno di una concezione dell’arte che vuole riaffermare l’alto valore patrimoniale della tradizione italiana.
La mostra, promossa dalla Fondazione Esperienze di Cultura Metropolitana della Città di Settimo Torinese in collaborazione con l’associazione it.ART di Caselle Torinese, permette agli artisti espositori, di offrire uno scorcio su quel che accade in arte oggi, nella Regione Piemonte, contribuendo a valorizzare e promuovere la crescita del territorio.
Tramite la rivoluzione picassiana, poi sviluppatasi in ogni direzione con le avanguardie artistiche di inizio secolo, il “quadro” diviene esso stesso protagonista di una realtà oggettiva e non “oggettivata”, diventa parte della realtà con la sua tela, il suo telaio, i pigmenti colorati che vi sono stati apposti in modo ordinato e lineare o in modo convulso e irregolare. Gli artisti it.ART sono collocati all’interno di questa problematica, in un incessante bisogno di analizzare sempre più a fondo questo aspetto del linguaggio pittorico, dove la necessità umana di indagare sui più alti interrogativi dell’esistenza, si esprime, con la ricerca della verità, della perfezione, dell’assoluto e quindi della “realtà”, dell’ “oggetto” reale, introdotto a forza nel mondo delle cose dall’esercizio quotidiano della creazione. La Pittura diventa così unico e vero “soggetto” del quadro.
Il gruppo degli Artisti it.ART, sperimenta una Pittura che non esclude l’ipotesi di divenire “qualcos’altro”. La Pittura si trasforma, irrompe nell’universo degli oggetti, ne travolge la “funzione”, ironizza, ne soggioga le motivazioni peculiari, si confonde ad esse, se ne beffa attribuendosi un ruolo preponderante, vanificandone l’efficacia, snaturando l’oggetto comune e trasformandolo in opera d’arte. Così, i cieli artificiali di Carena, plastificati ed imprigionati in scocche semisferiche, la “sedia-pittura” di Frassa, simbolo di ironica ed infantile ribellione che invita alla riflessione, i personaggi metafisici di Frea, abbandonati a se stessi in un carosello ludico che è prigione e dimensione claustrofobica di una natura umana spersonalizzata, i “trompe-l’oeil” di Giacone, dove la pittura si nasconde e il quadro diviene “frammento consistente della realtà” senza mediazioni di sorta.
E, ancora, sedie le cui forme, estrapolate dai dipinti di Battistella, si ricompongono in un elemento d’arredo, a sua volta ricoperto dalla “cifra pittorica” di Maggia che diventa una sorta di “altra-pelle”, le “pitto-sculture” di Lauricella, i dipinti su plastica trasparente, arrotolati su se stessi, illuminati dall’interno da festose luci caleidoscopiche, o rinchiusi in teche di plexiglass per mimetizzarsi fra gli oggetti di casa, “alberi-pittura” che, con Preverino e Musci, travalicano gli usuali confini fra scultura e “dipinto”, i dipinti neo-naturalistici di Ferroglia e Scanu, dove il paesaggio, o un dettaglio di sottobosco, divengono “pretesti pittorici” per un inedito ambito di pura astrazione (o viceversa?), le pesanti composizioni di Stroppiana, dai supporti duri ed ostili, che diventano essi stessi materia pittorica da graffiare, raschiare, incidere, ricoprire con spessi strati di pittura turbolenta: “pagine” che prorompono nella realtà con tutto il loro spessore tridimensionale.
La mostra, ad ingresso gratuito, proseguirà fino a sabato 19 aprile dal mercoledì alla domenica dalle ore 15.00 alle ore 19.00. Per informazioni telefonare ai numeri 0118028290-364.
“Il progetto proposto da it.ART- commenta il sindaco di Settimo Aldo Corgiat- ha suscitato subito il nostro interesse e apprezzamento, sia per la presenza di artisti di rilievo nazionale e internazionale (tra i quali il settimese Francesco Preverino), sia per il suo contenuto e la sua intensa contemporaneità e siamo certi che questa mostra ci permetta di proseguire nel percorso intrapreso in questi anni, che ha lo scopo di offrire alla Città proposte innovative di alto livello artistico.”
“L’oggetto d’eccezione. La pittura-oggetto, l’oggetto e la pittura” è il titolo della mostra che riunisce le realizzazioni di 13 artisti di fama nazionale ed internazionale: Franca Battistella, Antonio Carena, Willy Darko, Piero Ferroglia, Fabrizio Frassa, Romano Frea, Claudio Giacone. Attilio Lauricella, Angelo Maggia, Domenico Musci, Francesco Preverino, Sergio Scanu e Livio Stroppiana e che si propone come un’esposizione di forte impatto visivo e notevole livello culturale , mantenendosi all’interno di una concezione dell’arte che vuole riaffermare l’alto valore patrimoniale della tradizione italiana.
La mostra, promossa dalla Fondazione Esperienze di Cultura Metropolitana della Città di Settimo Torinese in collaborazione con l’associazione it.ART di Caselle Torinese, permette agli artisti espositori, di offrire uno scorcio su quel che accade in arte oggi, nella Regione Piemonte, contribuendo a valorizzare e promuovere la crescita del territorio.
Tramite la rivoluzione picassiana, poi sviluppatasi in ogni direzione con le avanguardie artistiche di inizio secolo, il “quadro” diviene esso stesso protagonista di una realtà oggettiva e non “oggettivata”, diventa parte della realtà con la sua tela, il suo telaio, i pigmenti colorati che vi sono stati apposti in modo ordinato e lineare o in modo convulso e irregolare. Gli artisti it.ART sono collocati all’interno di questa problematica, in un incessante bisogno di analizzare sempre più a fondo questo aspetto del linguaggio pittorico, dove la necessità umana di indagare sui più alti interrogativi dell’esistenza, si esprime, con la ricerca della verità, della perfezione, dell’assoluto e quindi della “realtà”, dell’ “oggetto” reale, introdotto a forza nel mondo delle cose dall’esercizio quotidiano della creazione. La Pittura diventa così unico e vero “soggetto” del quadro.
Il gruppo degli Artisti it.ART, sperimenta una Pittura che non esclude l’ipotesi di divenire “qualcos’altro”. La Pittura si trasforma, irrompe nell’universo degli oggetti, ne travolge la “funzione”, ironizza, ne soggioga le motivazioni peculiari, si confonde ad esse, se ne beffa attribuendosi un ruolo preponderante, vanificandone l’efficacia, snaturando l’oggetto comune e trasformandolo in opera d’arte. Così, i cieli artificiali di Carena, plastificati ed imprigionati in scocche semisferiche, la “sedia-pittura” di Frassa, simbolo di ironica ed infantile ribellione che invita alla riflessione, i personaggi metafisici di Frea, abbandonati a se stessi in un carosello ludico che è prigione e dimensione claustrofobica di una natura umana spersonalizzata, i “trompe-l’oeil” di Giacone, dove la pittura si nasconde e il quadro diviene “frammento consistente della realtà” senza mediazioni di sorta.
E, ancora, sedie le cui forme, estrapolate dai dipinti di Battistella, si ricompongono in un elemento d’arredo, a sua volta ricoperto dalla “cifra pittorica” di Maggia che diventa una sorta di “altra-pelle”, le “pitto-sculture” di Lauricella, i dipinti su plastica trasparente, arrotolati su se stessi, illuminati dall’interno da festose luci caleidoscopiche, o rinchiusi in teche di plexiglass per mimetizzarsi fra gli oggetti di casa, “alberi-pittura” che, con Preverino e Musci, travalicano gli usuali confini fra scultura e “dipinto”, i dipinti neo-naturalistici di Ferroglia e Scanu, dove il paesaggio, o un dettaglio di sottobosco, divengono “pretesti pittorici” per un inedito ambito di pura astrazione (o viceversa?), le pesanti composizioni di Stroppiana, dai supporti duri ed ostili, che diventano essi stessi materia pittorica da graffiare, raschiare, incidere, ricoprire con spessi strati di pittura turbolenta: “pagine” che prorompono nella realtà con tutto il loro spessore tridimensionale.
La mostra, ad ingresso gratuito, proseguirà fino a sabato 19 aprile dal mercoledì alla domenica dalle ore 15.00 alle ore 19.00. Per informazioni telefonare ai numeri 0118028290-364.
“Il progetto proposto da it.ART- commenta il sindaco di Settimo Aldo Corgiat- ha suscitato subito il nostro interesse e apprezzamento, sia per la presenza di artisti di rilievo nazionale e internazionale (tra i quali il settimese Francesco Preverino), sia per il suo contenuto e la sua intensa contemporaneità e siamo certi che questa mostra ci permetta di proseguire nel percorso intrapreso in questi anni, che ha lo scopo di offrire alla Città proposte innovative di alto livello artistico.”
25
marzo 2008
L’oggetto d’eccezione. La pittura-oggetto, l’oggetto e la pittura
Dal 25 marzo al 19 aprile 2008
arte contemporanea
Location
LA GIARDINERA – CASARTARC
Settimo Torinese, Via Italia, 90b, (Torino)
Settimo Torinese, Via Italia, 90b, (Torino)
Orario di apertura
dal mercoledì alla domenica dalle ore 15.00 alle ore 19.00
Vernissage
25 Marzo 2008, ore 18
Autore